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Tesoro, mi si sono ristretti i tedeschi!

Nuova uscita Guild02, nuova collaborazione eccellente: al timone di Bugs vs. Tanks c'è Keiji Inafune, che forse però è più a suo agio con zombie e cyborg...

RECENSIONE di Michele Maria Lamberti   —   01/07/2013

Guild02, così come già avvenuto con Guild01 (fatta eccezione per Crimson Shroud che era sviluppato internamente) si contraddistingue, tra le altre cose, per il fatto che ogni titolo nasce da una collaborazione tra Level 5 e uno studio nipponico di quelli medio-piccoli, privi di risorse importanti ma spesso capeggiati da personaggi dotati o di un grande passato, o di un grande talento, o preferibilmente di entrambi. Il risultato dovrebbe essere una serie di giochi agili, fantasiosi, innovativi e divertenti, e si può dire che, tutto sommato, è sempre stato centrato: pur tra alti e bassi infatti ancora non ci è capitato di provare un titolo delle due serie che fosse realmente deludente. Allora quando uno legge il nome di Keiji Inafune e della sua giovane Comcept, sicuramente il designer più di rilievo tra quelli coinvolti da Level 5, il più noto in Occidente, il papà di Mega Man, di Onimusha e di Dead Rising e tra gli artefici di altri grandissimi successi Capcom quali vari Resident Evil e Street Fighter, è inevitabile che le aspettative salgano oltre i livelli di guardia; allo stesso modo, quando poi queste aspettative vengono almeno in parte tradite, è inevitabile che la delusione si faccia sentire più forte del normale.

Nazisti da giardino

Bugs vs. Tanks! parte in quarta, e nelle premesse narrative decisamente sui generis rispetta appieno quelli che sono i dettami non scritti delle compilation di Level 5: siamo nei primi anni '40, in piena II Guerra Mondiale, e un'intera Panzer-Division tedesca si ritrova da un giorno all'altro completamente miniaturizzata, soldati, accampamento e carri armati; deve passare così dal combattere gli eserciti Alleati a nemici forse anche più temibili, vale a dire tutta una serie di mostruosi insetti che ora hanno assunto dimensioni gigantesche.

Tesoro, mi si sono ristretti i tedeschi!

Facciamo un piccolo inciso: che ci crediate o meno, il fatto che in questo titolo si impersonino dei soldati nazisti (anche se non troverete mai svastiche né altri riferimenti espliciti alla nefasta dottrina di Adolf Hitler) ha scatenato una piccola polemica, specie negli Stati Uniti: dal canto nostro non possiamo che registrare che il gioco è talmente pieno d'umorismo (il capo della divisione, per esempio, uno stereotipatissimo colonnello ariano convinto che il destino al quale lui e i suoi uomini sono andati incontro sia dovuto a chissà quale diabolica arma in mano agli Alleati, e che arringa i soldati prima di ogni missione con una grossolana retorica nazionalista salvo poi andarsi a rinchiudere nella sicurezza della propria tenda), che il sospetto di apologia sollevato da alcuni commentatori a stelle e strisce trova veramente scarsissimo fondamento. Torniamo però ai nostri eroi: da quella che era una guerra per il dominio del mondo si trovano proiettati, dicevamo, in una quotidiana battaglia per la sopravvivenza, e lungo una serie di missioni (una trentina più alcune bonus da sbloccare) dovranno raggiungere vari obiettivi, dalla semplice esplorazione al fare scorta d'acqua, di cibo o di materiale per mettere in sicurezza l'accampamento, in questo ostacolati da tutta una serie di creature ora diventate letalissime.

Tesoro, mi si sono ristretti i tedeschi!

Gli insetti che troviamo lungo il nostro cammino sono davvero tanti, a partire da ogni tipologia di formica immaginabile, passando per l'aviazione rappresentata da api e compagnia, sino ai temibilissimi ragni che ci intrappolano nelle loro tele, ed è buono il lavoro fatto nel dare ad ogni bestiaccia delle precise caratteristiche di mobilità, forza, capacità di difesa e così via; essendo però una Panzer-Division quella che si è ritrovata miniaturizzata, può dire la sua con tutta una serie di mezzi corazzati realmente esistenti all'epoca dei fatti. Si parte con un solo modello a disposizione, ma col passare del tempo e delle missioni si aggiungeranno nuovi carri alla nostra collezione, sia dell'Asse che degli Alleati, che potranno pure essere assemblati (la torretta di uno, il corpo di un altro e così via) per dare vita al panzer definitivo, veloce, resistente e potente; anche qui buon lavoro sia sul numero di cingolati, sia sulle loro caratteristiche, nonché sull'accuratezza storica. A ben vedere, la varietà di mezzi e di avversari è forse il maggior pregio di Bugs vs. Tanks!, che continua nella costruzione di fondamenta solide anche con l'impianto di gioco che è ben più profondo di quanto il semplice sistema di controllo, con la torretta controllabile separatamente dal carro, possa lasciar intuire. Innanzitutto di sistemi di controllo ne esistono due, che corrispondono poi a due diversi livelli di difficoltà: quello automatico si occuperà da solo del cannone, per uno stile di gioco veloce e semplice, quello manuale invece deputa il fuoco al dorsale R, e in questo modo la sfida diventa immediatamente molto più alta, dovendo il giocatore tenere in considerazione sia l'impossibilità di sparare rapidamente un colpo dopo l'altro, sia il fatto che non basta allineare il cannone al nemico per colpirlo, ma bisogna calcolare anche i livelli diversi al quale carro e insetto possono trovarsi, con le mappe più difficili che sono piene di dislivelli vari. Come se non bastasse completano il quadro due tipi di proiettili diversi (quelli esplosivi più potenti, quelli perforanti che possono colpire più bestie in fila) da scegliere prima di ogni missione, e la possibilità, una per ogni stage, di chiamare in soccorso altri carri per togliersi da situazioni particolarmente delicate.

L'effetto 3D

In un contesto tecnico decisamente non dei migliori, l'effetto stereoscopico ben realizzato è una sorta di ancora di salvezza. Con il suo prevedibile concentrarsi sui maledetti insettacci, raggiunge anche livelli di spettacolarità decenti quando entrano in scena api, vespe e compagnia cantante; non influisce poi sull'accettabile fluidità generale, e pertanto si tratta di un aspetto del gioco da promuovere.

Mosca non è solo la capitale sovietica...

Presente anche il multiplayer sino a 4 giocatori, che chiaramente risulta divertente ma che è possibile solo in locale e solo con una copia installata in ogni 3DS, limitando di molto la possibilità di sfruttarlo come si dovrebbe, nonché una simpatica modalità Streetpass che ci consente di avere a disposizione, incontrando altri possessori del gioco, più di un soccorso alleato per ogni missione. Tanti elementi in gioco quindi, una nutrita serie di missioni, piuttosto corte ma che volendo possono essere davvero ostiche e che tra l'altro possono essere rigiocate per ottenere la miglior valutazione possibile, un'anima da collection-game, un sistema di controllo più profondo di quanto si possa pensare... Cos'è che non va allora, vi starete giustamente chiedendo; anticipando un po' il commento, vi diciamo che la risposta è la più semplice immaginabile, il tutto ci pare poco divertente.

Tesoro, mi si sono ristretti i tedeschi!

L'esplorazione delle labirintiche mappe non riesce a prendere quanto dovrebbe, gli scontri con gli insetti sono ludicamente limitati col controllo "semplice", finanche troppo difficili e frustranti con quello manuale; il tedio prende presto il sopravvento e toglie brillantezza anche a quelle che potrebbero essere le attrattive, il collezionare carri armati, il dipanarsi della divertente vicenda, l'ottenere punteggi elevati. In generale, non si capisce cosa Bugs vs. Tanks vuole essere: troppo lento e complicato per essere un veloce e divertente arcade, troppo limitati e blandi i suoi elementi tattici e di simulazione per essere qualcosa di più profondo. Non aiuta per niente poi la componente grafica, tra le peggiori cose mai viste su 3DS anche in ambito eShop: si salvano gli insetti, graziati da una buona modellazione, animazioni decenti e anche da texture pulite; già i carri però, che pure sono realistici nella loro costruzione, soffrono per texture molto sporche, ed è un vero disastro l'ambiente di gioco, privo di dettagli e soprattutto sporcato da texture del terreno, cioè quelle che domineranno lo schermo superiore della console il 90% del tempo, inguardabili. Il sonoro, infine, è senza infamia né lode, con poche marcette militari ed effetti tra il simpatico e il realistico; divertenti, però, le voci dei tedeschi, in linea con tutto il reparto di "contorno" di Bugs vs. Tanks!, decisamente il più curato del pacchetto.

Nonostante le buone premesse, Bugs vs. Tanks! si rivela poco interessante e privo di vero mordente.

Conclusioni

Digital Delivery: Nintendo eShop
Prezzo: 7,99€
Multiplayer.it
6.0
Lettori (4)
6.3
Il tuo voto

Siamo rimasti abbastanza delusi da Bugs vs. Tanks!, e non c'è modo di nasconderlo. Certo, il recensore deve sforzarsi di essere il più obiettivo possibile, e allora non si possono tralasciare quelle che sono le qualità del gioco, la sua divertente e stramba premessa, la varietà di carri armati e di insetti, l'aspetto collezionistico, e non si può tralasciare il fatto che, grafica a parte, non c'è nulla di veramente sbagliato; da qui lo strappo della sufficienza e la consapevolezza che alcuni giocatori saranno probabilmente più sensibili di noi al fascino di questo prodotto. Ciò detto, Bugs vs. Tanks! semplicemente non prende, non acchiappa, sospeso com'è tra scelte chiaramente action e alcune intuizioni tattiche e simulative che però servono solamente ad appesantire l'impianto di gioco; la noia compare presto, il settaggio automatico è troppo facile e quello manuale troppo frustrante: a 8 Euro, ma anche a meno, su eShop c'è molto di meglio.

PRO

  • Premesse e ambientazione strampalate e divertenti
  • Gran numero e varietà di cingolati e di nemici
  • Buon lavoro sulla customizzazione

CONTRO

  • Grafica del tutto insufficiente
  • Due sistemi di controllo senza una via di mezzo
  • In generale privo di mordente, poco intrigante