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Robottini fotografi

Dopo l'avventura su Gamecube e qualche apparizione su Nintendo DS, Chibi-Robo si cimenta con la macchina fotografica

RECENSIONE di Alessandro Bacchetta   —   08/07/2014

Chibi Robo è nato circa dieci anni fa su GameCube, grazie alle manine nipponiche dei ragazzi di Skip. Si tratta di uno sviluppatore che ha lavorato quasi solamente per piattaforme Nintendo, eppure non ci stupiremmo se molti di voi non l'avessero mai sentito nominare: le loro opere sono a dir poco particolari, intrise in salse sfacciatamente orientali e raramente proposte in Europa.

Robottini fotografi

Una delle eccezioni, come avrete intuito, è proprio il primo Chibi Robo: un gioco avente per protagonista l'omonimo robottino alto una decina di centimetri, privo di razzi, teletrasporto o qualunque altro super potere, dedito alle epiche casalinghe pulizie, e terrenamente vincolato alla durata della propria batteria. Giornate scandite da notte e giorno, declinate in robot-prospettiva proprio dalla ricarica elettrica delle proprie energie... il tutto dopo aver passato l'aspirapolvere, parlato con altri mini personaggi all'interno della casa, evitato il cane (o, per meglio dire, il gigante rabbioso) e in generale aiutato in ogni modo possibile i padroni umani. Era particolare, interessante e, detto sinceramente, poco divertente. Scarsa azione, ritmo lento, obbiettivi non proprio esaltanti. Ma in quel primo Chibi Robo questa atipica e stramba direzione aveva una meta precisa, ovvero familiarizzare e creare empatia coi drammi domestici in corso all'interno della casa: non vogliamo farlo passare per un colosso di drammaturgia moderna, ma ecco, il modo in cui donava importanza alle piccole cose, dandovi il controllo di un minuto robottino, era toccante. In quell'ottica pulire, spazzare o trasportare uno spazzolino risultavano compiti sopportabili, non fine a sé stessi. Pur mantenendo simili missioni minimali, Chibi Robo su Nintendo 3DS rinuncia al piano generale, perdendo inevitabilmente la propria identità originaria.

Il mini robottino Chibi torna su Nintendo 3DS: stavolta, però, i compiti sono meno pregiati...

Nostalgilli

Pur oltrepassando l'innegabile fatto che si tratti di un videogioco meno ambizioso del capostipite, è difficile non vedere in Chibi-Robo! Photo Finder un insieme di minigame incollati - discretamente - tra loro. Obbiettivo finale, oltre che ragione del titolo e simbolo dell'intera produzione, è fotografare, attraverso la fotocamera di Nintendo 3DS, degli oggetti di vita quotidiana... e riportarli nel mondo - leggermente futurista - di Chibi Robo. Non che il gioco si sviluppi in una serie indiscriminata di scatti, tutt'altro; anzi, arrivare al punto di poter "fotorubare" qualcosa è un privilegio, quasi un boss di fine livello. Ma perché "fotorubare?" Be', in pratica Chibi serve un padrone anziano, collezionista di vecchi oggetti ormai desueti e sostanzialmente introvabili, fino al punto di fotografare, per poi andare a recuperare ed estrapolare dall'habitat originario (ovvero casa vostra) queste reliquie da collezione, che appunto prendono il nome di "nostalgilli".

Robottini fotografi

L'idea è carina, ed è anche in grado di affascinare sia i bambini che i cosiddetti "utenti casual": in effetti, osservare questo strano robottino interagire con una foto di casa propria è curioso, per quanto superficiale dal punto di vista ludico. Sono due i problemi principali che affliggono questa fase: prima di tutto, è necessario immortalare gli oggetti facendone corrispondere i limiti a quelli di una sagoma prestabilita. Una possibile conseguenza negativa è la scarsa illuminazione della stanza - tale da non distinguere bene l'elemento dallo sfondo, invalidando lo scatto - mentre l'altra è legata all'interpretazione della griglia da rispettare. Per fare un esempio, una sagoma che mi sembrava adatta - e lo era, visto che il gioco ha approvato lo scatto - a uno di quei vecchi cellulari con apertura a conchiglia, era in realtà da applicare a una lattina; perciò la foto-texture del vecchio Samsung rosa di mamma è stata incollata su una costruzione poligonale cilindrica, per poi essere archiviata, a quel punto prevedibilmente, come "lattina". Stessa cosa per il cerchio-spilla, che abbiamo invece interpretato come un vaso. Meno confondibile la silhouette di un rotolo di carta igienica visto di tre quarti. Prima di perderci ulteriormente nelle folli missioni richieste da questo Photo Finder, un ultimo accenno all'altro problema che avevamo premesso inizialmente: la qualità della fotocamera di Nintendo 3DS. Qui Skip c'entra poco o niente - il problema è hardware - e di sicuro è una debolezza che affligge più gli appassionati che gli utenti occasionali, tuttavia la caratteristica va segnalata. In ogni caso, lo ribadiamo, per quanto limitata e superficiale questa fase del gioco risulta quella più accattivante.

Lava e stira

Il vero punto debole della produzione quindi non è la sezione finale, ovvero l'agognata fotografia di un oggetto, quanto il processo necessario ad arrivarci. Come accennato precedentemente, si tratta di una serie di minigame legati l'uno all'altro dall'effetto domino, con l'ultimo tassello costituito proprio dallo scatto: azione-reazione, senza un autentico legame a collegare le varie parti, se non il generico hub visivo costituito da scrivania, portatile e presa per ricaricare Chibi.

Robottini fotografi

Per fotografare serve una sagoma, per comprare una sagoma servono dei "punti cuore", per ottenere dei punti cuore bisogna completare brevi missioni. E proprio su quest'ultimo parte, che tra l'altro è quella predominante - quantomeno in termini temporali - il gioco si affossa: i compiti assegnati a Chibi Robo sono noiosi e poco coinvolgenti. In un caso bisogna indovinare la distanza che separa il protagonista da un determinato punto, usando come riferimento proprio la sua altezza; in un'altra missione la sfida risiede nel portare l'ingrediente giusto a una coppia di chef folli e dal linguaggio forbito, oltretutto a forma di tubetto di maionese (loro, non il modo di parlare). E proprio i due cuochi ci permettono di trattare un altro argomento spinoso, ovvero lo scarso legame culturale coi personaggi del gioco:

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a meno che non amiate le produzioni nipponiche più estreme, con personaggi strani o demenziali, che siano robottoni o entità super-deformed, difficilmente potrete familiarizzare col cast selezionato. Comunque, protagonisti a parte, una volta affrontata una missione se ne può esplorare liberamente l'ambientazione, così da recuperare altri punti cuore. Come? Con quei gesti quotidiani, banali e domestici che, come detto all'inizio, deprivati dal ruolo estetizzante ricoperto nel primo episodio, emergono prepotentemente nella loro superficialità. Chibi deve pulire con l'aspirapolvere, raccogliere cartacce, bucce e rifiuti di vario genere, per poi riciclarli e ricevere in cambio i famigerati punti cuore. Non è divertente né stimolante, e non è nemmeno chiaro il nesso logico con la fotografia finale. La costantemente precaria batteria di Chibi, da alcuni additata come difetto cardine del gioco, di fatto costituisce l'unico vincolo che regala un po' di adrenalina alle missioni e alle pulizie, limitando l'autonomia del robottino. Ma non è certo abbastanza per far emergere l'opera dalla mediocrità, tra l'altro inasprita da una realizzazione tecnica di basso livello, in primis a causa del frame rate.

Conclusioni

Versione testata: 3DS
Digital Delivery: Nintendo eShop
Prezzo: 12,99€
Multiplayer.it
5.8
Lettori
ND
Il tuo voto

Chibi-Robo! Photo Finder, paragonato al capostipite su Gamecube, è evidentemente un progetto di piccola portata. Ma non è per questo che lo critichiamo. E non è nemmeno per le fasi "fotografiche" che, nonostante la scarsa fotocamera di Nintendo 3DS, risultano comunque le più stimolanti del gioco. A non convincere, oltre alla realizzazione tecnica, è tutto ciò che precede gli scatti, ovvero le missioni che compongono gran parte dell'esperienza: stirare, pulire e indovinare misure non è divertente. E purtroppo, in questo contesto, nemmeno interessante.

PRO

  • Le fasi fotografiche sono carine...
  • ...e anche Chibi che interagisce coi nostri oggetti
  • Personaggi atipici...

CONTRO

  • ...che a molti non piaceranno
  • Missioni noiose
  • Frame rate insufficiente