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La campagna Kickstarter di Areal e l'intero progetto messi sotto accusa per i troppi punti oscuri

Vediamo quali sono i dubbi maggiori, che si spera vengano chiariti al più presto dagli sviluppatori

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   25/06/2014

Annunciato nel fine settimana e attualmente oggetto di una campagna su Kickstarter per la raccolta dei fondi necessari allo sviluppo, lo sparatutto post apocalittico Areal sta destando più di qualche dubbio. Il primo riguarda l'entità della campagna stessa e alcune informazioni base tra quelle fornite: cinquantamila dollari per realizzare uno sparatutto alla S.T.A.L.K.E.R. multiformato (PC, PlayStation 4, Xbox One e Wii U) sono davvero un'inezia, ossia si tratta di una somma ridicolmente bassa che non può bastare per l'intero processo di sviluppo e port sui vari sistemi. Oltretutto il tempo di realizzazione stimato è davvero poco: appena un anno per un titolo di una tale complessità? L'unica possibilità è che Areal sia già in avanzato stato di sviluppo e i cinquantamila dollari servano per le rifiniture.

Da qui derivano tutte le altre questioni, che gli sviluppatori hanno promesso di chiarire al più presto. La prima riguarda il video realizzato per promuovere la campagna. Il problema non è il video in sé, quanto il fatto che non mostri nulla di Areal, se non qualche artwork e brandelli di gameplay presi dagli S.T.A.L.K.E.R.

Altro problema riguarda proprio gli artwork usati: alcuni utenti di Kickstarter hanno scoperto che molti degli asset della campagna, compresi alcuni concept di personaggi, sono stati presi da S.T.A.L.K.E.R., pare senza alcuna autorizzazione. Perché spacciarli per artwork di Areal?

Infine, altri due dettagli fanno temere il peggio. Il team di sviluppo ha proclamato di essere formato da membri del team che realizzò gli S.T.A.L.K.E.R. e da altri del team di Metro: Last Light. Purtroppo finora questa dichiarazione non ha trovato conferme, al punto che Vostok Games, team formato da ex-GSC, il team di S.T.A.L.K.E.R., attualmente al lavoro su Survarium, ha contattato gli avvocati di GSC per verificare la fondatezza delle parole di West Games, visto che nessuno di loro conosce questi presunti ex-colleghi.

Altro problema è proprio l'origine di West Games. Loro affermano di essere uno dei due team nati dopo la chiusura di GSC, ma di fatto non è così, visto che i due team nati da GSC si conoscono e anche molto bene: uno è il già citato Vostok, l'altro è 4A Games, lo studio dietro ai due Metro. Certo, gli sviluppatori vengono da lì, come mostrano i loro profili Facebook, ma lo studio si è formato in una fase successiva, più recente.

Infine, tanto per aggiungere dubbi ai dubbi, quando si effettua il backing su Kickstarter, Amazon Payment non indirizza a una società, ma a un privato, un certo Leonid Kovtun, di cui nessuno sa nulla.

Ora, le richieste dei backer a West Games per fugare tutti i dubbi sono molto esplicite:

- Un video in cui sia visibile il gioco
- La spiegazione del perché siano stati usati artwork di terze parti per promuovere il progetto
- Il ruolo e l'identità di questo Leonid Kovtun nel progetto

Saranno esaudite?

Per ulteriori approfondimenti, leggete i commenti su Kickstarter