Come prima, più di prima...
A poche settimane dall’uscita della versione Xbox di Rayman 3, ho avuto l’occasione di provare una versione semi-definitiva del gioco della quale mi accingo a presentarvi le caratteristiche principali.
Tanto per cominciare, l’impressione che si ricava caricando le prime schermate di gioco è quella di una gran cura risposta da Ubi Soft nella realizzazione del gioco. Del resto, Rayman è ormai da diversi anni la mascotte del publisher francese e il recente successo ottenuto da Sprinter Cell non ha certo allontanato i riflettori dal vero alfiere di Ubi Soft.
Lo spassosissimo doppiaggio in italiano e le ambientazioni cartoonesche, caratterizzate dall’alternarsi di colori molto vivaci e vivi ad altri cupi e freddi, rendono Rayman 3 più simile ad una produzione cinematografica che ad un videogioco. Gli scenari, ovviamente tridimensionali, hanno indubbiamente compiuto un notevole balzo tecnologico in avanti, presentando comunque le medesime caratteristiche delle precedenti versioni.
Lo stile grafico non è quindi cambiato, ma ora lo schermo pullula di oggetti in movimento, di dettagli più o meno evidenti che rendono assolutamente dinamica e non più statica l’intera scena di gioco.
Un altro aspetto assolutamente determinante è il design dei personaggi, sempre molto originali e ciascuno dotato di proprie caratteristiche in grado sia di renderlo a suo modo comico, sia utile ai fini dello svolgimento dell’avventura. In questo senso, anche Globox che ai più potrà sembrare solo un personaggio di contorno ideato per aumentare la componente umoristica all’interno del gioco, si rivela assolutamente fondamentale in alcune situazioni, permettendoci di superare ostacoli altrimenti insormontabili.
In attesa del verdetto finale...
La giocabilità non sembra troppo differente dai precedenti episodi ma, così come avvenuto con la grafica, tutti gli altri aspetti del gioco hanno subito un’evoluzione tale da garantire maggiore profondità e una varietà a tratti sorprendente. L’unico neo riscontrato nella prova del gioco è rappresentato dalla gestione della telecamera, a volte incontrollabile e spesso tutt’altro che comoda ai fini dell’ottenimento della migliore angolazione possibile. La speranza è che tale difetto sia eliminato nella versione finale.
Rayman 3 Hoodlum Havoc sembra comunque in grado di ambire a diventare la migliore espressione del genere platform disponibile per Xbox. Probabilmente Rayman non dispone della personalità di altri illustri colleghi, ma sono sicuro che la massiccia dose umoristica e l’originalità delle situazioni, consentiranno finalmente al platform Ubi Soft di poter essere affiancato ai grandi del genere senza che a qualcuno venga da storcere il naso. L’uscita del gioco è prevista tra circa un mese e, prima che cio avvenga, vi proporremo sicuramente un’approfondita recensione che ci dirà se le tante buone qualità messe in luce in questa anteprima potranno fare di Rayman 3: Hoodlum Havoc un titolo impredibile per tutti i possessori di Xbox.
Il ritorno dell'uomo-melanzana!
L’uomo raggio (o melanzana per gli amici) si appresta a fare il suo debutto sulle nostre console nel terzo capitolo del platform che negli ultimi anni è riuscito a raggiungere un livello di popolarità precedentemente destinato alle ben più longeve serie di Sega e Nintendo. Purtroppo, per il nostro eroe non c’è pace e dopo aver lottato contro il pirata meccanico Razorbeard e aver vagato in lungo e in largo per il suo magico mondo alla ricerca dei Lum, è costretto a sventare un’altra minaccia. Questa volta sarà Andrè, una orripilante creatura pelosa della specie degli Hoodlum, a recitare il ruolo del cattivone di turno, invadendo la foresta incantata e trasformando a loro volta in Hoodlum i Lum. I malvagi piani del nuovo nemico non troveranno però una facile attuazione perché ancora una volta Rayman si ergerà a paladino dei più deboli e, insieme al bizzarro quanto utile amico Globox, lancerà l’offensiva ad Andrè.