Si vanno moltiplicando le voci sulla potenza reale di Nintendo Switch, con molti che già si stanno stracciando le vesti confrontandola alle altre macchine attualmente sul mercato. Le ultime informazioni sono state raccolte da Digital Foundry, sito solitamente accuratissimo quando riporta notizie di natura tecnica, come ha più volte dimostrato. A quanto pare alcuni sviluppatori in possesso del dev kit di Switch hanno aperto il vaso di pandora delle caratteristiche tecniche e, pur mancando la conferma definitiva, da quanto hanno detto "ormai si propende per considerarla una piattaforma Maxwell di seconda generazione, corrispondente al SoC Tegra X1".
Anche la geometria variabile della console è stata di fatto confermata e ne sono stati forniti i dettagli: "La CPU rimane sempre stabile a 1020 MHz sia in versione portatile che nel dock, fornendo dunque una continuità in termini logici nella gestione dei giochi in entrambe le modalità di utilizzo, ma la GPU può passare da 307,2 MHz a velocità più alta, fino a 768 MHz una volta inserita la console nel dock, mentre il controller della memoria va da 1331 a 1600 MHz. Questo potrebbe consentire vari incrementi prestazionali, come ad esempio un aumento di risoluzione dai 720p dello schermo portatile a 1080p sulla TV."
Insomma, ci troviamo di fronte a una tecnologia interessante, ma potenzialmente al di sotto, in termini di calcolo, di quella di console da diversi anni sul mercato come PlayStation 4 e Xbox One. In realtà l'architettura di Switch è così diversa dalle altre che ci sembra un po' troppo presto per tirare le somme, anche perché abbiamo visto ben poco di ciò che è in grado di fare.
La questione che però è giusto sollevare riguarda le aspettative sulla console, evidentemente nate da un fraintendimento e da una serie di pregiudizi duri a morire. Nintendo Switch non mira a gareggiare con le rivali in termini di potenza. Nintendo su questo è stata sempre chiarissima. Lo è stata al punto che, pur avendo toccato solo la superficie della console, già ne conosciamo il prezzo d'ingresso: 250€ (almeno alcuni voci vogliono che sia questo). Ora, con tutta la buona volontà, ma cosa vi aspettate da una macchina con un simile prezzo di lancio? Oltretutto dotata di tecnologie specifiche che gli altri sistemi non hanno?
È chiaro che per poter aggredire una certa fascia di mercato con un prezzo appetibile e contemporaneamente garantire la funzionalità dello schermo integrato e della mobilità, da qualche parte si doveva andare a tagliare. La scelta di rivolgersi a tecnologie nate in ambito mobile è stata quella più logica. Ora, è scontato che se dai videogiochi volete solo il "graficone", per potervi vantare con gli amici di avere la versione migliore di un dato gioco, Nintendo Switch non è pensata per voi. Questo ve lo possiamo anticipare anche se non l'abbiamo ancora provata.
A noi sembra, stando a quanto visto finora, che Nintendo abbia di nuovo puntato sull'originalità, cercando di allargare l'offerta di titoli rispetto a Wii e Wii U, in modo da provare a non rimanere a secco di uscite, ma non tradendo la filosofia che ha sempre perseguito di offrire macchine da gioco pensate per tutti, in cui conta soprattutto il divertimento puro e leggero. Sinceramente, se guardando The Legend of Zelda: Breath of the Wild per prima cosa vi viene in mente il clock della console, lasciatela perdere. Così ci evitiamo gente che per i prossimi mesi ci ribadirà l'ovvio, benchmark alla mano, mentre magari qualcuno di noi vorrebbe solo giocare.
[Aggiornamento]
Aggiunta indicazione accanto al presunto prezzo della console, non ufficializzato da Nintendo, ma derivato da voci di corridoio.