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YouTube accusata di censurare i video LGBTQ+

L'azienda ha risposto dicendo che non è vero

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   20/03/2017

La censura è uno dei grandi problemi dell'epoca di internet (e non solo). Difficile capire come gestirla, quando contemporaneamente bisogna preoccuparsi di persone e contenuti di ogni tipo. Recentemente YouTube è stata accusata di censurare i contenuti LGBTQ+ (Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender, Queer o Questioning... il "+" sta per Pansexual, Agender, Gender Queer, Bigender, Gender, Variant, Pangender... se volete c'è anche la versione estesa della sigla che è LGBTTTQQIAA, ma visto che la gente muore tentando di pronunciarla viene poco utilizzata). Come? A quanto pare video e autori che si occupano di contenuti riguardanti i generi sessuali e la sessualità tout court verrebbero segnati come "inappropriati". La scoperta è stata fatta dallo youtuber Rowan Ellis. Sostanzialmente tutti questi video diventano praticamente invisibili se si accede a YouTube nella Restricted Mode.

Ovviamente è scoppiata la polemica, con importanti membri della comunità, come Tyler Oakley e Tegan e Sara, che hanno preso posizione contro YouTube, che ha effettivamente bloccato molti video LGBTQ+, ma anche molti altri come i video musicali di Taylor Swift (Taylor Switch era un errore bellissimo, diciamolo NDR), Katy Perry e 5 Seconds of Summer.

La risposta di YouTube non si è fatta attendere ed è arrivata tramite Twitter. YouTube si è dichiarata fiera di ospitare i contenuti della comunità LGBTQ+ di cui non censura i contenuti. I video aggiunti alla Restricted Mode sono quelli che discutono questioni sensibili, di cui magari gli utenti che utilizzano la Restricted Mode non vogliono sentire parlare. Comunque ora la questione è sul tavolo della società e presto sarà rivalutata.