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Oltre Unravel: creare videogiochi con un filo di emozioni

Abbiamo incontrato il papà di Unravel e Unravel Two per parlare delle emozioni che vuole trasmettere la serie e l'arrivo su Nintendo Switch.

VIDEO di Vincenzo Lettera   —   11/07/2019

Quando è salito sul palco dell'E3 2015, lo svedese Martin Sahlin era talmente emozionato che le mani gli tremavano mentre presentava al pubblico Unravel. Il gioco è stato pubblicato sotto l'etichetta EA Originals, un'iniziativa che Electronic Arts ha messo in piedi per finanziare e aggiungere al proprio catalogo progetti più piccoli e, appunto, originali. In occasione del First Playable, un evento per sviluppatori che si è tenuto a Pisa, Sahlin ha raccontato di tutte le difficoltà incontrate negli anni da lui e dal suo team, Coldwood Interactive. Ha parlato dei legami che si sono creati e che si sono spezzati, alcune fregature ricevute dai publisher, e la necessità di scendere a compromessi e lavorare a progetti che non gli piacevano. In Unravel, quando Yarny si allontana troppo e il suo corpo si srotola, quello è il suo autore che perde un pezzo di sé stesso ogni volta che un progetto lo allontana da quello che ama. Unravel ha visto anche un seguito, Unravel Two, uscito lo scorso anno su PC e console e arrivato di recente anche su Nintendo Switch. Abbiamo scambiato due chiacchiere con Sahlim per farci raccontare come sono cambiate le tematiche raccontate in Unravel Two, com'è cambiato il team di sviluppo e com'è stato l'arrivo su Nintendo Switch.

Proprio nelle ultime settimane, Sahlin ha confermato che Coldwood Interactive è attualmente al lavoro su un nuovo gioco, ma che non si tratterà di Unravel 3, anche se non è escluso che il piccolo Yarny tornerà in futuro.