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Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   01/04/2003

Diario del Capitano

Chi ha detto che l’innovazione non esiste più? Chi ha detto che non c’è più nulla da dire nel mondo dell’intrattenimento videoludico? Chi ha detto che il genio è cosa ormai persa nei meandri del Business?
In un mercato dove ormai ogni singola produzione può essere facilmente catalogata in una qualsiasi di quella manciata di acronimi che ben tutti conosciamo (FPS, RTS, MMORPG, Adventure e poco altro) non poteva non farmi piacere la news, fresca di pubblicazione, scritta dal nostro indefesso Quakeman di quartiere.
Hackazoid: il concetto è geniale e banale al tempo stesso (come tutte le idee alla base delle grandi invenzioni del resto) ed il gameplay si prospetta davvero “addictive” e ricco di potenzialità. Giocare mentre si scambiano i file, reali, contenuti sul proprio HardDisk con quelli di altre migliaia di utenti. La base d’utenza è immensa, non solo hard-core gamer o casual gamer ma anche persone che, fino ad adesso, non avrebbero mai minimamente immaginato di utilizzare il Pc per giocare. Inoltre, nelle logiche di questo innovativo MMORPG (anzi, Meta-RPG come lo definiscono gli sviluppatori stessi) a sfondo futuristico, più ci si dimostra capaci nello scovare, tradare e mettere a disposizione degli altri materiale sempre nuovo ed introvabile più si riesce nel gioco facendo crescere il proprio AlterEgo digitale e dandogli la possibilità di scovare files e "oggetti" sempre più potenti.
A questo punto i primi dubbi riguarderanno solo la risposta delle grosse Major (della musica e del cinema, ma non solo) nei confronti di un progetto che oltre a decontestualizzare ed edulcorare il grande nemico del terzo millennio - il filesharing - potrebbe dare il via, se la tecnologia si rivelasse davvero collaudata ed efficiente come le press release tendono a puntualizzare, ad un nuovo modo di concepire il videogioco: non solo “vita alternativa” ma vero e proprio allungamento dell’esistenza reale.
Per il momento, è bene però sottolinearlo, oltre che a tante parole esiste ancora ben poco di tangibile. Le idde ci sono, la base di partenza pure… riusciremo a vedere la fine di tale progetto o dovremo aspettare che prima escano titoli come Duke Nukem Forever?
Io, una volta tanto, voglio essere fiducioso e, anzi, mi pongo un altro dilemma: Internet Year Zero is here. Ma noi siamo pronti?

Paolo Matrascia, responsabile editoriale area PC.

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