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Diario del capitano

DIARIO di La Redazione   —   09/08/2000

Diario del capitano

Parliamo di Doom III?
Parliamo di Doom III.
Già una volta, a caldo, ho affrontato questo argomento (leggi), precisamente il giorno dopo che Carmack dichiarò ufficialmente che ci sarebbe stato un nuovo capitolo della saga di Doom (Doom I risale al 1993). Da allora, 2 giugno scorso, sono passati oltre due mesi e informazioni supplementari sono state rese note, in particolare nell'ultima settimana durante il QuakeCon, evento americano dedicato a tutto il mondo Quake & dintorni. Mio intento è ordinare un pò le idee, ferme restando alcune perplessità più di principio che di fatti.

Questo è quello che si sa in più da allora: - Doom III avrà il multiplayer, ma sarà focalizzato sul singleplayer. Ci sarà anche l'opzione cooperative
- sicuramente verrà rilasciata una versione X-Box, una Mac e Linux (oltre ovviamente a quella Win98/2000)
- data di riferimento per l'uscita: 2002
- il nuovo Doom sarà molto più facile da modificare rispetto a Quake 3
- l'interfaccia utente terrà conto del "fattore WOW", ovvero sarà molto impressionante, ma anche molto utile per il gameplay
- tutto il codice di DIII verrà scritto da zero in C++
- probabilmente la colonna sonora verrà scritta da Trent Reznor dei Nine Inch Nails
- per fare Doom III è stato annullato un altro progetto "massive multiplayer", Quest

Che Carmack avesse voglia di singleplay lo aveva detto sin dai tempi in cui Q3A era ancora in sviluppo, e in effetti grandi esperienze di avventure solitarie non si sono avute da qualche tempo a questa parte.
Su questo sono molto d'accordo con Carmack. Durante l'E3 ci fu una conferenza dal titolo esplicativo "Is singleplayer dead?". La risposta, altrettanto esplicativa, è "No". Il futuro del singleplay è in avventure sempre più immersive e sempre più open, non vincolate cioè a linee guida predefinite, che tengano i giocatori incollati al monitor per regalare ore e ore di straordinaria interattività. Su questo Ultima Online, sebbene multiplay, ha insegnato molto.