Diario del Capitano
Oggi cercherò di abbandonare, almeno per un volta, i commenti sugli indecifrabili e spesso imprevedibili movimenti tellurici che spostano il mercato mondiale videoludico, traendo spunto da un ispirato intervento che ho avuto il piacere di leggere sul nostro Forum The Player.
Non saranno mai abbastanza, infatti, le volte in cui si tesseranno le lodi di Alien Vs Predator 2: il capolavoro – secondo me superiore anche ai due No One Lives Forever - dei sempre poco considerati Monolith. Uscito quasi in concomitanza e quindi schiacciato da giochi con pedigree e nomi ben più altisonanti come Return To Castle Wolfenstein e Medal Of Honor: Allied Assault, AVP2 rappresenta uno di quei piccoli grandi capolavori, spesso sottovalutati, che tutti gli appassionati di Sparatutto in prima persona - e non - dovrebbero installare, per direttissima, sul proprio Hard-Disk di fiducia.
I difetti non mancano: Level Design altalenante con lunghezza media delle mappe piuttosto bassa e grafica abbastanza bruttina, però, non riescono a scalfire una giocabilità ed un’atmosfera davvero fuori dal normale, non solo in ambito FPS.
Se poi considerate che, abbastanza facilmente, da qualche tempo è possibile trovare questo titolone in edizione budget la raccomandazione è solo una: giocatelo, cominciate con la campagna del Marine, chiudete un occhio sulla grafica non proprio sofisticata, spegnete le luci e lasciatevi prendere dalla paura: nel buio del vostro studiolo nessuno potrà sentire le vostre urla…
Paolo Matrascia, responsabile editoriale area PC.
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