Degnamente rappresentato all’E3 da un massiccio blocco di 7 postazioni, Timesplitters Future Perfect si fa carico di continuare una serie di estremo successo, sempre affidata alle capaci mani dei Free Radical, ma per la prima volta distribuita sotto l’egida di Electronic Arts. Chi temeva che questa “rivoluzione” potesse influenzare negativamente la serie dorma pure sonni tranquilli: questo Timesplitters 3 sembra veramente avere classe da vendere.
A spasso nel tempo
Le migliorie introdotte dai Free Radical a questo terzo capitolo non possono certo definirsi rivoluzionarie, tuttavia sufficienti ad incuriosire ed ingolosire i fan degli sparatutto in prima persona, proponendo una meccanica di gioco semplice ma efficacissima. Nei panni di Cortez, già protagonista del secondo episodio, dovremo nuovamente dare la caccia ai temibili Timesplitters, inseguendoli in un disperato viaggio attraverso i meandri del tempo, nel tentativo di porre fine alle loro malefatte una volta per tutte. Sul fronte Story Mode, storicamente un po’ il punto debole della serie, sono state introdotte parecchie migliorie: innanzi tutto la trama promette di essere maggiormente elaborata, organizzata in missioni che spaziano dal 1914 al 2401, cercando di garantire una narrazione il più continua e coerente possibile. Interessantissima l’introduzione della possibilità di “collaborare” con noi stessi sfruttando I viaggi nel tempo, facendo collaborare versioni passate, presenti e future di Cortez, in una sorta di barzelletta spazio-temporale che però promette coinvolgenti ripercussioni sul gameplay.
Il multiplayer invece, già praticamente perfetto, verrà arricchito da una fiammante modalità online, in cui fino a 16 giocatori potranno sfidarsi in entusiasmanti duelli all’ultimo frag, oppure cimentarsi in cooperativa attraverso la modalità Story, o ancora crearsi la propria mappa e condividerla in rete utilizzando l’editor incluso con il gioco.
Futuro Perfetto
Dal punto di vista tecnico la nostra prova su strada non ha evidenziato radicali cambiamenti rispetto al secondo episodio, con un motore grafico caratterizzato da un buon livello di dettaglio, leggermente potenziato per quel che riguarda le texture, ma comunque realizzato privilegiando innanzi tutto il frame rate, inchiodato sempre a 60 fps. L'intelligenza artificiale sembra aver compiuto un corposo passo in avanti, proponendo ora un livello di sfida decisamente più interessante, seppur ancora afflitto da una certa staticità dei nemici durante gli scontri a fuoco. Purtroppo non ci e' stata data la possibilità di sfidarci in multiplayer, tuttavia, considerati I precedenti, l'eccellenza appare scontata. Potenziato anche il motore che gestisce la fisica, ora molto più realistico e spettacolare, in grado di ricreare fedeli reazioni ambientali alla nostra furia distruttrice, in particolar modo per quello che concerne le esplosioni.