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Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   01/09/2002

Diario del Capitano

Devo ammetterlo: ieri sera non c'è l'ho fatta a resistere alla tentazione.
Al ritorno a casa dalla cerimonia che mi ha impedito di partecipare alla spedizione Ects (il matrimonio di mia cognata), mi sono connesso e, quando ho visto l'elenco dei piccoli filmati che da Londra lo Staff è stato capace di regalarci, ne ho scelto uno. Quale?
Tomb Raider, naturalmente!
Attirato dalla curiosità di scoprire non tanto il nuovo motore grafico o l'arrotondamento delle curve della bella Lara, ma i cambiamenti di Gameplay che sono stati preannunciati nei mesi scorsi, mi sono scaricato il file in meno di cinque minuti (credo che 2 Mega siano un formato ideale per questo genere di Media) e me lo sono gustato. Tralasciando le mie personali considerazioni sul gioco, che di certo si rafforzeranno a mano a mano che Eidos rilascerà nuove informazioni e, magari, un codice preview, sono rimasto piuttosto colpito da una scena, quella dove la nostra protagonista si abbassa per non essere illuminata da una torcia di un personaggio non giocante: fatto ciò, quando ho visto che apre una cassapanca e vi si nasconde dentro, ho tirato davvero un sospiro di sollievo.
Lara Croft è cambiata. Era logico aspettarselo, d'altra parte dalla sua comparsa è cambiato il modo di concepire i titoli action in terza persona, laddove esplorazione e action sono due elementi che hanno importanza solo se calati in un contesto preciso, più dinamico, più interattivo, e, forse, più reale. Non più leve da tirare per aprire un portone dall'altra parte del livello (anche se non nego che mi sono divertito a farlo per i primi due episodi), bensì un universo che muta ad ogni passo della protagonista, che pulsa e prende vita costringendola a trovare più di una via di azione.
Bene, credo che a questo punto, ripreso dalle fatiche culinarie di ieri, mi concederò qualche altro filmato: voi quali avete visto?