Sumi-e: si tratta di una tecnica pittorica orientale nata in Cina e introdotta in Giappone sul finire del quattordicesimo secolo, caratterizzata dall'utilizzo del solo inchiostro di colore nero, chiamato appunto sumi, in varie concentrazioni.
Il risultato è uno stile visivo inconfondibile che già alcuni anni fa aveva ispirato Capcom nella realizzazione dell'eccellente action-adventure Okami per Nintendo Wii: è in effetti un po' inaspettato l'annuncio di un gioco per PlayStation Vita che molto ha in comune con il titolo Capcom, dall'ambientazione allo stile artistico, fino al gameplay. Ci sono comunque delle differenze tra i due giochi che rendono questa futura uscita per la nuova console Sony un titolo sicuramente degno di interesse.
Fiamme, inchiostro e fantasia
SumiOni è sostanzialmente un hack'n'slash a scorrimento orizzontale in cui il giocatore controlla un demone, evocato allo scopo di combattere le forze malefiche che stanno stringendo in una morsa l'antico Giappone. La premessa non è certo delle più originali, eppure lo stile grafico del gioco e delle cutscene, che ricorda i dipinti ad acquerello, rende l'atmosfera davvero particolare e intrigante.
Il caratteristico stile di pittura si estende anche al gioco vero e proprio, il quale fondamentalmente presenta sprite e ambientazioni bidimensionali collocati su background statici composti da vari livelli di parallasse: è un contrasto molto particolare ma di sicuro impatto che riduce l'eccessiva sensazione di staticità prodotta dai disegni essenziali dei fondali. Il protagonista e i suoi nemici, che tra i loro ranghi includono demoni, soldati, arcieri e castelli armati fino ai denti, sono di discrete dimensioni ma animati con estrema cura: il risultato è un dipinto che prende vita sul brillante schermo della console Sony, mentre le nostre dita agiscono freneticamente su di esso e sulla manciata di pulsanti che compongono il sistema di controllo. SumiOni è infatti un gioco molto particolare poiché, tanto per cominciare, il tasto del salto non è associato come di consueto a un singolo pulsante, ma alla stessa levetta analogica che controlla i movimenti del demone. In questo modo il giocatore è libero di usare le dita della mano destra per attaccare con la lancia in corpo a corpo, premendo ripetutamente un tasto, o per disegnare sullo schermo della console.
Quest'ultima operazione è il fulcro del gioco: le linee che tratteggeremo diventeranno immediatamente un solido elemento interattivo del gioco; questo significa che, per esempio, potremo disegnare una piattaforma che soltanto il nostro demoniaco alter-ego potrà utilizzare, magari allo scopo di raggiungere un oggetto, evitare i nemici a terra o attaccare gli avversari in posizione sopraelevata.
ACQUIRE Corp. promette di aggiungere ulteriori abilità legate al touch-screen e una di queste sembra essere devastante: premendo il tasto dorsale destro potremo infatti mettere in pausa l'azione per tracciare delle linee sullo schermo, premendo di nuovo il tasto disattiveremo la pausa e le linee appena disegnate prenderanno magicamente fuoco, danneggiando tutto ciò che entra in contatto con esse. Questo potere è uno strumento estremamente strategico che sembra avere un breve periodo di ricarica, perciò deve essere sfruttato con attenzione. Un altro potere del demone non sembra invece essere legato al touch-screen e consiste in una vera e propria evocazione che richiamerà un enorme pavone, il quale provvederà ad attaccare tutti i nemici sullo schermo. Non è esclusa la presenza di altre creature mitologiche da evocare, ma quanto abbiamo visto finora sembra promettere una discreta varietà e un sistema di gioco magari non originalissimo ma decisamente accattivante.
CERTEZZE
- Buona varietà e originalità dei poteri legati all'inchiostro
- Difficoltà calibrata correttamente
DUBBI
- Mettere in pausa il gioco per usare i poteri spezza il ritmo dell'azione
- Non sono state annunciate le versioni occidentali