Nella strategia di capillare penetrazione del mercato attuata, con successo, da Electronic Arts, una versione di The Sims dedicata appositamente alle amate console era solo questione di tempo: franchise partorito dalla vulcanica mente del creatore di Sim City Will Wright, The Sims è infatti sin da quando è nato e nelle sue varie versioni uno straordinario successo di vendite, un fenomeno di costume e, soprattutto, un gran bel giocare.
Forse in seguito ad un’attenta ricerca demografica, forse semplicemente per variare il solito leit-motiv, la nuova versione di Sims porta i nostri simpatici alter ego elettronici in un ambiente diverso da quello borghese e suburbano nel quale siamo stati abituati fino ad ora a gestire ed osservare le loro minuscole vite: questa volta il gioco è ambientato nella grande città, e il cambio di nome di gioco e protagonisti (non sarebbe neanche più corretto chiamarli Sims, il nome giusto stavolta è proprio Urbz) è solo la prima di tante novità, che pur innestandosi su logiche e meccaniche del tutto simili a quelle già note a milioni di giocatori, porteranno come minimo nuovi obiettivi, nuove priorità e nuovi modi d’intendere la vita virtuale.
La vita, l’amore… E le vacche?
Tutto parte da un concetto tanto semplice quanto realistico: in città, la reputazione è tutto. Una volta venuto alla luce, dopo un processo di creazione del personaggio ancora più ricco di opzioni del solito e che soprattutto include un sistema di “morphing” per rendere le caratteristiche del personaggio in varie gradazioni, il nostro Urb ha l’unico scopo nella vita di guadagnare credito dapprima nel suo quartiere e in seguito in tutta la città, fino a influenzare masse di Urbz sempre maggiori e ad imporre il proprio modo di essere, il proprio stile di vita. Tutte le azioni che in The Sims compivamo, sostanzialmente, per elevare il nostro tenore di vita e costruirci una dimora più grande e più confortevole, stavolta avranno la finalità di elevare la nostra reputazione: ecco che i Simoleons guadagnati lavorando serviranno ad acquistare abiti nuovi e sempre più stilosi, che potremo sì comprare mobili ed elettrodomestici per il nostro appartamento, ma solo per soddisfare al meglio i nostri bisogni per poi vivere senza ulteriori pensieri la vita sociale (e l’appartamento non è più customizzabile), che saremo invitati a feste importanti per sfoggiare il nostro lifestyle, che dovremo coltivare amicizie e semplici conoscenze salutando a ogni piè sospinto ed eventualmente accogliendo le richieste d’aiuto e di consigli degli altri Urbz…
Urbia, la città dove andremo a vivere, è divisa in nove quartieri, ognuno dei quali caratterizzato da uno specifico tema e da una specifica “urban culture” che dovremo assimilare e a nostra volta influenzare; ogni quartiere presenta tutte le infrastrutture necessarie per un perfetto animale di città, quale il negozio d’abbigliamento, un posto di lavoro, un appartamento per rinfrancare spirito e corpo e una misteriosa “VIP room” a cui accedere una volta che la nostra reputazione sarà arrivata ad alti livelli. Prevedibilmente, in questo spin off per console verrà posta una certa enfasi sull’abilità di mano e di joypad: minigiochi partiranno in determinati momenti del gioco, quando ad esempio ci recheremo al lavoro (questa è una novità rispetto ai Sims precedenti, dove ogni Sims lavorava ma mai il giocatore veniva chiamato ad eseguire personalmente le operazioni), o quando dovremo stupire gli astanti effettuando una “Social Power”, vere e proprie “mosse speciali” stilose e spettacolari create per colpire l’immaginazione dei concittadini ed aumentare, ancora una volta, il credito di cui godiamo.
Non sei per niente stylish…
In una moderna città americana, ma la cosa si sta diffondendo con rapidità preoccupante o confortante a seconda dei punti di vista anche nella vecchia e compassata Europa, lo stile è fondamentale, ed Urbia non fa eccezione: abbiamo già visto come sarà soprattutto attraverso lo stile di vita che guadagneremo la nostra reputazione, ma anche tutto il contorno del gioco è permeato delle ultime tendenze in fatto di moda e di cultura. A partire dalla grafica: ci troviamo di fronte allo stesso motore dei precedenti Sims con prestazioni virtualmente inalterate, ma la direzione artistica abbandona le caricature bonarie care da anni a Wright per adottare uno stilema moderno e cartoonesco, sporco e deciso sulla falsariga dei nuovi cartoon d’oltreoceano che affollano anche i nostri palinsesti pomeridiani. Anche la visuale presenta delle novità: per la maggior parte del tempo sarà quella isometrica classica, ma si sposterà imitando le ultime tendenze in fatto di cinema e video musicali per enfatizzare determinati momenti di gioco.
Le musiche sono composte nientemeno che dai Black Eyed Peas, una delle band più in voga del momento, e tutto all’insegna della contaminazione più totale: i membri del gruppo sono andati in sala di registrazione per incidere brani composti per l’occasione e “vecchi” successi riscritti in “Simlish”, la caratteristica “lingua” dei Sims che gli Urbz riceveranno in eredità. E non basta: a breve vedremo addirittura un video musicale che i BEP lanceranno per il gioco, e una collaborazione con Apple grazie alla quale nelle prime confezioni del gioco messe in vendita sarà possibile trovare dei coupon per acquistare una speciale edizione dell’iPod contenente i brani in questione. Niente male, per essere semplici operazioni di marketing!
E volete essere ancora più stylish? La versione PS2 è compatibile con l’EyeToy, tramite la quale potrete piazzare la vostra stilosissima faccia per tutta Urbia, sui cartelloni pubblicitari, sulle copertine dei giornali, su tutto ciò che insomma detta le regole dei comportamenti urbani. Un buon allenamento in attesa di fare la stessa cosa nella vita reale, no? Nulla di esclusivo, invece, per le versioni Cube/GBA e Xbox.
The Urbz uscirà in contemporanea per PS2, Xbox, GameCube e Game Boy Advance il 12 Novembre in Europa; solo pochi giorni prima, il 9, in America.
The Urbz si fa in due
Oltre che per gli attuali grossi calibri del mercato, The Urbz uscirà anche per il nascituro DS di casa Nintendo: delusione per l’aspetto grafico, una mera conversione della versione GBA a dispetto delle capacità 3D della nuova macchina, ma sembra proprio che EA voglia sfruttare a fondo le novità offerte da doppio schermo e touch screen. L’esempio portato è quello di minigiochi che richiederanno l’uso del pennino per essere affrontati, allo stesso modo, per esempio, della versione DS di Made in Wario. Per il resto, il gioco riproporrà anche nelle meccaniche la versione GBA, che presenterà rispetto alle console da casa il controllo diretto del proprio Urb. The Urbz DS sarà uno dei titoli di lancio americani il prossimo 21 Novembre.