No, non sono Andrea Pucci né Mauro Fanelli ma questa settimana vi farò compagnia lo stesso e a giorni alterni, perché se il mondo videoludico si prepara per l’ECTS in quel di Londra, il mio si prepara alla 61esima Mostra del Cinema di Venezia.
Dal 1 all’11 Settembre: undici giorni di vero e proprio massacro per tutti gli addetti ai lavori tra proiezioni fino a notte fonda e conferenze stampa dal primo mattino. Ma anche undici giorni di sogni al buio di una sala, di VipSss, di guardie del corpo e feste alla terrazza Martini.
Il nuovo direttore della mostra, Marco Müller subentrato a Moritz de Hadeln licenziato in tronco solo pochi mesi fa con contorno di polemiche, ha assicurato un’apertura ai giovani, a nuovi orizzonti e prospettive del festival: in sostanza una bella svecchiata a tutta la manifestazione. Ed ecco quindi apparire in concorso anime giapponesi come il nuovo Miyazaki (Howl’s Moving Castle), Otomo Katsuhiro (Steamboy) senza dimenticare la presentazione dei primi 30 minuti di Final Fantasy Advent Children nella sezione Venezia Digitale. Una scelta dovuta dopo l’Oscar e l’Orso d’oro di Spirited Away (Sen to Chihiro no kamikakushi) e la presenza di Innocence a Cannes, ma non per questo una scelta scontata. Non temete, non mi sono scordata del cinema italiano né di quello più generalmente definito ‘classico’, avremo tempo per parlarne ma già ora assicuro un programma più che interessante sulla carta.
Sono andata a dare una sbirciatina al Lido per scoprire che… siamo degni dell'olimpiade greca appena conclusa!
Si perché come potete vedere alle foto a neppure un giorno e mezzo dall'apertura il Lido è ancora un cantiere a cielo aperto. Operai al lavoro fino alle quattro/cinque del mattino e addetti al servizio stampa che sono già nel panico più assoluto. Una magia che si ripete da decenni perché al mattino fatidico tutto sarà perfettamente a posto. Come, non lo sappiamo.
Se siete affezionati alla manifestazione cinematografica più importante al mondo (non fate gli esterofili invocando Cannes!), saprete che ogni anno si rifà il trucco. E questa volta sembra esserci andata pesante.
Dimenticate l'aggraziata passerella a forma d'onda dell'estate scorsa, quest'anno ci sarà un plotone di leoni dorati - e alati - ad accogliere le star, uno per ogni edizione passata. Una trovata tanto kitsch quanto ingombrante, ma di sicuro impatto.
E se dopo questi commenti sulla nuova facciata della mostra non mi ritirano l'accredito, la prima pellicola di cui parleremo sarà sicuramente The Terminal, regia di Steven Spielberg con Tom Hanks e Catherine Zeta-Jones. Ma ora è ancora presto, vi lascio e torno a sbirciare il programma...
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