Performanti, originali, coraggiose, ecco quelle che secondo noi sono le software house che, per un motivo o per un altro, hanno dominato il 2019 distinguendosi per meriti. Diamo spazio ai migliori team di sviluppo dietro ai nostri giochi preferiti, e fateci sapere nei commenti quelli che sono stati gli sviluppatori che più avete apprezzato quest'anno e perché.
Capcom
Dopo un lungo periodo buio, Capcom non solo è praticamente rinata, tirando fuori dalle sue officine almeno un capolavoro l'anno, ma nel 2019 di gioconi ne ha portati sugli scaffali dei negozi addirittura due, due e mezzo se si considera anche la ricca espansione di Monster Hunter. L'inizio dell'anno ci ha regalato uno dei remake più belli di sempre, quello dedicato a Resident Evil 2, successivamente è stato il momento di Dante e la sua combriccola di cacciatori di demoni, per un seguito davvero sorprendente. Se tutte le software house fossero cosi prolifiche, il nostro sarebbe senza dubbio un mondo migliore.
Kojima Productions
Un team tutto nuovo che in pochissimo tempo è riuscito a sviluppare uno dei giochi più chiacchierati dell'anno, e dovendo anche scegliere un motore grafico adatto. Chiamarsi Kojima Productions ha sicuramente aiutato, ma nemmeno per il designer più abile è mai stato facile tirare fuori dal cilindro un gioco come Death Stranding in tempi cosi brevi, e senza grossi bug a minacciarne frame rate e stabilità. Dopo la fuga da Konami, con Death Stranding Kojima ha scommesso la sua carriera, vincendo a mani basse. Ci vuole coraggio a fare un gioco simile in un momento simile!
Remedy
Dopo Quantum Break che ne ha logorato irrimediabilmente i rapporti con Microsoft, per Remedy sembrava davvero giunta l'ora della fine. Sebbene Control non abbia venduto quanto merita, quest'ultimo gioco firmato Sam Lake è senza subbio un ritorno alla forma di un tempo che in pochi credevano possibile. Control è un gioco chiaramente vecchio stile, ma alla sua formula rodata ha saputo infondere delle novità assolutamente vincenti come l'uso massiccio della fisica. La cosa più importante però è un'altra: che vi piaccia o meno, lo stile della software house finnica è inimitabile e per questo va protetto e supportato.
ZA/UM
Negli ultimi anni abbiamo visto tantissime piccole software house debuttare direttamente con un capolavoro. Nel 2019 è stata la volta di questo team russo che con Disco Elysium ha praticamente annientato qualsiasi tipo di concorrenza con delle atmosfere e un gameplay effettivamente impareggiabili. Lo stile grafico richiama i grandi classici del genere, mentre il resto si premura di rivoluzionarli in un modo in cui nemmeno credevamo più possibile, almeno in un contesto ad altissimo budget. È proprio vero che i soldi a volte ingabbiano la creatività, mentre gli ZaUm sono ancora liberi, persino di sviluppare un capolavoro come Disco Elysium.
Respawn Entertainment
I Respawn hanno salvato Electronic Arts, c'è poco da aggiungere. Non solo se ne sono usciti con Apex Legends praticamente a sorpresa, niente di meno che uno dei Battle Royale più freschi e interessanti, ma sono anche riusciti a confezionare in tempi record il miglior gioco dedicato a Guerre Stellari da quando la licenza è tornata in mano ad Electronic Arts. Due grandi successi in un mare di mediocrità e sportivi che vanno avanti col pilota automatico. E questo è solo l'inizio per una software house che è appena entrata in un periodo d'oro che, siamo certi, ce ne farà vedere e giocare delle belle.