Sospesa tra la vita e la morte
La protagonista dell’avventura è Jennifer (Jen per gli amici), una semplice (almeno in apparenza) ragazza di città che conduce una vita normale come qualsiasi altra sua coetanea. Un brutto giorno, però, una strana creatura attacca Jen, rapisce il suo fidanzato e scompare lasciando la povera giovane in stato di coma. Jen, sospesa tra la vita e la morte, si risveglia nel Nexus, punto di convergenza energetico dei quattro regni che formano il mondo di Oblivion. Spaventata e disorientata, la nostra protagonista comincia a muovere i suoi primi passi nei tenebrosi regni di Oblivion, scoprendo di essere la prescelta per riportare l’equilibrio tra le forze del bene e quelle del male. A questo punto, grazie ai poteri demoniaci che avanzando nell’avventura scoprirà di possedere, Jen comincerà a farsi strada nelle lande desolate di Oblivion con lo scopo di salvare il suo partner e ristabilire l’equilibrio perduto.
L'unione fa la forza
Fortunatamente per lei, Jen non sarà sola: un piccolo gargoyle di nome Scree rimarrà sempre al suo fianco, guidandola tra le insidie di Oblivion ed aiutandola a comprendere tutti gli oscuri poteri celati dentro di lei. Nel corso di questa titanica avventura, il piccolo gargoyle non svolgerà solo la funzione di Tutor: in qualsiasi momento, premendo il tasto Select, sarà infatti possibile passare dal controllo di Jen a quello di Scree e viceversa. Proprio questa interazione fra i due personaggi, che in alcune occasioni si renderà indispensabile per risolvere enigmi e superare ostacoli, è uno dei punti di forza dell’innovativo gameplay di Primal. Gli scontri con i nemici verranno sostenuti solo da Jen che, grazie alla possibilità di trasformarsi in quattro tipi differenti di demone, riuscirà sempre a destreggiarsi con le orrende creature dei quattro regni di Oblivion. Il sistema di combattimento è abbastanza semplice: Jen potrà eseguire molti tipi di attacchi e combo (che cambiano in base al demone in cui è trasformata), con la possibilità di sferrare dei feroci colpi finali (simili alle fatality di Mortal Kombat) per annientare definitivamente gli avversari. Purtroppo i comandi di attacco sono stati abbinati ai tasti dorsali del pad, rendendo così abbastanza complicata l’esecuzione di molte combinazioni. Utilizzando Scree le cose cambieranno radicalmente: il piccolo gargoyle, potendo prendere il controllo di statue di pietra e avendo la facoltà di arrampicarsi in alcune pareti, si renderà molto utile nella risoluzione degli enigmi. Oltre a questo Scree avrà la facoltà di assorbire l’energia Ferai dai cadaveri dei nemici, potendo successivamente trasferirla a Jen per rigenerarla dai colpi subiti in battaglia (lo stato di salute di Jen sarà indicato dal colore del tatuaggio che ha sulla sua schiena).
Grafica e Sonoro
Parlando di grafica ed ambientazioni, un confronto fra questo nuovo titolo Sony e il bellissimo Soul Reaver viene spontaneo. Le affascinanti e suggestive locazioni di gioco, sono caratterizzate da uno spettacolare design in stile medioevale/gotico/fantasy, simile a quello visto nel gioiellino Eidos. Fondali ed edifici si presentano molto curati e dettagliati, riuscendo ad ottenere, con l’aiuto di effetti atmosferici come la pioggia e la neve, un risultato finale davvero notevole. Purtroppo, a differenza di Soul Reaver, gli ambienti, che a prima vista sembrano enormi, non sono molto interattivi e lasciano poca libertà di esplorazione. La realizzazione grafica di Jen (nelle sue quattro trasformazioni demoniache) e degli altri personaggi è ottima come numero di poligoni e texture, e sempre in sintonia con le caratteristiche dei misteriosi ed oscuri regni di Oblivion. Anche per quanto riguarda il motore grafico del gioco, bisogna ammettere che si dimostra in ogni momento all’altezza della situazione presentando animazioni fluide, naturali e convincenti.
La colonna sonora, contraddistinta da un continuo alternarsi di musiche metal e melodie epiche, risulta sempre azzeccata. Inoltre, l’ottimo parlato interamente in italiano e gli splendidi effetti sonori, vanno a completare l'egregia realizzazione audiovisiva di "Primal".
Aspettando l'uscita...
Pur potendo contare su una realizzazione tecnica di prim'ordine e su una trama intrigante purtroppo Primal, almeno nella versione dimostrativa, presenta alcune lacune che è molto difficile non notare e che, per il momento, impediscono al gioco di entrare nella schiera dei grandissimi per PlayStation 2. La poca libertà di esporazione, l'inadeguata intelligenza artificiale dei nemici e, soprattutto, il sistema di controllo complicato ed a volte impreciso, sono difetti che, specialmente dai giocatori più pignoli ed esigenti, difficilmente verranno accettati. La versione Pal di Primal, la cui uscita era inizialmente prevista per febbraio, è stata recentemente posticipata ad aprile. Anche se il ritardo ha deluso molti appasionati, in questo periodo SCEE potrebbe riuscire a migliorare alcuni degli aspetti più deboli del gioco, tramutando quello che per ora è "solo" un buon gioco in un altro titolo AAA per il monolite nero Sony.
Dagli stessi creatori della serie di Medievil è in arrivo Primal, la nuova avventura gotica targata SCEE (Sony Computer Enteraitment Europe). Vi avevamo già parlato di Primal in una recente anteprima, nella quale erano state trattate tutte le caratteristiche che, almeno sulla carta, avrebbero dovuto rendere interessante il titolo Sony. Ora, disponendo della demo, siamo finalmente in grado di darvi le nostre prime sensazioni ed impressioni del gioco in movimento.