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Questioni di tempo

Un interessante metroidvania portatile che piacerà ai fan del genere e ai viaggiatori del tempo

RECENSIONE di Christian Colli   —   11/03/2014

Quello dei "metroidvania" è un genere che, dopo il discreto boom di alcuni anni fa, è lentamente scomparso dai radar. Resta comunque nel cuore di tutti gli amanti delle avventure un po' platform e un po' puzzle, soprattutto bidimensionali perché è in due dimensioni che si sono espressi i capisaldi del genere, tra i quali è impossibile non citare quelli che gli hanno dato il nome, e cioè Castlevania: Symphony of the Night e Super Metroid. Sarà che il mercato oggi preferisce le linee rette da seguire dall'inizio alla fine senza pensarci troppo su, sta di fatto che un "metroidvania" senza un buon level design alle spalle non ha senso di esistere. È proprio lì che scivola Aeterno Blade, un interessante metroidvania per la console portatile Nintendo con parecchie frecce al proprio arco... che però non sono riuscite ad andare tutte a segno.

Aeterno Blade è un metroidvania con tante idee originali che potevano essere implementate meglio

Tempus Fugit

Questioni di tempo

La premessa è una delle più originali che ci sia capitato di vedere negli ultimi tempi. Il perfido stregone Beladim ha appena distrutto un piccolo villaggio e l'unica superstite, una guerriera di nome Freija, giura vendetta. Sì, okay, questa parte non è tanto originale, ma state a sentire: Freija muore... nei primi cinque minuti di gioco. Il male sembra vincere, per una volta, ma la spada di Freija, l'Aeterno Blade che dà il titolo al gioco e che le è stata consegnata poco tempo prima da un personaggio misterioso, la riporta indietro nel tempo, sette giorni prima della sua morte. Freija scopre così che anche Beladim possiede un'arma che può manipolare il tempo e nella fattispecie è in grado di cancellare un evento dal continuum spazio-temporale, il che significa che può di fatto sopravvivere a qualunque attacco mortale semplicemente eliminando il momento in cui è stato ferito.

Questioni di tempo

Solo l'Aeterno Blade può impedire che ciò avvenga e quindi Freija si imbarca in un'avventura che abbiamo completato in circa cinque ore con lo scopo di uccidere Beladim e vendicare i suoi cari. Ve l'avevamo detto che la premessa era originale. Peccato che non lo sia anche lo sviluppo, con alcuni colpi di scena veramente telefonati e un finale scontato ma comunque apprezzabile. La storia di Aeterno Blade è raccontata attraverso una manciata di sequenze in computer grafica di fattura modesta e, soprattutto, vari dialoghi testuali - totalmente in inglese, precisiamo - tra le illustrazioni che ritraggono i personaggi. Tradizionale ma funzionale, la narrativa interrompe l'azione di tanto in tanto per spiegarci le eventuali nuove meccaniche del gioco e aprire o chiudere ogni stage. L'avventura è infatti divisa in capitoli, e ciascuno si svolge in uno scenario diverso: purtroppo lo sviluppatore Corecell Technology ha ben pensato di riciclare alcuni asset che fanno assomigliare un po' troppo tra loro alcuni segmenti delle zone, ma a parte questo la varietà ambientale ci è piaciuta anche grazie alla buona realizzazione grafica e a un'ottima scelta dei colori, minate soltanto dalla modellazione poligonale abbastanza scadente di alcuni nemici tra i quali, stranamente, figurano pure i boss. La colonna sonora generica e ripetitiva ci ha invece lasciati abbastanza interdetti.

L'effetto 3D

Ben realizzato, impreziosisce la scena con una buona profondità e non mette troppo in risalto i testi ogni volta che appaiono, errore che di solito fanno un po' tutti finendo con l'infastidire la vista.

Non ditelo a Doc Brown

L'unica arma di Freija è la sua Aeterno Blade, il che non significa che la si debba sottovalutare: la ragazza dispone infatti di una corposa quantità di combo che si possono sbloccare via via che si progredisce nel gioco. Tra un livello e l'altro si può infatti accedere a una specie di hub in cui possiamo personalizzare la nostra eroina in vari modi decisamente interessanti. Oltre a poter scegliere le nuove combo da apprendere, ampliando il suo repertorio di attacchi da ferma, chinata e in salto, è possibile anche spendere dei punti per migliorare le sue statistiche (come i punti vita, la riserva di mana e via dicendo) e soprattutto equipaggiare le reliquie, degli oggetti che troveremo sparsi nei livelli e che ci permettono di potenziare alcuni alcuni aspetti del personaggio a piacimento. La cosa interessante non è solo che dopo un po' potremo equipaggiare più reliquie contemporaneamente, ma anche che fin da subito potremo alternare al volo due set di reliquie: potremo quindi prepararne uno che incrementa l'attacco e uno che incrementa la difesa, per esempio, e cambiarli all'istante e in qualsiasi momento con una semplice pressione sul touch screen, permettendoci quindi di affrontare i vari nemici come preferiamo.

Questioni di tempo

Il problema, più che altro, è che a dispetto della sua profondità, il sistema di combattimento è tradito da un sistema di collisioni e di hitbox che, molto semplicemente, non funziona bene. La maggior parte degli attacchi di Freija, ad esempio, la costringono a restare immobile finché non si conclude l'animazione, mentre i nemici vengono respinti da ogni colpo della combo, finendo per uscire fuori dalla nostra portata e rendendo lo scontro francamente legnoso anche quando è necessaria una grande mobilità, specialmente nei combattimenti con i boss. Di conseguenza ci si ritrova ben presto a spiluccare danni con un colpetto alla volta, almeno finché non si è imparato bene il pattern di attacco del nemico di turno. È forse per compensare questo problema che Corecell ha implementato uno dei poteri principali della spada, e cioè quello di riavvolgere il tempo consumando il mana di Freija: basta premere il tasto L per effettuare un vero e proprio "rewind" della scena in cui però Freija resta libera di muoversi normalmente. Questo potere ci permette quindi di fermare l'attacco di un nemico e di riavvolgerne l'animazione, sfruttando quindi un eventuale angolo cieco o guadagnando qualche istante in più per schivare un attacco che sarebbe andato inevitabilmente a segno. La feature funziona, ma non proprio benissimo perché se è vero che è un toccasana contro in nemici normali è altrettanto vero che contro i boss e l'ordine imprevedibile dei loro pattern d'attacco si finisce con l'esaurire il mana e non poter fermare il tempo proprio quando sta per arrivare un attacco potentissimo che può essere schivato solo in quel modo. Per fortuna, l'originale e accattivante potere dell'Aeterno Blade si usa anche per risolvere i numerosi rompicapi sparsi per i livelli, agendo su leve e piattaforme per aprire porte o superare vari ostacoli: l'idea è ingegnosa, ma anche in questo caso non è stata implementata con sapienza visto che i puzzle finiscono ben presto per assomigliarsi un po' tutti e i lunghi caricamenti tra le stanze, in verità abbastanza piccole, finiscono per rendere abbastanza tediosi momenti di backtracking.

Conclusioni

Digital Delivery: eShop
Prezzo: 14,99€
Multiplayer.it
6.5
Lettori (3)
5.9
Il tuo voto

Per ogni buona idea di Aeterno Blade c'è purtroppo sempre un'ombra che ne limita le potenzialità, e la cosa si avverte soprattutto nei momenti principali dell'esperienza: i combattimenti e il puzzle solving. Abituandosi a questi difetti e aggirandoli con un po' di esperienza e di inventiva si finisce comunque con l'apprezzare un metroidvania vecchio stampo che, tutto sommato, svolge abbastanza bene il suo lavoro, riempiendo un altro po' quel vuoto nella libreria di Nintendo 3DS che solo pochi giochi hanno cercato di colmare senza davvero riuscirci. Peccato per il prezzo, effettivamente un po' troppo alto.

PRO

  • Sistema di crescita e personalizzazione ben congegnato
  • Il potere di riavvolgere il tempo è interessante
  • È un buon metroidvania

CONTRO

  • I combattimenti sono abbastanza legnosi
  • I puzzle alla lunga si somigliano un po' tutti
  • Prezzo un po' troppo alto