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Governo vs videogiochi

Continua l'offensiva dell'ignoranza contro i videogiochi e internet. L'Italia saprà fare meglio della Cina in termini di censura?

DIARIO di Andrea Pucci   —   14/07/2007

E ora parliamo di E3

Anche per quest'anno l'E3 a Los Angeles è terminato. L'onda lunga dell'evento ci accompagnerà ancora per giorni e giorni, ma è il momento di fare un commento a bruciapelo, senza attendere troppo. Per la prima volta in otto anni non sono stato fisicamente presente in quel della California, lasciando il timone del reportage interamente in mano a Pierpaolo, con il quale sono rimasto in contatto telefonico in "tempo reale" per cercare di succhiare un po' di linfa e vivere, seppure in modo artificioso, un po' di quell'aria magica che solo lì, tra le strade di Santa Monica si può respirare.
Quindi è grazie a Pierpaolo che posso fare una sintesi e un commento a questa edizione. Essenzialmente l'E3 2007 è stato, come preannunciato, un ritorno all'essenziale 1) zero frivolezze (ma la limousine per gli spostamenti sempre, perchè fa business): se venite, dovete fare questo per mestiere e non dovete essere distratti. Quindi 2) zero donne. Il mercato vuole allargarsi all'universo femminile, ma solo lato consumo. Terzo elemento che spicca è l'assenza assoluta di mouse e tastiere. Beninteso i videogiochi per PC usciranno, ma 3) i computer non sono più utili per fare dimostrazioni. Infine, come ho già detto in un editoriale precedente, il mercato vuole conquistare i casual gamers ma allora 4) perchè i giochi mostrati diretti ai "casual gamers" si potevano contare sulle dita di una mano (WiiFit in testa)? Forse perchè poco attrattivi (leggi: snobbati) per i giornalisti? Probabile. I soldi si vogliono fare con "Barbie crea la moda" ma quando si va all'E3 si fanno vedere i gioielli di famiglia e si nasconde Barbie.

Detto questo parliamo di videogiochi veri e propri. Lasciamo sospeso in attesa di giudizio Killzone 2, che finalmente, struccato e lasciato al naturale, perde l'elemento WOW! di due anni fa. Non ci sono stati titoli a sorpresa. Quello che si è visto è quello che ci aspettavamo di vedere: mediamente dei buoni titoli. Un Gears of War per PC come unico rappresentante di lusso della categoria. Un ottimo Fallout 3 (mostrato su Xbox 360). Il già citato e divertente WiiFit e delle conferme per Mass Effect e Heavenly Sword. Ecco in breve l'E3 2007. Ma sono stato chiaramente riduttivo: non accontetavi. Per viverlo e capirlo non dovete far altro che andare sulla Tv di Multiplayer.it in home page, guardarvi i tre videodiari, e leggervi gli oltre 50 articoli a vostra disposizione.

Quando ho letto che il ministro dell'istruzione Fioroni ha bloccato in Consiglio dei Ministri il Disegno di Legge Rutelli sulle limitazioni di accesso ai videogiochi, internet e televisione per i minori, ho tirato un sospiro di sollievo. Quale governo, di quale nazione, può sostituirsi alla famiglia nell'educazione dei minorenni? Mi è venuta in mente la Cina, ma poi ho pensato che lì "l'educazione" è per tutti, maggiori e minori di 18 anni, quindi non va bene. Poi continuando a leggere la notizia dell'agenzia ANSA mi è venuto un coccolone: Fioroni non aveva bloccato Rutelli perchè riteneva il DDL superfluo, ma perchè lo riteneva fin troppo leggerino. "Questi ragazzi vanno protetti!" ha esclamato il ministro, confondendo protezione e censura. "Dobbiamo bloccare l'accesso ai video di YouTube per i minorenni, trovare un valido sistema di parental control!".
Ecco il lancio d'agenzia:

"Il vicepremier Francesco Rutelli presenta in Consiglio dei ministri il disegno di legge sulle norme a tutela dei minori nella visione di film e videogiochi, ma viene stoppato dal ministro dell'Istruzione e esponente della Margherita Giuseppe Fioroni. In particolare, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti alla riunione, Fioroni ha criticato lo scarso impegno nel controllo dei video su internet, facendo riferimento ai casi di bullismo tra i giovanissimi attribuibili proprio all'uso indiscriminato di questo mezzo da parte dei ragazzi. "

Indiscriminato! Ma nessuno ha spiegato ai nostri Ministri che internet non si riesce a limitare?! Che fatta la legge è trovato l'inganno? Perchè montare un inutile carrozzone burocratico che non servirà a nulla? In ogni caso, taleban-Fioroni ha "rinviato a data da destinarsi la discussione per dare tempo a tutti di meditare sul ddl". Per ora, pericolo scampato. Ma non si può escludere una nuova carica talebana in autunno, passate le ferie.
Siccome in alcuni miei interventi precedenti sono stato accusato di qualunquismo e populismo, vorrei fare una proposta semplice, nell'ambito dei videogiochi e una altrettanto semplice nell'ambito di internet.
Nell'ambito dei videogiochi propongo che il PEGI (in pratica la definizione dell'età consigliata nel videogioco) venga fatto rispettare dal negoziante: legge la copertina, vede che è vietato ai minori di 18 anni, chiede un documento. Fine. In questo modo quello che è deve essere vietato lo è già, senza tanti problemi e trip mentali.
Nell'ambito di internet propongo un bel corso di aggiornamento per genitori over quarantenni, promosso dalle scuole, a cui inviterei per primi Rutelli e Fioroni, dal titolo "Cosa è internet, come difendersi dagli eccessi e utilizzarlo per una vita migliore". STOP. Niente leggi, già ne abbiamo abbastanza.