Nintendo e il suo Wii sono ormai da parecchi mesi al centro di polemiche e critiche, segnando dati di vendita straordinari ma non riuscendo a convincere dal punto di vista dell'offerta i giocatori di vecchia data, quelli che non possono andare avanti tutto un anno con progetti a basso budget e party game. Ciò detto, la bianca console giapponese resta un oggetto estremamente interessante, per tutti: gli utenti possono comunque godere di un'esperienza unica, nel bene e nel male, e gli sviluppatori contare su una base installata enorme in combinazione con un'architettura che oltre certi limiti non può essere spinta, giustificando un lavoro che continua quello fatto da molti di loro con PlayStation 2 e che non comporta nemmeno lontanamente i costi che ci si dovrebbe sobbarcare per passare alla produzioni next-gen. Discorso che vale anche per il recentemente provato Ready 2 Rumble: Revolution, titolo di boxe dai toni surreali e scherzosi, capace nel corso delle sue precedenti apparizioni di raccogliere una certa schiera di estimatori – appassionati sarebbe forse troppo – e di vendere anche più che bene, guadagnandosi questo ennesimo seguito e andandosi a scontrare con una concorrenza solo apparentemente esile.
Reeeeeeeeeeady to Rumble
Per chi non avesse memoria di questo atipico picchiaduro, si tratta di un misto tra la classica impostazione a incontri offerta dal pugilato e un roster di personaggi semplicemente fuori di testa, copie caricaturali di famose star dell'intrattenimento americano. In Revolution si potranno comandare una ventina di celebrità, tutte regolarmente senza licenza ma ben caratterizzate e riconoscibili, dallo snowboarder Shaun White al presentatore di American's Idol Simon Cowell - chi non lo conoscesse è perdonato - al sosia di Bruce Lee, ciascuno dotato di specifiche abilità e di alcune mosse speciali attivabili dopo aver caricato l'apposita barra. La novità rispetto al passato è ovviamente da cercarsi nel sistema di controllo, che chiede ai sensori inseriti in wiimote e nunchuck di rilevare i colpi sferrati dall'utente, lasciando ai pulsanti e allo stick analogico il movimento delle gambe e l'esecuzione delle super, degli sberleffi e della parata. Al momento della prova questo schema si è rivelato immediato e tutto sommato divertente, per quanto oramai, dopo due anni, non brilli decisamente più per originalità e ripeta alcune soluzioni già viste da più parti, come la necessita di scuotere velocemente i due controller per rialzarsi nel caso si venga buttati al tappeto.
Botte da orbi
Le modalità contempleranno la classica sequenza di incontri fino a raggiungere il filmato finale e una campagna più complessa e profonda, dove si dovrà migliorare il proprio personaggio di giorno in giorno pianificando l'esecuzione di una serie di mini giochi volti a perfezionare le statistiche e in grado di spezzare l'azione. Tutto ciò resta da verificare e comunque non sembra di portare niente di veramente nuovo e mai visto. Chiude la panoramica il multiplayer, senza online, che vista l'impostazione scherzosa e fuori di tesa potrebbe rappresentare uno dei motivi di maggior interesse.
Sfida a Nintendo
Graficamente siamo su livelli accettabili - ci si riferisce a una versione non completa - con i personaggi molto ben caratterizzati e forti di animazioni piacevoli, mentre le ambientazioni, dal ring agli stadi, lasciano meno soddisfatti per una non sufficientemente ricca rappresentazione del pubblico, delle gradinate e in generale dei dettagli che compongono tanto i modelli quanto le superfici. Divertenti e ben realizzate le mosse speciali attuabili riempiendo la barra RUMBLE, che in base al personaggio e allo stato di salute dell'avversario variano dalla sottomissione fino al lancio fuori dall'arena.
La data d'uscita di Ready 2 Rumble: Revolution è marzo per gli Stati Uniti mentre ancora manca un riferimento per l'Europa. Lo stile della serie è invariato e il divertimento non manca, resta il dubbio che ci si sia limitati a fare il compitino e la preoccupazione per gli sviluppatori dovrebbe chiamasi Punch-Out!!: uscire nello stesso anno di Nintendo sarà rischioso, specialmente per la differenza di attenzioni e marketing che i due giochi potranno avere.