Tales of Symphonia: Dawn of a New World, presto sugli scaffali europei, non è stata una vera e propria conquista per i possessori
della console Nintendo. Il gioco è pur sempre un sequel di Tales of Symphonia, uscito anni fa per Game Cube, e per certi versi appare quasi uno spin-off della serie di RPG targata Namco Bandai, acclamatissima in Giappone e ormai seguita da una nicchia di fan occidentali. Tales of Graces in questo senso rappresenta invece il primo, vero episodio della serie su Nintendo Wii.
Cari, vecchi Tales
Tales of Graces eredita dai suoi predecessori tutte le caratteristiche principali che ne hanno decretato il successo sopratutto in Giappone: un variegato cast di personaggi, una trama delineata alla maniera dei cartoni animati giapponesi, umorismo, romanticismo, combattimenti spettacolari.
Il protagonista di questo episodio si chiama Asbel Lhant: figlio di un Lord del regno di Windol e novello cavaliere, Asbel è dedito alla difesa della sua patria e al miglioramento costante delle sue capacità. Come accade sovente in questo genere di storie, è l'incontro con una donna a innescare una catena di eventi che porterà Asbel a viaggiare in lungo e in largo per fermare una guerra incombente: ribattezzata dal nostro eroe come Sophie, la ragazza non ricorda niente del suo passato, ma è chiaramente una guerriera formidabile.
L'incipit di Tales of Graces non è forse dei più originali, presenta i tipici clichè del genere ma è una buona partenza per un'avventura che promette di essere epica e avvincente. Tra l'altro, sia il design dei personaggi (a opera questa volta dell'artista Mutsumi Inomata, già creatore dei protagonisti di Tales of Destiny e Tales of Eternia) che lo stile dell'ambientazione sembrano decisamente più maturi del solito, scelta piuttosto atipica ma interessante.
Graficamente il gioco appare solido e convincente: la modellazione dei personaggi è sobria e la colorazione netta, l'aspetto finale è piuttosto cartoonesco e pulito, anche se le varie location, per quanto complesse e ampie, denotano una certa povertà di dettagli. Come al solito, invece, i combattimenti si preannunciano davvero pirotenici e le novità, da questo punto di vista, sono decisamente interessanti.
Novità per Wii
Anche Tales of Graces offre un sistema di combattimento basato sul collaudatissimo Linear Motion Battle System, tradizionale feature della serie Tales che permette scontri in real time contro i vari nemici che sbarrano la strada al nostro party: il giocatore controlla un solo personaggio, mentre gli altri vengono gestiti dalla console, e può attaccare ed lanciare magie o effettuare colpi speciali agendo sui tasti del controller. Rispetto agli ultimi episodi della serie, Tales of Graces non permette al giocatore di spostarsi liberamente per il campo di battaglia: l'azione avviene principalmente su una linea retta, ma è possibile spostarsi rapidamente ai lati del nemico tramite
il nuovo sistema Around Step, evitando così i colpi e aprendo una breccia nella difesa del nostro bersaglio. Un'altra caratteristica inedita e piuttosto interessante di Tales of Graces è il cosiddetto Style Shift: ogni personaggio dispone infatti di due stili di combattimento. Albel, per esempio, può combattere sia a mani nude che con la sua spada mentre Sophie tira dei calci poderosi ma può anche fare ricorso a varie magie offensive e curative. Tutti gli attacchi consumano un indicatore simile al Capacity Chain del remake di Tales of Destiny per PlayStation 2: niente più TP da consumare per usare magie o Artes, ogni attacco normale o speciale consuma invece un indicatore che si ricarica soltanto nei momenti di stasi; questa feature impone quindi un controllo più ragionato delle nostre azioni ma fa anche sì che gli scontri risultino frenetici e spettacolari, grazie anche all'esagerata e tutta nipponica resa visiva delle varie abilità. A questo aggiungete l'inedita possibilità di scambiare i personaggi in campo on-the-fly con le riserve, allacciando più attacchi per sfornare combo sempre più devastanti.
Tales of Graces, insomma, sembra un installment davvero convincente della serie con una storia tutta nuova, personaggi inediti, un gameplay elaborato... Le premesse per sfondare ci sono tutte ma la domanda è: arriverà in Occidente?
CERTEZZE
- Versione occidentale in tempi brevi!
- Personaggi ben caratterizzati
- Ambientazioni più dettagliate
DUBBI
- Non lascerà mai gli scaffali giapponesi
- Trama poco interessante
- Sistema di gioco confusionario