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[GC 2006] Mario Strikers Charged

Abbiamo provato con mano la nuova esperienza calcistica di Mario, stavolta su Nintendo Wii. Le nostre impressioni? Continuate a leggere...

ANTEPRIMA di Andrea Palmisano   —   25/08/2006
[GC 2006] Mario Strikers Charged
[GC 2006] Mario Strikers Charged
[GC 2006] Mario Strikers Charged

E’ difficile capire da una sessione di gioco relativamente breve se in effetti il controller del Wii abbia realmente senso in seno a questo tipo di meccanica o se invece rappresenti una forzatura, fatto sta che è evidente come Mario Strikers Charged non sia un concept nato attorno alle funzioni della nuova console Nintendo e non possa quindi essere preso come termine di paragone in tal senso. Dal punto di vista grafico, le differenze con l’edizione cubica sono piuttosto ridotte, limitandosi a qualche poligono in più e a una superiore definizione delle texture; anche le animazioni sembrano essere state riprese in larghissima parte dal primo capitolo. In definitiva, Mario Strikers Charged rappresenta una interessante e azzeccata new entry nella ludoteca di Wii, che sembra confermare la elevata qualità dell’esordio su Gamecube; affermare però che sia un titolo capace di sfruttare appieno le qualità tecniche e le potenzialità del controller di Wii, sarebbe francamente azzardato.

Malgrado sullo showfloor dello stand Nintendo nella Game Convention di Lipsia non sia presente nemmeno un singolo Wii, la zona privata della grande N riservata alla stampa era invece incentrata esclusivamente sull’imminente e attesissima console. Assieme a titoli già visti e provati come Wii Orchestra, Wii Sport al completo (Tennis, Golf e Baseball) e Red Steel, erano presenti in forma giocabile i due nuovi prodotti presentati per la prima volta proprio qui in Germania. Stiamo parlando di Battalion Wars 2 e di Mario Strikers Charged, due seguiti che portano su Wii delle serie piuttosto giovani e nate su Gamecube. In merito al titolo calcistico con l’idraulico come protagonista, abbiamo avuto modo di provarlo con attenzione, confrontandolo così con il predecessore cubico. Le impressioni che avevamo riferito in occasione del video di mercoledì sono state sostanzialmente confermate; Mario Strikers Charged è infatti praticamente identico al primo episodio per quanto riguarda la meccanica. Si tratta quindi di un calcio molto arcade e altrettanto sopra le righe, in cui è concessa qualsiasi scorrettezza, non esistono falli o arbitri nè rimesse laterali, e il ritmo elevato la fa da padrone. Le uniche differenze che abbiamo avuto modo di riscontrare per quanto riguarda il gameplay sono da ricercare in occasione dei super-tiri, che solo i capitani delle due squadre possono effettuare; mentre nel primo episodio ogni super tiro era praticamente una rete sicura, in Charged alla animazione spettacolare del giocatore segue infatti una breve sequenza in cui l’avversario è chiamato a controllare le mani del portiere, spostandole sullo schermo là dove si trova il pallone per poterlo così parare. In relazione all’utilizzo del Wii mote, quest’ultimo si usa in accoppiata con la periferica nunchuk, che con la sua leva analogica permette di controllare direttamente i giocatori e il pulsante dorsale per usare gli oggetti (banane, gusci, bombe e così via); il “telecomando” al contrario serve a tirare o passare con la pressione dei tasti classici, mentre una breve scossa del controller col polso porterà ad eseguire la spallata per rubare il pallone all’avversario.