Un po’ di storia
In Resident Evil 4 il giocatore impersona Leon Kennedy, vecchia conoscenza della serie poiché già apparso come uno dei due personaggi giocabili nel secondo capitolo, quando era ancora un semplice cadetto dell’accademia di polizia. Sono passati sei anni dalla distruzione di Racoon City e il fallimento dell’Umbrella, ed ora Leon, nonostante l’ancora giovane età, è un veterano dei corpi speciali. La sua missione è salvare nientemeno che la figlia del presidente degli Stati Uniti, tenuta prigioniera da una misteriosa setta in un piccolo villaggio sperduto fra i monti della Spagna. C’è qualche correlazione fra questo piccolo villaggio e Umbrella? Chi sono i loschi figuri a capo di questa setta? E come fanno a plagiare così efficacemente i poveri villici? Sta al giocatore scoprirlo.
Evoluzione della specie o semplice cambio di rotta?
La prima cosa che si nota cominciando a giocare a Resident Evil 4 è l’ambiente completamente in 3D con la visuale fissa, posta direttamente dietro alle spalle del protagonista, che rimane sempre nell’angolo in basso a sinistra dello schermo, e la possibilità di gestire limitatamente la telecamera con un’escursione di circa 180° in ogni direzione. Una scelta del genere non è certo usuale per il genere survival horror, e infatti già da sola comincia ad incanalare la giocabilità verso un qualcosa che sta a metà fra il gioco di azione e lo sparatutto in prima persona.
La seconda cosa è, come già ampiamente accennato, la natura molto orientata al genere action: i nemici, contrariamente a quanto visto in passato, si presentano veloci, intelligenti e capaci di utilizzare armi, attrezzi ed interagire con elementi dello scenario come scale, porte e via dicendo. Lascia inizialmente un po’ spaesati anche la quantità di loschi figuri che si devono affrontare contemporaneamente, talvolta superiore alla dozzina, cosa assolutamente inaudita nei precedenti capitoli.
Appuntamento a fine estate
Il gioco, almeno in un’ottica prettamente “console-oriented” è stato considerato un vero e proprio capolavoro. Ora, dopo ben due rinvii, sembra che Resident Evil 4 approderà su piattaforma PC il prossimo primo settembre, e lo farà con un prezzo aggressivo che si aggira intorno ai 25€.
Capcom non ha rilasciato dichiarazioni sui potenziali extra, e quindi non possiamo ancora sapere se la versione PC sarà tale e quale a quella GameCube (la prima in ordine cronologico), se presenterà i bonus della versione PlayStation 2 o se addirittura avrà alcune caratteristiche inedite. Vi rimando quindi alla recensione, prossimamente su queste pagine virtuali, per capire se Capcom riuscirà a fare centro per l’ennesima volta.
Nota bene: Vista l'assenza di screenshot in versione PC, gli scatti che trovate in questo articolo sono presi dalla versione GameCube.
Azzardo azzeccato
Quando Capcom rilasciò i primi screenshot e filmati di Resident Evil 4, attesissimo nuovo capitolo di una saga fra le più famose della storia videoludica, molti puristi del genere survival horror rimasero perplessi: le meccaniche ordinarie che fino a quel momento avevano contraddistinto la serie erano state stravolte, tramutando il gioco che tutti conoscevamo in una sorta di action shooter, con frotte di nemici contemporaneamente su schermo e la possibilità di effettuare mosse più consone ad un film di azione hollywodiano che ad un titolo horror (ad esempio sparare al volo ad un’accetta lanciata verso il protagonista, come succedeva nello sparatutto arcade House of the Dead).
Per fortuna ogni dubbio venne poi fugato all’uscita del titolo sugli scaffali, tanto che Resident Evil 4, pur non avendo moltissimo a che spartire con i suoi predecessori, fu acclamato dalla critica, vinse una quantità spropositata di premi e vendette più di 6 milioni di copie, rivelandosi un ottimo gioco action ad ambientazione horror o, se proprio vogliamo chiamarlo così, un survival di nuova generazione, con l’attenzione che rispetto al passato viene focalizzata un po’ di più sull’azione.