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Pirates of the Caribbean 3 (titolo provvisorio)

Tanto early quanto promettente, arriva la prima avventura next-gen di Jack Sparrow e soci...

ANTEPRIMA di Fabio Palmisano   —   29/05/2006

Come è lecito supporre, Pirates of the Caribbean 3 si trova ancora ad uno stadio piuttosto arretrato di sviluppo, ma sotto il profilo cosmetico il titolo dimostra già un notevole potenziale: ad esclusione di un frame rate ovviamente imperfetto, la grafica in game si è distinta per l’ottima qualità del modello poligonale di Jack Sparrow (estremamente simile al personaggio interpretato da Johnny Depp sia per fisionomia sia per movenze), che inizialmente abbiamo visto camminare all’interno di un suggestivo scorcio di una Port Royale vivida e particolareggiata, graziata peraltro da convincenti effetti di luce.

Pirates of the Caribbean 3 si trova ancora ad uno stadio piuttosto arretrato di sviluppo, ma sotto il profilo cosmetico dimostra già un notevole potenziale

Come dicevamo, Pirates of the Caribbean 3 è un action game con grande enfasi sui combattimenti, considerando come la dimostrazione di Eurocom si risolvesse sostanzialmente nell’illustrazione di tre diverse tipologie di scontro. La prima vedeva semplicemente Jack alle prese con una moltitudine di nemici, ma evidenziava la ricercata spettacolarità delle battaglie (il team di sviluppo ha potuto contare sull’appoggio di William Hobbs, coreografo dei film), con il protagonista capace di schivare agilmente i colpi e di controbattere con pugni, calci e fendenti di varia sorta. Fluide ed armoniche, le movenze di Jack dovrebbero anche essere estremamente facili da gestire -a sentire i developer- in un look generale che ha ricordato a più riprese quanto di buono visto negli ultimi Prince of Persia. La seconda scena di combattimento vedeva l’ingresso di un alleato con il quale il nostro eroe fronteggiava i nemici schiena contro schiena, fermo al centro della schermata: qui le dinamiche sembravano più in stile quick-time event, con l’utente impegnato a saltare e parare gli attacchi o tentare un affondo anticipando le mosse avversarie. L’ultimo scenario era infine dedicato ad uno swordfight uno contro uno all’interno della bottega di un fabbro. L’azione in questo caso pareva ancorata agli stilemi del beat’em up ad incontri classico: i personaggi si affrontavano dunque su un piano sostanzialmente bidimensionale, ma le note più interessanti venivano prevalentemente dalle mosse “scorrette” effettuate da Jack, una su tutte il lancio di sabbia negli occhi del nemico. In ognuna delle tre porzioni di gameplay mostrateci, Pirates of the Caribbean 3 ha saputo dare sfoggio di promettenti doti tecniche nonché di una gustosa ricerca del dinamismo e dell’armonia coreografica negli scontri: se a queste doti Eurocom sarà capace di affiancare una struttura di gioco solida ed un sistema di controllo all’altezza, potrebbe ritrovarsi per le mani un titolo dalle ottime potenzialità.

Con l’imminente uscita nelle sale della seconda pellicola cinematografica, e con una terza già pronta per il prossimo anno, il fortunato franchise di Pirates of the Caribbean si arricchisce ora anche di un interessante tie-in per le console di nuova generazione, un prodotto dai tratti ancora estremamente nebulosi, al punto da non avere nemmeno un titolo definitivo. Quello che si sa con certezza è che il gioco è in lavorazione presso gli studi di Eurocom, che uscirà nell’estate 2007 e che sarà un action game i cui spunti arriveranno dagli ultimi due episodi filmici della saga. Proprio per mantenere il segreto sugli sviluppi narrativi della produzione hollywoodiana, non ci sono stati forniti alcuni elementi riguardo al plot dell’opera videoludica in questione, ma l’idea dei developer è quella di partire dalle basi fornite dalle pellicole per esplorarne poi tutta una serie di elementi di background. Concluse le formalità introduttive, andiamo a registrare le nostre impressioni a seguito della dimostrazione di gameplay a porte chiuse a cui abbiamo avuto modo di assistere presso lo stand di Buena Vista Games.