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Hideki Kamiya su Scalebound: non faccio cose che devono piacere necessariamente a tutti

Kamiya spiega la sua visione su Scalebound tra il protagonista controverso e le gigantesche dimensioni del mondo di gioco

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   29/06/2016

Metro ha recentemente intervistato il game designer e co-fondatore di Platinum Games, Hideki Kamiya, su Scalebound, il nuovo action RPG per Xbox One e PC mostrato recentemente all'E3 2016 con una demo incentrata sul comparto multiplayer.

L'intervista è alquanto diretta a il designer come suo solito non si risparmia in commenti sinceri, ironici e taglienti all'occorrenza, dunque gli elementi che ne emergono sono particolarmente interessanti. Kamiya ha spiegato che un action RPG non è facile da mostrare in piccole porzioni, per questo la sequenza multiplayer presentata in occasione dell'E3 2016 forse non ha raggiunto proprio lo scopo prefissato di far vedere le varie caratteristiche di Scalebound, ma era necessario concentrarsi su qualche elemento in particolare, visto che a confronto è molto più semplice tagliare un pezzo di un action game in stile Bayonetta per mostrare il gioco in maniera molto più completa. Per quanto riguarda le dimensioni del gioco, il designer ha spiegato che Platinum ha investito gli ultimi 10 mesi a ingrandire il mondo di gioco, dunque la questione dell'ampiezza rappresenta un punto fondamentale per Scalebound, a quanto pare.

Piuttosto interessanti le considerazioni sul protagonista: l'intervistatore ha riferito a Kamiya che l'opinione generale su Drew è che sia una sorta di "str**zo", al che Kamiya ha ribattuto, ridendo: "Non abbiamo parlato molto della storia o spiegato veramente il personaggio, quindi la gente sta saltando a delle conclusioni che potrebbero essere affrettate", tuttavia non è una cosa negativa per lui. "Va bene, un mio punto fermo è il fatto di non fare cose nei giochi che debbano per forza essere apprezzate da tutti", aggiungendo che "non sono preoccupato di fare cose che debbano essere amate da tutti, sono più preoccupato di mantenere una certa fedeltà alla mia visione, perché è questo che mi interessa maggiormente nella creazione dei giochi". D'altronde, ha fatto presente Kamiya, critiche del genere erano emerse anche alle prime apparizioni di Bayonetta in pubblico.