Giovanni Caturano è il presidente di SpinVector, la software house, dal cuore tutto italiano, che da qualche anno si sta occupando della realizzazione di Dronez. La storia professionale di questi ragazzi è davvero complessa, a testimonianza delle tante difficoltà che anche dei talentuosi programmatori possono incontrare nel mondo dei videogiochi. Fattisi notare con un engine 3d nel 1997, si sono trasferiti nel 1998 in Francia alla Zetha GameZ per cominciare lo sviluppo di Dronez e dargli un respiro internazionale. Di Dronez, per il publisher francese, sono già usciti un benchmark ed un gioco che è stato commercializzato in bundle con le GeForce 3 targate Nvidia in un milione di esemplari in tutto il mondo, delle quali solo poche in Italia per motivi di distribuzione. Dal 2002, volendo affinare ancora il loro prodotto e volendolo pubblicare anche su Xbox, Caturano e il suo team hanno lasciato Parigi per fondare la Spinvector in Italia e dedicarsi completamente a questo progetto che sta finalmente per giungere in porto.
DroneZ, che sta attualmente ottenendo la certificazione da parte di Microsoft, uscirà su Xbox in USA e in Europa entro la fine di Settembre pubblicato da Metro 3d, e i ragazzi di SpinVector erano all'ECTS, presso lo stand Intel, a mostrare una versione praticamente ultimata della versione Pc, che comunque uscirà in seguito alla versione per la console verde crociata. Giovanni Caturano si è fermato al nostro stand per una piacevole chiacchierata, nella quale ci ha parlato della storia del team di sviluppo, di tutte le problematiche che accompagnano la nascita di un gioco e la sua localizzazione per i diversi mercati, che obbediscono a regole completamente diverse. Ci ha ovviamente parlato di Dronez, della sua natura e delle idee che lo hanno portato dal limbo delle possibilità progettuali agli scaffali dei negozi di tutto il mondo. Per appassionati del game business, per quelli che vogliano saperne di più di questo nuovo titolo per Xbox Live ed anche per tutti coloro che siano curiosi di sapere come si possa raggiungere il mercato mondiale dell'entertainment videoludico, partendo dall'Italia. 6
A proposito del gioco...
Uno dei più grandi equivoci legati a questo titolo, del quale si parla oramai da cinque anni, è quello legato alla sua natura. In moltissimi articoli è capitato di leggerne come di un gioco sportivo ambientato in un futuro alternativo alla Tron sulla falsa riga di giochi come Deathrow e Speedball, dove fantomatici eroi digitali si affrontano a colpi di palle energetiche. In realtà Dronez è un action game con una forte componente legata allo storyboard che si dipana attraverso l'evolversi degli stage, con scene di intermezzo e dialoghi fra i personaggi. L'abilità con il pad va bilanciata dalla capacità di analizzare le strutture nelle quali ci si viene a trovare, in modo da capire come superare i diversi nemici ed enigmi grazie a nuove abilità e personaggi da sbloccare. Altro aspetto da sottolineare è che il gioco è ambientato in grandi livelli strutturati per aree, nei quali si avanza progressivamente: grandi dungeon nei quali addentrarsi fino al raggiungimento dello scontro con l'inevitabile mega boss di fine stage, da sconfiggere grazie alle tecniche apprese durante tutto lo schema. Questa la superficie, la sostanza al più presto nella nostra recensione!