Una serie di diverse armi e power up ottenibili sul campo di battaglia contribuiscono poi ad aumentare la potenziale varietà di un titolo che sotto questo aspetto appare essere stato già indirizzato su una buona strada, con ambientazioni piuttosto varie condite da alcuni interessanti scontri con boss pescati direttamente dalla mitologia greca. Spartan: Total Warrior, come il già citato Dinasty Warriors, offre scenari popolati da un enorme numero di personaggi, divisi tra unità nemiche ed alleate, distaccandosi però subito dal prodotto Koei in termini di “realismo”: ecco dunque che lanciarsi da soli all’assalto di un plotone avversario non porterà altro che alla fine prematura dell’avventura, diversamente dal celebre brawling game di fattura nipponica. Un elemento sul quale l’addetto Sega ha voluto puntare l’attenzione è stato proprio l’utilità in battaglia dei propri compagni, che, guidati da apparentemente solide routine di AI, cercano sempre di seguire l’utente nelle sue incursioni contro i nemici. Effettivamente, nel corso della nostra prova, Spartan: Total Warrior è sembrato capace di proporre un mix ben bilanciato tra azione (comunque la parte preponderante del gameplay) e strategia, con il giocatore tenuto a valutare le proprie azioni nella doppia ottica degli obiettivi da portare a termine e della quantità di avversari presenti sulla propria strada. Il tutto risultando comunque decisamente immediato, godibile e sicuramente spettacolare: il notevole engine grafico del titolo gestisce agilmente e senza cali di frame rate scenari dal notevole colpo d’occhio popolati da grandi quantità di personaggi, senza lesinare buoni effetti di luce che accompagnano l’esecuzione degli attacchi speciali. Spartan: Total Warrior è, in definitiva, un titolo davvero interessante, che non mancheremo di tenere d’occhio in attesa della sua uscita.
L’acquisizione da parte di Sega del team The Creative Assembly (responsabili della serie strategici Total War per PC) sembra aver già dato degli ottimi frutti, a giudicare da quanto visto con Spartan: Total Warrior. Un’action game il cui sviluppo è finora passato sotto un relativo silenzio, ma che in occasione di questo E3 ha saputo mostrare delle notevoli qualità. Presente in forma giocabile sullo showfloor, Spartan: Total Warrior è stato anche oggetto di un roundtable a porte chiuse, dove sono state esposte in dettaglio molte caratteristiche di gioco. Tanto per dare un’idea del genere al quale appartiene il prodotto Sega, basti sapere che si tratta di una sorta di Dinasty Warriors ambientato nell’antica Roma: ma è un paragone che sta comunque assai stretto a Spartan: Total Warrior, come è stato immediatamente precisato dall’addetto alla presentazione. L’opera di The Creative Assembly appartiene quindi sì alla categoria dei cosiddetti brawling game, ma presenta delle caratteristiche in grado di renderla qualitativamente di molto superiore a titoli analoghi. Diviso nella bellezza di 14 estesi livelli, Spartan: Total Warrior scongiura anzitutto il rischio di scadere nel mero button-smashing fornendo il protagonista di 4 mosse base offensive (attacco standard, potente, magico e a lungo raggio tramite arco) che possono essere unite in un notevole numero di combo dagli effetti a volte decisamente cruenti e spettacolari.