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Red Dead Redemption 2, Rockstar chiarisce la questione delle 100 ore di lavoro a settimana

Dan Houser, co-fondatore di Rockstar, ha voluto chiarire le proprie dichiarazioni riguardo le 100 ore di lavoro a settimana per lo sviluppo di Red Dead Redemption 2

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   15/10/2018

Red Dead Redemption 2 ha richiesto agli sviluppatori 100 ore di lavoro a settimana per completare il gioco? Dan Houser, co-fondatore di Rockstar, ha voluto chiarire alcune delle sue dichiarazioni per fornire un quadro più dettagliato e veritiero della situazione.

"Sembra ci sia stata un po' di confusione attorno alla mia intervista con Harold Goldberg", ha scritto Houser in una nota. "Nell'articolo stavo cercando di illustrare come abbiamo creato la componente narrativa e i dialoghi di Red Dead Redemption 2, senza discutere degli altri aspetti dello sviluppo del gioco."

"Dopo aver lavorato a questo titolo per sette anni, il senior writing team, composto da quattro persone (Mike Unsworth, Rupert Humphries, Lazlow e lo stesso Houser), ha dovuto affrontare tre settimane molto intense perché tutto fosse pronto. Tre settimane, non tre anni."

"Ovviamente non ci aspettiamo che qualcun altro lavori allo stesso modo. All'interno di Rockstar ci sono dirigenti che si impegnano duramente semplicemente perché si sono appassionati a un titolo, o al loro particolare lavoro, e crediamo che questa passione traspaia nei giochi che realizziamo."

"L'impegno extra, tuttavia, rimane una scelta: non chiediamo a nessuno né ci aspettiamo che si lavori fino a 100 ore a settimana. Ci sono tanti altri componenti senior che gestiscono i propri progetti in maniera totalmente diversa ma altrettanto produttiva. Semplicemente io non sono come loro."