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Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   26/05/2001

Diario del Capitano

Il diario del capitano di oggi è affidato a Pietro Montelatici, Managing Director (in pratica, la mente) di Trecision Spa, software house nata dalla fusione di altre realtà come Pixelstorm e Motherbrain. Trecision è la prima software house italiana a produrre i propri i giochi (anzichè affidarli a terze parti).

Si parla tanto di mass market ma i titoli in grado di raggiungerlo sono veramente pochi. Sono pochi ma sono molti di più di qualche tempo fa. E' vero, se ne parla tanto ma si sta anche facendo qualcosa, molti developers si stanno movendo in quella direzione. Credo che stiamo semplicemente seguendo le regole di mercato. Anni fa ai videogiochi accedevano solo pochi eletti (alcuni ci chiamavano anche nerds, sfigati, etc), oggi grazie ai PC in ogni casa, alla PlayStation e a Internet chiunque può videogiocare, è ovvio che solo ora che si è verificata questa situazione, abbia avuto inizio la produzione di titoli per i casual gamers.
Internet è stata una buona palestra: la miriade di semplici giochini sparsi per la rete hanno avvicinato il grande pubblico ai videogiochi e hanno insegnato qualcosa a noi developers, o almeno ai più attenti. Qualcosa di grosso sta per arrivare, i successi di WWTBAM, The Sims e prima ancora di Deer Hunter, l'uscita di titoli come Majestic o mosse come quelle che sta compiendo EA (acquisto di pogo.com e accordo con AOL) sono solo i primi segnali. E' una rivoluzione, e come tutte ha bisogno di un po' di tempo d'incubazione per esplodere e di un po' di vittime da sacrificare quando succederà. I veri beneficiari di questo sarà il pubblico, il grande pubblico, al quale sarà offerta una nuova forma di divertimento.
In Trecision stiamo investendo molto nello sviluppo di titoli per il "nuovo pubblico". I nostri futuri prodotti non faranno più pensare ad un giocatore davanti al monitor ma ad un gruppo di persone che si diverte insieme, che socializza, che si confronta con altri.
Insomma preparatevi a continuare a sentire i cellulari che squillano al ristorante, anche se potrebbe non essere una telefonata o un SMS del partner a far trillare l'apparecchio, ma piuttosto una richiesta d'intervento proveniente dal mondo persistente (online, n.d.Pucci) in cui state giocando da casa tramite console e che controllate dal lavoro tramite web ai cui abitanti, questi reali come voi, scrivete una e-mail in pausa pranzo.