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Darksiders Genesis, nuovo provato

Il creatore di Darksiders torna ad occuparsi della serie per conto di THQ Nordic, unendo il suo passato con il franchise al presente dei titoli isometrici di Airship Syndicate. Abbiamo nuovamente messo le mani su Darksiders Genesis.

PROVATO di Emanuele Gregori   —   20/11/2019

In quel di Lucca, durante l'annuale fiera di Comics and Games più importante d'Europa, abbiamo avuto modo di toccare ancora una volta con mano Darksiders Genesis, prequel isometrico della serie arrivata al terzo capitolo numerato: si tratta anche del ritorno del suo creatore Joe Madureira ad occuparsi del franchise, così come del primo titolo ad avere tra i protagonisti il quarto cavaliere: Conflitto.

Il passato è Guerra

Per quanto Darksiders Genesis sia senza dubbio uno spin off della serie, bastano pochi secondi per sentirsi a casa. Cancellata la parentesi poco riuscita del terzo capitolo, troppo attento alle meccaniche da souls like ma senza riuscire a gestirle al meglio, qui si torna alle sensazioni generate dal primissimo episodio. Nel corso della nostra prova ci siamo soffermati su due diverse demo, la prima incentrata sull'esplorazione, mentre la seconda dedicata ad uno scontro con un boss.

Ciò che salta immediatamente all'occhio prendendo in mano il pad è la sensazione di ritrovarsi catapultati nel passato della serie, dove le atmosfere postapocalittiche e fantasy si mischiavano ad un gameplay esplorativo simil Zelda. Il level design delle zone sembra infatti finemente studiato, al punto da non confondere mai su scelte e direzioni, aiutati anche da una comoda mappa richiamabile a schermo che, pur nella sua semplicità strutturale, rivela una quantità di informazioni incredibilmente sostanziosa. A tenere legati al pensiero di ciò che fu, ci pensa anche e soprattutto Guerra, il cavaliere dell'Apocalisse protagonista della prima iterazione. I movimenti, la pesantezza, gli attacchi e perfino le abilità speciali richiamano a gran voce il titolo di esordio della serie. Giocare con Guerra, seppur guardandolo dall'alto, restituisce la stessa sensazione di fisicità tanto apprezzata all'epoca. Il gameplay con lui è lento, cadenzato, ma devastante. I colpi inferti ai poveri inermi avversari si fanno sentire con violenza, seppur mettendo in luce una delle poche criticità che abbiamo riscontrato.

Darksiders Genesis 4

Proprio per la sua possanza e per la ovvia preponderanza di combattimento ravvicinato, mentre si assestano fendenti si subiscono anche un numero sostanzioso di colpi dagli avversari. Certamente con le ore di gioco si tenderà ad essere sempre più reattivi, ma ciò non toglie che il feedback restituito dai danni che subiamo è certamente meno impattante di quanto avremmo voluto. Spesso ci si ritrova a perdere intere porzioni di energia, senza avere sufficiente coscienza di quanto accade. Ci è stato comunque assicurato che la build provata, per quanto avanzata, non fosse ancora quella che troveremo in vendita tra meno di un mese e il tutto andrà quindi analizzato come si deve in fase di recensione.

Per quanto concerne invece lo scontro con il boss, ci ha in qualche modo ricordato, sia per l'arena che per le fattezze, più quelli realizzati da Gunfire Games per il terzo capitolo. Dopo una breve camminata lungo un corridoio ci siamo ritrovati in una stanza sufficientemente ampia, dove lo scontro si è subito assestato sulla forza bruta. Un boss decisamente più grande di noi ci ha bersagliati con attacchi fisici dalla corta e lunga distanza e anche lanciandosi di peso verso la nostra direzione. È qui che entrano in gioco le abilità dei personaggi. Lo scatto diventa fondamentale per anticipare le movenze dell'avversario e il lancio delle spade o l'iconica tecnica che le fa spuntare a fiotte dal terreno, si tramutano in un attimo nei nostri più fidati amici. Una volta concluso lo scontro anche la seconda demo arrivava al termine, ma solo dopo averci dato anche un grosso assaggio di Conflitto: il quarto cavaliere.

Darksiders Genesis 1

Il presente è Conflitto

Abbiamo volutamente diviso questo provato in due sezioni, una dedicata a ciò che già conosciamo in larga parte, così da poter approfondire le meccaniche e la suddivisione delle due demo, mentre la seconda pensata apposta per dare un'infarinatura di Conflitto. Ultimo dei quattro cavalieri, ancora inesplorato in termini di gameplay dalla serie videoludica, rappresenta il fido compagno d'armi del fratello Guerra nel corso di questo prequel spin off. Più agile, snello e caratterizzato soprattutto dall'uso di armi da fuoco, non disdegna comunque il combattimento ravvicinato. Ad esser sinceri, ci siamo ritrovati molto spesso ad usarlo come un classico guerriero all'arma bianca, sia per la quantità ingente di danni che è in grado di arrecare, sia perché velocissimo nel suo avvicinarsi al nemico, colpire, e scappare un istante dopo.

A fondo schermo, quando si impersona Conflitto, è possibile tenere d'occhio una barra con due diversi indicatori: il primo ha a che vedere con la quantità di munizioni nel caricatore (il numero di proiettili è prevedibilmente infinito), mentre il secondo indica il riempimento di una sorta di barra furia che, una volta completata, permette di sparare colpi in rapida successione e dal danno più elevato.

Darksiders Genesis 6

L'analogico destro del pad è chiaramente utile ai fini della mira con le pistole, seppure questa ci è sembrata in alcune situazioni non proprio precisa, ma parliamo anche qui di inezie facilmente risolvibili nelle settimane che mancano all'uscita. Semmai ciò che davvero latita, almeno nel corso della demo, è la sensazione di dover utilizzare l'uno o l'altro in base alle situazioni. Ci spieghiamo meglio: lo scambio dei protagonisti in Darksiders Genesis è immediato, con la semplice pressione di uno dei tasti dorsali si passa al proprio compagno che però non resta visibile sulla mappa. Non abbiamo avuto modo di provare la modalità cooperativa, ma in singolo si ha sempre sullo schermo o l'uno o l'altro, senza l'ausilio di intelligenza artificiale.

La breve sezione esplorativa disponibile ci ha messo di fronte a stanze e cunicoli che entrambi potevano attraversare senza problemi e la sensazione generata è che non esistano passaggi dedicati solo all'uno o all'altro personaggio. Certamente avanzando nella campagna avremo modo di trovare puzzle dove sfruttare le abilità individuali, ma per ora l'utilizzo di Guerra e Conflitto pare assolutamente indifferente. Per alcuni questo potrebbe anche risultare un bene, nella possibilità di essere sempre liberi nella scelta del personaggio da utilizzare. Certamente però, per un titolo che dovrebbe fare dell'esplorazione e dei puzzle un suo punto cardine, se non sviluppato potrebbe in qualche modo appiattirne l'esperienza.

Darksiders Genesis 3

Darksiders Genesis ha fin da subito dato l'impressione di essere un titolo solido, realizzato dalle sapienti mani del suo creatore e in grado di regalare più di una soddisfazione agli appassionati della serie. L'avvicinamento all'esperienza isometrica ha giovato alla variazione della percezione del giocatore, senza per questo snaturare il gameplay come invece accaduto per molti con Darksiders 3. Tra qualche settimana decreteremo la qualità della campagna nella sua interezza e saremo in grado di comprendere a pieno la natura ruolistica e di crescita del personaggio, che in questo caso, seppur osservata a fondo nel corso della prova, non abbiamo avuto modo di approfondire al meglio. D'altronde il 5 dicembre è davvero dietro l'angolo e pare che l'antipasto del Natale possa essere davvero di grande gusto.

CERTEZZE

  • Darksiders come lo ricordavamo
  • Il level design sembra degno di nota
  • Conflitto è fresco e divertente
  • La visuale isometrica è un grande punto a favore

DUBBI

  • Il feedback dei colpi subiti dovrebbe migliorare
  • Da valutare longevità, varietà e crescita dei personaggi