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Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   10/04/2003

Diario del Capitano

La vuota opulenza di Wall Street, il desolante grido di vendetta che riecheggia a Ground Zero, lo squallore di un’esistenza sbagliata, senza vie di fuga e senza l’apparente possibilità di tornare indietro, di cambiare il corso del proprio destino.
Questo e tanto altro in “La 25esima ora” l’ultima pellicola di Spike Lee che ho avuto l’opportunità di vedere in una proiezione stampa proprio ieri sera. Accennarvi della trama sarebbe un delitto perché “La 25esima Ora” è un film da scoprire in continuazione, da apprezzare per ogni sua minima sfumatura e per ogni suo singolo fotogramma. Non un film di denuncia nel senso stretto del termine quanto, piuttosto, una sorta di malinconico e disincantato inno ai valori della vita come l’amicizia, l’amore e la fiducia. Certamente un ottimo ritorno del regista afro-americano che, ultimamente, ero riuscito ad apprezzare solo per i suoi documentari e che, una volta di più, è riuscito a stupire grazie all’utilizzo di una regia che riesce ad alternare amabilmente ed in continuazione uno stile sperimentale a quello più prettamente narrativo.
Forse di dubbio gusto i continui – e spesso forzati - riferimenti a quanto avvenuto il fatidico 9/11. Ma del resto uno dei protagonisti principali di questo film è proprio la città di New York, la tentazione di dar voce alla sua voglia di rivincita doveva essere forte.
Insomma, tra un trailer di Matrix Reloaded ed un altro di Tomb Raider 2, è un film che sentirei di consigliare a tutti, anche perché, finalmente, potrete scoprire la teoria che sta alla base del successo con le donne: non siete curiosi di sapere a quale percentile appartenete?

Paolo Matrascia, responsabile editoriale area PC.

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