Christoph Hartmann, fondatore nonché attuale presidente di 2K Games, ha recentemente rilasciato una breve intervista a gamesindusty.biz, nel corso della quale ha voluto esternare tutto il suo entusiasmo nei confronti di OnLive, il nuovo servizio di gaming on demand che aprirà i battenti tra poco più di sei mesi negli Stati Uniti d'America.
2K è uno dei nove publishers che hanno aderito preliminarmente al progetto OnLive, pertanto non sorprende che Hartmann sia incline a prevedere un futuro radioso per l'iniziativa. Interessanti, ad ogni modo, sono le motivazioni addotte dal manager statunitense per giustificare la scelta apparentemente azzardata di 2K: da una parte, pur ammettendo la limitatezza delle sue conoscenze tecniche, Hartmann si è detto convinto che OnLive possa concretamente funzionare - anzi, che funzioni concretamente, visto che ha avuto una prova inconfutabile in tal senso -, rispedendo al mittente le obiezioni che nelle ultime settimane sono piovute un po' da tutte le parti; in secondo luogo, il manager statunitense ha ipotizzato che come sta accadendo in altri settori legati all'intrattenimento, anche nell'industria videoludica il digital delivery finirà per sostituire le forme tradizionali di commercializzazione, in forza della sua economicità e accessibilità (una volta entrati nel meccanismo, naturalmente).