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Crisi tecnologica

L'imminente uscita di Doom 3 e Half-Life 2 mi ha fatto guardare con occhio preoccupato il mio vecchio PC.

DIARIO di Andrea Pucci   —   24/07/2004

E' l'ora di rivoluzione

Come dicevo nel sottotitolo del Diario, ho guardato con preoccupazione il mio PC. Mi sento vittima del ricambio tecnologico generazionale accennato qui sopra. E' ora di cambiare. Guardando i benchmark di Doom 3 qui sotto, tratti da una notizia di qualche giorno fa, ottenuti combinando un P4 a 3.2 ghz e le due schede Ati e Nvidia [C][/C] si evince chiaramente che la mia vecchia GeForce 4 con Athlon 1700+ non servirà praticamente a niente, sempre che non voglia giocare a Tetris.

C'è una novità passata in secondo piano in questi mesi di attesa: Id e Valve, nella loro rispettosa battaglia, hanno scelto rispettivamente Nvidia (e OpenGL) e Ati (e DirectX). Vuoi giocare a Doom? Sarebbe meglio un'Nvidia. Preferisci Half-Life 2? Ci vorrebbe un'Ati.
Nel paragrafo precedente accennavo a "lievi varianti" in questo nuovo e imminentissimo salto tecnologico che sono collegate strettamente alle scelte qui sopra.

C'è una novità passata in secondo piano in questi mesi di attesa: Id e Valve, nella loro rispettosa battaglia, hanno scelto rispettivamente Nvidia (e OpenGL) e Ati (e DirectX).

La variante è nei cambiamenti di forze sul mercato delle schede grafiche, rispetto all'ultima rivoluzione. Se facessimo un viaggetto nel tempo, fino al 1999/2000 troveremmo un mercato dominato, anzi schiacciato, da Nvidia, reduce dalla vittoria senza precedenti su 3DFx e dall'ottenimento del contratto di fornitura dei chipset grafici a Microsoft per la sua Xbox. Nvidia e le sue OpenGL avevano fatto man bassa di sviluppatori, tutti intenti a performare sulle sue GPU. Poi qualcosa è cambiato. Probabilmente anche la minor spettacolarizzazione di quest'ultima produzione della Id Software (decisamente più in ombra rispetto ai precedenti Doom e Quake, con Carmack impegnato a sparare razzi nello spazio) e l'assenza per cinque anni di GRANDI titoli di richiamo di supporto alle OpenGL hanno contribuito ad un'inversione di posizione dominante.
Nel 2004 è Ati la produttrice di chipset grafici in grande spolvero. E' lei che si è aggiudicata la fornitura di GPU a Microsoft per la futura nuova console. E' lei che si è aggiudicata il maggior supporto da parte di Valve con Half-Life 2 (decisamente più sotto i riflettori negli ultimi anni di Id Software).
Cambiano i leader tecnologici ma i prezzi no, quelli rimangono sempre alti.
Se vorremo affrontare i prossimi dodici mesi di release in modo brillante dovremo mettere mano pesantemente al portafogli. Alternativamente bisognerà aspettare almeno sei mesi per risparmiare qualcosa sulle schede grafiche.

Le precedenti puntate del Diario del Capitano

Se vi siete persi le puntate precedenti del Diario del capitano (oltre 1200 editoriali), ecco le coordinate per rintracciarle:

- successive al 3 maggio 2004
- dal 2000 al 30 aprile 2004

Il rincorrersi delle notizie rubate e non confermate ha avuto una fine con il comunicato stampa di Activision dedicato all'uscita di Doom 3: in USA dal 3 agosto, in Italia dal 20 agosto. Da quel momento anche le voci sull'imminente Half-Life 2 si sono fatte più pressanti e concrete: può d'altronde Valve farsi rubare la scena (e gli scaffali) così dalla sua storica concorrente Id? No, non può.

L'uscita di giochi come Doom 3 e Half-Life 2 non è mai fine a sè stessa anzi rappresenta un'autentica pietra miliare sia nello sviluppo tecnologico dei pc casalinghi sia nella nascita di una nuova generazione videoludica, in cui gli standard e i limiti vengono spinti un tot più avanti. Lo è stato all'uscita di Quake 2, lo è stato all'uscita di Quake 3 e lo sarà per forza di cose anche all'uscita di Doom e Half-Life 2, con lievi varianti (di cui parlerò più sotto).
E' ormai una certezza che gran parte del merito dello sviluppo dei personal computer compatibili negli ultimi anni sia delle sempre maggiori richieste dei videogiochi. Come in un gioco a rincorrersi, gli sviluppatori di software ludici e di hardware si pongono nuovi obiettivi basandosi su modelli sperimentali, che diventano di mercato quando il gioco sta per approdare nei negozi. Ovviamente il meglio ha sempre un costo, e le schede grafiche necessarie per giocare *bene* con questi giochi-simbolo richiedono uno sforzo economico senza precedenti. In un'epoca in cui ci si porta a casa un pc completo e dignitoso con poche centinaia di euro, spenderne 500 o 600 solo per la scheda grafica mi riporta con la memoria ai primi anni '90, quando per essere competitivi bisognava investire almeno 4-5 milioni di vecchie lire. Ha un-so-che di anacronistico questa cosa.
E' altrettanto indubbio che il mercato abbia bisogno di una scossa molto forte, in un marasma di videogiochi mediamente belli ma mai eccellenti, sotto nessun punto di vista. Dal 1998 a oggi abbiamo assistito ad evoluzioni, non a rivoluzioni. Perfezionamenti (prendete l'ottimo Far Cry) ma non colpi di genio.

Per non perdersi

Non è un caso che io abbia affrontato questo argomento oggi, pur con lo spunto della release dei benchmark di Doom 3. La nuova stagione porterà con sé una nuova generazione di PC, abbondante come non si era visto da diversi anni a questa parte. Sarà dura districarsi tra le offerte che tutti i produttori di hardware ci proporranno. Allora abbiamo pensato che una guida all'acquisto potesse far comodo. Ma non una guida qualunque: una guida fatta da videogiocatori per altri videogiocatori.
Partirà dunque dalla prossima settimana una nuova rubrica, curata da Fabio Faccioli, che vi proporrà due configurazioni alla volta: un buon PC, ottimo ma abbordabile, e un PC iper, con prestazioni da urlo a prezzi impressionanti per chi vorrà esagerare.

Sono sicuro che farà comodo anche a me.