Multiplayer.it:Undici anni tra il primo StarCraft e questo secondo capitolo, ci saranno state tante fonti di ispirazione da cui prendere spunto o che semplicemente avrai apprezzato; quali?
Chris Sigaty:C'è stato ogni tipo di gioco brillante negli ultimi undici anni e chiunque lavori in Blizzard potrebbe dirtene alcuni. Personalmente ho mia moglie che gioca a World of Warcraft e mia madre a Guitar Hero, negli ultimi tempi è l'accessibilità a fare la differenza e vorremmo che anche per StarCraft II succedesse una cosa simile. Questo più che un titolo nello specifico.
Multiplayer.it:Cosa state pianificando per Battle.net, il vostro principale sbocco per il gioco online al di fuori di World of Warcraft?
Chris Sigaty:In programma c'è un completo rinnovamento, non posso ancora dire molto a proposito ma l'idea è come ti dicevo quella di rendere più accessibile l'esperienza online, in modo che non intimidisca nessuno come ancora troppo spesso accade.
Multiplayer.it:Ci sono differenze tra quello che gli appassionati occidentali e quelli orientali vi chiedono di mettere o non mettere in StarCraft II?
Chris Sigaty:La grossa divisione non è questa ma tra hardcore e casual gamer: i primi saltano sulla sedia ogni volta che annunciamo di aver modificato un'unità, temendo che possiamo rovinare l'esperienza, mentre i secondi vogliono novità più radicali.
Multiplayer.it:Prima all'interno del vostro museo ci sono stati mostrati tutti i prodotti marchiati StarCraft in Corea. Come hai accolto questo successo incredibile?
Chris Sigaty: E' stato incredibile ed oltre ogni aspettativa. Credo sia dovuto ad una commistione di casualità, eravamo nel posto giusto al momento giusto, l'economia era in espansione e gli internet caffé erano strutture che si adattavano perfettamente a Battle.net. Nella sola Seoul questi locali possono ospitare 90'000 giocatori contemporaneamente e poi ci sono quelli che si divertono da casa. Come Blizzard il vice ministro coreano anni fa ci ha invitati personalmente e c'è stato uno spettacolo in costume con i nostri personaggi, è stato folle.
Multiplayer.it:Abbiamo sentito della possibilità di una beta entro la fine dell'anno, è vero?.
Chris Sigaty:Non abbiamo rilasciato nessuna affermazione ufficiale ed effettivamente nemmeno noi possiamo dire una cosa del genere con certezza al momento.
Multiplayer.it:Il gioco verrà tradotto anche in italiano?
Chris Sigaty:Assolutamente, l'italiano è tra le lingue che saranno presenti nel gioco già nella confezioni, il giorno d'uscita.
Multiplayer.it:Grazie e buon lavoro.
Chris Sigaty:Anche a voi, ciao.
Starcraft II sarà disponibile per Mac e PC.
Dopo Dustin Browder, lead designer, è ora il momento di una figura di pari importanza ovvero il producer di questo atteso sequel nonché figura storica di Blizzard, Chris Sigaty.
Accantonando per un momento le dinamiche del gioco, questo incontro è significativo per cercare di capire come si stanno svolgendo i lavori, su quali basi e quanto vicini al traguardo finale ci si trova.
Multiplayer.it:Ciao, presentati ai nostri lettori.
Chris :Sono Chris Sigaty, lead designer di StarCraft II e prima ancora della serie WarCraft.
Multiplayer.it:Parlaci brevemente del team alle spalle di StarCraft II.
Chris Sigaty:Abbiamo il gruppo principale di sviluppo che è composto da quaranta persone tra programmatori, artisti e game- level designer, ci sono però molti altri che prendono parte ai lavori, come tutti coloro si dedicano allo scripting delle missioni per il single player, ai filmati, i musicisti e i tecnici del suono, oltre ai ragazzi della comunicazione con i giornalisti e la community.
Multiplayer.it:Ieri ho fatto la stessa domanda a Dustin Browder, vorrei che ora fossi tu a dirmi qual'è la più grande sfida che devi fronteggiare nel ruolo di Lead Producer.
Chris Sigaty:Principalmente è una questione di capire cosa la gente davvero vuole, riuscire a mantenere delle attese altissime e nel contempo non sbilanciarsi con tutti quelli che ci chiedono di parlare delle novità introdotte, facendo poi vedere il prodotto nel suo insieme.
Multiplayer.it:Facci un piccolo sommario di quanto avete già detto riguardo il single player, che fino a questo momento è rimasto un po' celato e di cui non si è più detto nulla dopo il Blizzcon.
Chris Sigaty:L'idea è quella di riuscire a mantenere una continuità, anche sotto questo punto di vista, con il primo StarCraft, portando però l'esperienza ad un nuovo livello. Le vicende si svolgono quattro anni dopo quelle raccontate in Brood War e ci saranno diversi personaggi che ritorneranno, mentre la grande idea che stiamo cercando di materializzare è quella di dare maggior controllo al giocatore: ci sarà un sistema di dialoghi multipli ed opzionali, mentre sul fronte personalizzazione si deciderà dopo ogni impresa, sulla propria astronave, quali unità acquistare o potenziare. C'è infine la mappa stellare, sulla quale muoversi autonomamente e che influirà non tanto sugli eventi principali della storia ma su come saranno vissuti dal giocatore. Questo è quanto è stato detto ad oggi, ma ne prossimi mesi torneremo con nuove informazioni a tal proposito.