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Il ritorno dei Guerrieri

Torna Koei con il suo cross-over per eccellenza: dall'incrocio tra Dynasty Warriors e Samurai Warriors arriva il terzo capitolo della saga di Orochi!

RECENSIONE di Claudio Camboni   —   06/04/2012

Per chi ancora non lo sapesse, la serie "Warriors" di Koei è composta da una serie quasi infinita di titoli hack'n slash basati prettamente sullo smanettamento compulsivo sui tasti del joypad, con combo chilometriche e mosse ai limiti della fantascienza. E' una serie che si è guadagnata, nel corso di una quindicina d'anni e svariate piattaforme, un certo numero di fan e appassionati grazie agli innumerevoli capitoli, spin-off e cross-over. Quest'ultima è proprio la categoria dell'ultima creatura Koei: Warriors Orochi 3, che in realtà è la quarta apparizione della serie.

Il ritorno dei Guerrieri

In giappone chiamato "Musou", il gioco ha saputo quasi ideare e reinventare il genere action con alcune idee nuove ed originali per l'epoca, salvo poi abusarne fino all'inverosimile fino ai giorni nostri, nei quali non si apprezzano particolari cambiamenti o innovazioni rispetto alla formula ideata a metà degli anni '90. Questa è sempre stata la maggiore critica negativa verso tutti i "Warriors", e contemporaneamente il loro lato affascinante e catalizzatore verso tutti i suoi appassionati, nostalgici e tradizionalmente ancorati su gameplay molto retrò.

Botte medievali

L'ultimo capitolo della serie Musou, Warriors Orochi 3, rimescola un po' le carte dei personaggi disponibili e lo fa ancora una volta creando una trama ai limiti dell'inverosimile, o meglio della fantascienza: calando la carta dei viaggi nel tempo. Dopo la sconfitta di Orochi nel reame si prospettava un periodo di lunga pace, finchè l'apparizione di una malvagia Idra spazzò via tutti gli eroi del regno. Ai sopravvissuti della sua furia, Hanbei Takenaka, Sima Zhao e Ma Chao venne offerta la possibilità di tornare indietro nel tempo e provare a salvarli uno ad uno. Questa gabola permette quindi agli sviluppatori di inserire nel gioco guerrieri apparentemente lontani ere tra loro, dando un filo simil-logico alle loro apparizioni con la scusa dei viaggi temporali. La struttura di gioco è facilmente riconoscibile da chiunque abbia mai provato un titolo della serie: tra un combattimento e l'altro si sosta in una specie di campo dove si scelgono i guerrieri da portare in missione, si acquistano e si potenziano le armi, si parla con gli altri personaggi presenti cercando di rinforzare i rapporti di amicizia con tutti. Quest'ultimo aspetto è fondamentale se si vuole ottenere il vero finale del gioco, ottenibile solo dopo aver sbloccato tutti i personaggi segreti. Questi ultimi si possono ottenere solo completando alcune missioni segrete, a loro volta attivabili esclusivamente quando viene raggiunto un rapporto di amicizia ottimo e stabile tra alcuni dei protagonisti.

Il ritorno dei Guerrieri

Il gameplay è altrettanto riconoscibile, visto che si tratta per lo più di affrontare orde composte da centinaia di nemici contemporaneamente su schermo e sterminarli a colpi di combo e super mosse (c'è una barra in alto che ne determina l'uso, la durata e l'intensità). Laddove nei capitoli precedenti il livello di difficoltà settato su "normal" appariva come poco più di una passeggiata, in questo Warriors Orochi 3 la competizione contro la CPU è stata leggermente rivista, anche se non stravolta. Il gioco risulta sempre abbastanza facile, tant'è vero che si può tranquillamente progredire attraverso le mappe (vastissime a volte) premendo all'infinito il tasto di attacco semplice. A spezzare la monotonia intervengono sporadicamente alcuni boss intermedi e boss di fine livello effettivamente tosti da eliminare. E' in questi casi che ci si rende conto dell'importanza di livellare le proprie armi ed aumentare le "skill" applicabili ad alcune di esse, ottenibili solo collezionando alcuni cristalli droppati con frequenza durante gli scontri.

Obiettivi Xbox 360

I canonici 1000 punti da sbloccare si ottengono tramite 43 obiettivi, di cui una buona metà non proprio facili da ottenere. Se la prima metà viene ottenuta in modo automatico proseguendo per gli "scenario" del gioco o effettuando semplici azioni come acquistare un arma, tenere un banchetto o potenziare un oggetto, per l'altra metà ci sarà davvero da sudare: completare tutti gli oggetti collezionabili, ottenere tutti i personaggi, completare con tutti i finali il gioco, ed a livello "chaos". Non è per niente uno scherzo.

Si picchia come fabbri

Quello che fa veramente la forza di questo nuovo Warriors Orochi 3 non è tanto la qualità del gioco o del gameplay in sè, pressochè identici ai prequel, ma la quantità di oggetti, armi, personaggi e tutto quel "contorno" che lo rende veramente un gioco completo e rifinito. C'è la possibilità di giocare in co-op con un amico accanto, in split scree. C'è la possibilità di giocare online in partite matchmaking, in versus, in single player. Ci sono più di 120 combattenti da selezionare e sbloccare, con gli eroi di entrambe le serie Dynasty Warriors, Samurai Warriors e tanti special guest come Ryo Hayabusa da Ninja Gaiden, Ayane da Dead or Alive, personaggi storici come Achille o Giovanna D'Arco. Quello che veramente ancora non riesce ad aumentare è il tenore del comparto grafico, ancora una volta ancorato a standard troppo bassi per l'epoca in cui esce e soprattutto rispetto alla concorrenza che nel frattempo ha fatto passi da gigante. Il motore grafico Koei è definitivamente da mandare in pensione. Contiene ogni sorta di difetto conclamato di questa gen: dalle scalette ai pop-up (dimenticati ormai da anni), dalle compenetrazioni poligonali alla IA assolutamente insufficiente. I nemici sembrano spesso e volentieri fare finta che esistiamo, standosene in disparte contro un muro o correndo random intorno all'area di gioco. Ed anche quando ci prendono di mira non sono assolutamente temibili. Si, c'è una grande quantità di personaggi visualizzati ma è anche vero che il dettaglio è scarso, le animazioni spesso buffe e poco realistiche, e molti elementi appaiono dal nulla all'improvviso. Oltretutto, le location di gioco non sono affatto ricche di particolari e di poligoni, anzi risultano ancora una volta decisamente spoglie e poco ispirate. Le musiche sono invece da apprezzare, seppure leggermente ripetitive, per la loro armoniosità ed un senso di magnificenza tipico di una colonna sonora orchestrale ben suonata. Dello stesso livello gli splendidi doppiaggi in giapponese, molto teatrali e ben recitati. Niente di nuovo all'orizzonte, quindi, ma iniziamo a credere che i veri fan della saga amino anche questo suo aspetto decisamente "retrò". Questi fan non saranno assolutamente delusi da Warriors Orochi 3, che nel bene e nel male rappresenta uno dei migliori capitoli in assoluto per completezza e quantità di cose da fare, vedere e trovare.

Conclusioni

Versione testata: Xbox 360
Multiplayer.it
7.5
Lettori (11)
9.3
Il tuo voto

Altro giro altra corsa: l'ennesimo capitolo di Warriors Orochi rappresenta niente più, niente meno quello che ci saremmo aspettati di trovare. Un ottimo capitolo della saga, ma un videogioco ancora arretrato e incatenato al suo gameplay ormai paradossalmente affascinante tanto da potersi ritenere retrogaming. Il comparto tecnico è ancora una volta al palo, ma questo titolo nasconde in sè centinaia di personaggi, armi, skin, elementi sbloccabili e modalità in single, free, co-op, online: insomma per gli appassionati delle serie Koei il piatto è ricco e consigliamo vivamente Warriors Orochi 3. Per tutti gli altri e per chi si avvicina a questo genere per la prima volta, crediamo sia meglio provare una demo prima dell'acquisto.

PRO

  • Mai così ricco e completo di personaggi, mosse ed armi
  • Tante modalità e cose da fare
  • Il suo gameplay unico tra mille

CONTRO

  • Il suo gameplay uguale da secoli
  • Un comparto grafico ormai arretrato
  • Troppo simile a tutti i suoi prequel