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Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   27/09/2002

Diario del Capitano

Nei giorni passati ho giochicchiato a Car Tycoon non senza un certo numero d’aspettative. Aspettative che, immancabilmente, sono state demolite una dietro l’altra durante le diverse ore di gioco. Per carità il gioco è “simpatico”, come direbbe qualcun altro, ma non riesce assolutamente a trasmettere quel feeling che invece un gioco del genere dovrebbe cercare di dare.
Se infatti i programmatori della Fishtank sono riusciti a ricreare, oltre ad una sezione grafica gradevole ed ordinata, una buona parte manageriale che ti fa perdere tra la marea di dati di produzione, assistenza, marketing e quanto altro, dall’altra manca assolutamente la sensazione di sentirsi un novello Henry Ford in erba, proprio perché la componente fantasia ed imprevedibilità è rasenta quasi lo zero.
Quello con cui “lavoriamo”, invece che automobili, potrebbero essere benissimo delle moto-falciatrici o delle macchine per fare il gelato e nessuno si accorgerebbe della differenza: quando dobbiamo lanciare un nuovo modello, infatti, dovremo semplicemente assemblare uno dei nostri motori, con uno dei vari telai, degli interni e delle sospensioni a nostra disposizione …. troppo poco per darti l’illusione di essere un nuovo Drake alle prese con decisioni che cambieranno il mondo dell’industria automobilistica digitale. Qui ci si sente solo degli assemblatori da catena di montaggio. Per carità, un'ottima parte gestionale ma tutto si ferma a quello.
A questo punto mi sembrava molto più intraprendente il buon vecchio Detroit della Impression, peccato che con il mio Winzozz XP sarà molto dura riuscire a farlo andare ….