Assembla che ti Passa #219

Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.

Il supporto per i sistemi multi-GPU non sembra essere al centro degli interessi di NVIDIA e AMD, ma Intel potrebbe pensarla diversamente, forse ispirata dal potenziale poco sfruttato delle DirectX 12 di sfruttare tutti i chip grafici di un sistema. Un obiettivo, questo, al centro di una nuova tecnologia multi-GPU svelata dalla comparsa nel kernel di Linux 5.5 di un codice mirato alla combinazione tra le capacità della GPU integrata nei processori Intel con quella delle GPU discrete, presumibilmente sempre targate Intel. Sulle GPU integrate attuali si parla, lo sappiamo, di guadagni marginali, ma le prospettive si fanno ben più interessanti considerando che Intel si prepara a lanciare una nuova architettura grafica, sia in forma integrata che discreta, che promette prestazioni decisamente superiori alle soluzioni attualmente disponibili, rendendo plausibile un aumento delle prestazioni di un 10-20%, a seconda della scheda video installata, in un sistema capace di sfruttare tutta la potenza grafica disponibile. Ci troveremmo quindi di fronte a un valore aggiunto notevole che potrebbe aumentare l'appeal dei processori Intel garantendo al contempo, sempre che le nuove tecnologie hardware garantiscano effettivamente uno scaling adeguato, configurazioni con più GPU discrete caratterizzate da maggior efficienza e supporto di quelle attuali. Ma torniamo al valorizzare le CPU desktop che rientra senza dubbio tra gli obiettivi primari di Intel. D'altronde la compagnia sta affrontando diversi problemi proprio nell'ambito in cui è sempre stata la figura dominante. Ai rumor che suggeriscono ancora grossi problemi con i processori desktop a 10 nanometri, tanto da rendere plausibile la possibilità che Intel passi direttamente dai 14 ai 7 nanometri rimandando il salto al 2022, si sono aggiunte indiscrezioni su una carenza sistematica di rifornimenti delle CPU a 14 nanometri e sussurri che parlano di un possibile taglio netto di prezzo per arginare una AMD che viaggia a gran velocità. Potremmo quindi trovarci di fronte a una Intel che ha problemi a realizzare anche una nuova serie con processo produttivo ulteriormente rifinito e che nel contempo non riesce a vendere i chip immagazzinati, tanto da dover compiere un taglio drastico. Si parla, infatti, di prezzi dimezzati per la serie Skylake-X che attirerebbero inevitabilmente l'attenzione di molti, diminuendo le richieste sugli imminenti Cascade Lake-X che sarebbero per l'appunto quelli soggetti a una carenza di rifornimenti.

Ma benché il ragionamento torni c'è chi pensa che se Intel dovesse effettuare un taglio tanto netto, lo farebbe per dare un colpo a AMD, sfruttando una posizione comunque estremamente forte per arrestare l'avanzata della concorrente. D'altronde può ancora contare sul fatturato di un installato enorme di fronte a una compagnia limitata a uno share del 7% su 5,07 milioni di sistemi legati al settore dei preassemblati portatili e da scrivania. Ma l'effetto Ryzen si è fatto sentire anche in questo campo, come abbiamo visto dai continui annunci di brand che hanno aperto i loro prodotti anche ai processori AMD, tanto da portare lo share da 7% dell'anno scorso al 12% di quest'anno, tra l'altro caratterizzato da un aumento delle vendite globali che ha toccato 5,24 milioni di pezzi. In sostanza, AMD ha visto il numero di preassemblati equipaggiati con i suoi processori salire da 355.000 a 629.000, con un incremento a dir poco netto e probabilmente destinato a crescere ulteriormente. Inoltre, tornando a una possibile offensiva sui prezzi da parte di Intel, AMD può contare su un'architettura più economica e, sulla base di vendite elevate in per le CPU desktop vendute singolarmente, potrebbe avere la forza di rispondere, anche grazie agli introiti dall'ambito HEDT che potrebbero crescere notevolmente con l'arrivo dei nuovi Treadripper. Si parla infatti di processori con prezzi da sistemi High End, ma capaci di prestazioni di combinare i miglioramenti in ambito gaming dell'architettura Zen 2 con prestazioni da server. Partiranno infatti dai 24 core e 48 thread del 3960X per arrivare ai 64 core e 128 thread del 3990X che dovrebbe spazzare via qualsivoglia altra soluzione casalinga immaginabile. Si tratta, però, di sistemi a dir poco eccessivi per il gaming, in un'epoca in cui stiamo per accogliere il Ryzen 9 3950X che con i suoi 16 core e 32 thread dovrebbe soddisfare le necessità di quei giocatori che hanno anche bisogno di un po' di potenza bruta aggiuntiva. Tra l'altro, secondo i primi benchmark comparsi in rete, si parla di una CPU capace di arrivare 32082 punti alla voce fisica nel test Fire Strike, mettendo in campo prestazioni da sistema HEDT. Certo, ci riferiamo a 700 dollari di processore e di prestazioni in gioco probabilmente di poco superiori a quelle del Ryzen 3900X, ma anche a un piccolo mostro che grazie a Zen 2 può contare su PCIe e su margini di miglioramento ulteriori. Tali, speriamo, da portare Intel a scendere sul piede di guerra anche nei sistemi HEDT e server, mentre si prepara a un'offensiva, tra il 2020 e il 2022, che ci auguriamo sia motore di un evoluzione complessiva del settore hardware.

Configurazione Budget

La configurazione budget è quella orientata al risparmio ma non è detto che non ci sia spazio per l'upgrade laddove si presentino prospettive interessanti. Le proposte di questa fascia includono soluzioni pensate per i giochi a basso profilo tecnico e build orientate al 1080p.

Il Ryzen 5 2600, con i suoi 6 core e 12 thread, resta una scelta di primo livello per una configurazione economica ma caratterizzata da una potenza discreta, da margini di overclock generosi, da prestazioni in gioco più che buone e dalla possibilità di upgrade con qualsivoglia GPU di fascia media o alta.

Mentre aspettiamo la nuova RX 5500 ci consoliamo con la classica Radeon RX 570 da 4GB, anche questa settimana nella versione XFX da due ventole che garantisce prestazioni buone e un'estetica elegante nonostante una qualità costruttiva inevitabilmente più economica di quella destinata alle GPU di fascia alta.

Configurazione Gaming

Nella fascia gaming di solito si trovano quelle componenti che consentono di affrontare il gioco su PC senza paura e di tenere duro per qualche tempo. La resa dei conti con il frame rate è dietro l'angolo ma, con una buona base, è sempre possibile vendere la GPU vecchia prima che si svaluti troppo in modo da acquistarne una nuova giusto in tempo per affrontare il prossimo kolossal videoludico spacca hardware.

Il rincaro del Ryzen 5 3600, pur relativo, ci spinge tra le braccia del Ryzen 5 3600X che gode già di frequenze elevate ed è adatto anche alle esigenze di chi non vuole mettere mano alle frequenze, escluse quelle della memoria. La frequenza di questa è infatti rilevante per i processori AMD, anche se nella fascia media ci accontentiamo di 3200MHz per contenere la spesa.

Il possibile arrivo a breve della GeForce GTX 1660 SUPER potrebbe cambiare alcuni equilibri nella fascia media, ridestando il nostro interesse verso le soluzioni che si trovano tra i 200 e i 300 euro. Per il momento, però, la nostra attenzione resta rivolta verso la Radeon RX 5700 che nella versione custom a due ventole di XFX, semplice ma elegante, risulta ancora reperibile a 350 euro e garantisce prestazioni solide in 1440p.

Configurazione Extra

La configurazione spinta ha un senso compiuto solo per chi punta a risoluzioni elevate, consapevole che il lusso spesso non va a braccetto con la razionalità. D'altronde, diciamocelo, a chi non piace avere un bel motore sotto il cofano anche se c'è da rispettare il limite di velocità?

Considerato da molti il miglior compromesso per la fascia alta, anche se in termini di rapporto qualità/prezzo vince il Ryzen 7 3700, il Core i7-9700X rinuncia all'Hyper-Threading, perdendo in potenza bruta, ma garantisce prestazioni in gioco sostanzialmente identiche a quelle del ben più costoso Core i9-9900K che tra l'altro, in overclock, diventa impegnativo sul fronte dei consumi.

Risparmiato qualcosa sul processore, non facciamo altrettanto con la GPU, pur scegliendo tra le opzioni più commisurate per rapporto tra prezzo e prestazioni. D'altronde le differenze tra le GeForce RTX 2080 Ti non giustificano l'esborso che diventa più che altro una questione di gusto, escludendo certo la resistenza che non manca alla versione ZOTAC da due ventole, disponibile a un ottimo prezzo.