Di videogiochi sportivi non si è mai sazi, soprattutto quando vanno ad esplorare discipline magari nuove per una certa fetta di pubblico, ma sicuramente interessanti una volta che si mette mano al pad e si apprezzano le caratteristiche strettamente legate al gameplay. UFC sta per Ultimate Fighting Championship, nome che viene dato all'organizzazione di maggior successo dedicata all'MMA. MMA sta invece per mixed martial arts, arti marziali miste che vedono tra le proprie fila diverse discipline quali Judo, Ju-Jitsu, Muay Thai, Boxe, Kickboxing e Wrestling, per un risultato se vogliamo unico e sempre piuttosto spettacolare e violento. Nessuna finzione o altro come accade ad esempio con il Wrestling, nella lega UFC, seppur estremamente regolamentata, se le danno di santa ragione, e non sono rari i casi nei quali si vede apparire all'interno dell'ottagono recintato che fa da ring il sangue e sudore dei combattenti, che solitamente all'interno di tre round da cinque minuti possono avere la meglio dell'avversario mediante KO normale e tecnico, schienamento, squalifica dell'avversario oppure ai punti.
La caratteristica che ha reso questa disciplina famosa in America, con un occhio sempre più grande al resto del mondo, è l'estrema varietà e tecnicità degli scontri, dove a vincere è sicuramente quello che ha più resistenza, ma anche colui il quale riesce a sfruttare meglio le prese o attaccare l'avversario nel momento più idoneo, per stordirlo e quindi fargli abbassare le proprie difese.
Picchia che ti passa
Dicevamo che negli Stati Uniti l'UFC è una disciplina MMA piuttosto popolare e in rapida ascesa, e non a caso quindi siamo stati invitati da THQ, produttore del gioco, per un interessante tour a New York che ci ha permesso di vivere nell'arco di più giorni l'atmosfera che ruota attorno ad un evento UFC e alla sua preparazione, con lo scopo ultimo di dare un'occhiata allo stato dei lavori di UFC Undisputed 2010, la prossima iterazione del videogioco con licenza ufficiale dedicato a questa disciplina.
La passata edizione, sviluppata sempre da Yuke's (gli stessi di WWE SmackDown! vs. RAW) ha fatto capolino su PlayStation 3 e Xbox 360 dopo una presenza che mancava dai tempi del Dreamcast, e subito ha riscosso un'interessante successo sia dal punto di vista commerciale, con 3 milioni e mezzo di copie piazzate nel mondo, che come critica, grazie ad un gameplay che seppur con qualche compromesso e una scala d'apprendimento non proprio morbida, si è rivelato piuttosto profondo nelle meccaniche di gameplay e apprezzato anche da chi era alla ricerca di un gioco di combattimento dove l'esito degli scontri non fosse demandato alla pressione casuale o perlomeno poco strategica dei bottoni del pad.
Proprio questa profondità e difficoltà di apprendimento, unita al fatto che l'UFC sia abbastanza acerba in diversi paesi del mondo, hanno decretato la base di partenza della versione 2010, che mantiene le caratteristiche salienti del precedente capitolo, ma al contempo ne espande la struttura e cerca di rendere le cose più facili anche per chi si avvicina la prima volta a questo tipo di prodotto. Non è mancata ovviamente la nostra prova su strada con il titolo, su entrambe le console, e da subito abbiamo notato come rispetto all'edizione 2009 il gioco sia un po' più "permissivo" nelle movenze e sequenze di base, fermo restando che rimane estremamente consigliato affrontare il tutorial per acquisire le varie tecniche, nonché evitare di premere bottoni a caso per avere la meglio dell'avversario. Tendenzialmente i tipi di attacco che possono essere eseguiti prevedono pugni e calci alti e bassi, i clinch, prese in posizione eretta nelle quali è possibile colpire con ginocchiate e gomitate gli avversari, ed infine le sottomissioni, che prevedono la possibilità, quando in vantaggio come posizione, di colpire più e più volte l'avversario allo scopo di farlo cedere per troppo dolore o schienarlo, mentre questi può cercare allo stesso tempo di cambiare posizione e quindi mettersi in vantaggio. Pugni e calci sono demandati ai tasti frontali del pad, la loro posizione e potenza alla combinazione con i dorsali sinistri, le parate a quelli destri mentre prese e sottomissioni allo stick analogico destro. Il tutto funziona con una precisa risposta ai comandi, e ci è sembrato inoltre come i lottatori (ne saranno presenti oltre 80) siano ancora maggiormente diversificati rispetto al passato, ed è più marcata la differenza quando si affrontano combattenti che hanno una disciplina principale opposta, con l'andamento del match che porta a sfruttare meglio le loro caratteristiche e a tenere sott'occhio la barra di resistenza, necessaria per continuare a sferrare gli attacchi con brillantezza e senza rischiare di subire uno stordimento e un potenziale KO.
Un ottagono per sempre
UFC Undisputed 2010 è un titolo su licenza ufficiale e dobbiamo dire che da questo punto di vista Yuke's è stata davvero brava a riprodurre sotto forma digitale l'atmosfera, la grafica e i colori che ruotano attorno a questa organizzazione. E' possibile trovare quindi gli stessi loghi, scritte, presentazioni, ring, strutture, perfino gli arbitri reali, così come le "octagon girls", immancabili ragazze avvenenti che sventolano il cartellone del round che sta per cominciare. Anche dal punto di vista puramente tecnico abbiamo notato dei miglioramenti, soprattutto in chiave animazioni, che ci sembrano più fluide e integrate tra di loro, che nella realizzazione dei personaggi stessi, che hanno subito un aumento del numero dei poligoni e hanno un aspetto più realistico, con sudore ed escoriazioni visibili, assieme al sangue, quando ricevono e rimandano al mittente le botte ricevute. In realtà sono tante e diverse le migliorie apportate da UFC Undisputed 2010 rispetto al precedente capitolo, alcune che abbiamo potuto apprezzare direttamente provando il gioco, altre che abbiamo appreso durante la lunga presentazione con relativa Q&A dedicata.
Quelle più interessanti sono dedicate ad una maggiore personalizzazione per quanto riguarda i lottatori e la modalità principale carriera, dove adesso la gestione degli sponsor è più coerente, è possibile cambiare classe come accade del resto nell'UFC reale e dove la gestione dell'allenamento e degli incontri è più strutturata, allo scopo di aumentare longevità e varietà. Una delle pecche maggiori dell'edizione 2009 era sicuramente la realizzazione dei menu; lenti, macchinosi e con troppi passaggi da una sezione all'altra. Da quanto abbiamo visto la situazione è radicalmente cambiata, e finalmente è possibile muoversi velocemente dal calendario alla posta, passando per gli allenamenti e gli incontri veri e propri. Un altro punto debole era invece legato al gioco online, nelle opzioni e in un lag talvolta troppo pesante. Mentre del secondo potremmo dirvi di più solo all'arrivo nel titolo nei negozi -ma i programmatori ci hanno assicurato che sarà decisamente più basso- per quanto riguarda le prime ci saranno molte novità, a partire dalla possibilità di creare veri e propri tornei online, portare il proprio lottatore a gareggiare contro altri e formare il proprio "club" di lottatori anche con gli amici per poi gareggiare contro altri in giro per il mondo virtuale del gioco online. Questo è quanto, l'appuntamento definitivo con UFC Undisputed 2010 è per il prossimo 28 Maggio, per adesso il titolo ci è sembrato che voglia espandere l'edizione 2009 sotto tutti gli aspetti, con un orientamento chiaro verso la simulazione ma anche una maggiore accessibilità rispetto al passato. La diffusione della controparte reale è ancora piuttosto acerba dalle nostre parti, ma il gioco prodotto da THQ potrebbe essere una buona scusa per approfondirne le dinamiche e tutto il mondo che vi gira attorno.
Come ti organizzo un UFC
La nostra parte del tour dedicata all'UFC "reale" è cominciata con una visita alla palestra "Peak" di Manhattan, dove ad attenderci c'erano quattro dei lottatori più affermati della lega UFC, vale a dire George St-Pierre, Dan Hardy, Shane Carwin e Frank Mir.
I magnifici quattro si sono esibiti in alcune sessioni di allenamento davanti ai giornalisti presenti, ovviamente focalizzate maggiormente sulla disciplina a loro più congeniale. Hardy ad esempio si è dilettato nel fare stretching e quindi arti marziali, St-Pierre sul Wrestling mentre Carwin e Mir sul boxing, in maniera da far capire quali possono essere le dinamiche legate ad una preparazione di un evento UFC.
Questi allenamenti sono stati propeudetici infatti all'UFC 111, che come suggerisce il nome rappresenta un evento dedicato che ha concentrato alcuni scontri per la classifica delle varie classi di peso, con il clou che ha visto come protagonisti proprio i combattenti di cui sopra, rispettivamente per il titolo dei pesi welter e quello ad interim dei pesi massimi, detenuto da tale Brock Lesnar, forse uno dei lottatori più famosi dalle nostre parti per via dei suoi trascorsi egualmente positivi nel wrestling.
L'evento si è tenuto presso il Prudential Center di Newark, moderno palazzetto dello sport in grado di ospitare 17.000 persone -manco a dirlo esaurito in ogni ordine di posto- e dove al suo interno la folla si è esaltata per gli scontri più spettacolari e coinvolgenti, ma non ha mancato di fischiare quelli dove prese continue e senza particolari sussulti la facevano da padrone, abbassando un po' il ritmo. Da amanti di calcio, tennis e rugby, ma pure di sport tipicamente americani quali il basket NBA, dobbiamo dire che gli scontri tra i lottatori più famosi e bravi sono stati piuttosto piacevoli, mentre c'è ancora abbastanza da lavorare nel ritmo e nella "presentazione" per i restanti, per un evento che dal suo inizio alla fine è durato ben 5 ore.
CERTEZZE
- Simulativo e appagante
- Riproduzione perfetta della UFC reale
DUBBI
- Immediatezza nel gameplay
- Presa nel pubblico nostrano