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LEGO Batman 3: Gotham e Oltre, recensione

Introdotta la Lega della Giustizia nel secondo episodio, LEGO Batman parte per un'avventura cosmica

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   18/11/2014

Chi legge fumetti dei supereroi sa bene che esistono differenti personaggi e contesti narrativi, realtà urbane che si contrappongono a vicende di stampo cosmico. Batman è conosciuto soprattutto per la sua natura di vigilante notturno, capace di confrontarsi con villain folli e pericolosi, certo, ma che si muovono entro i limiti della natura umana.

LEGO Batman 3: Gotham e Oltre, recensione

Eppure, al tempo stesso, il Cavaliere Oscuro fa parte del più celebre gruppo di eroi di casa DC, la Justice League, e con compagni come Superman, Martian Manhunter e Lanterna Verde condivide spesso avventure di scala più ampia, che si svolgono magari su altri mondi e possono coinvolgere entità dotate di poteri pressoché infiniti. È esattamente questo l'incipit di LEGO Batman 3: Gotham e Oltre, il nuovo episodio della serie targata TT Games, che parte da un piano ordito da Joker e Lex Luthor per la conquista del mondo ma si trasforma rapidamente in qualcos'altro, quando il temibile Brainiac entra in possesso degli Anelli del Potere con l'intenzione di sfruttarne le immense capacità per miniaturizzare il nostro pianeta e aggiungerlo alla sua collezione. La storia viene raccontata nel migliore dei modi dagli autori del gioco, che dal secondo episodio possono contare anche sui dialoghi per imbastire gag sempre in grado di strapparci un sorriso, fra citazioni più o meno esplicite ad alcune storyline DC e l'ormai immancabile vena nostalgica dei film di Batman diretti da Tim Burton, quelli di Superman con Christopher Reeves e la serie televisiva di Wonder Woman. Quante volte il simbolo del pipistrello viene contrapposto alla luna piena? Fra i molteplici riferimenti visivi e le splendide musiche di Danny Elfman e John Williams, questa produzione Warner Bros. strizza l'occhio ai videogiocatori adulti più di quanto non ci si aspetterebbe, pur rimanendo ancorata a un approccio praticamente privo di sfida, che in teoria dovrebbe andare incontro alle esigenze dei giovanissimi.

LEGO Batman 3: Gotham e Oltre non porta con sé l'evoluzione che ci si attendeva, ma diverte e coinvolge

Resobat

La mancanza dell'open world non significa che in LEGO Batman 3: Gotham e Oltre non siano presenti spunti originali o variazioni sul tema, come ad esempio le sezioni sparatutto "circolari" palesemente ispirate a Resogun che bisogna affrontare di tanto in tanto. Pur non vantando la complessità dello shooter targato Housemarque, queste sequenze rappresentano una divertente parentesi fra un livello e l'altro della campagna.

L'evoluzione mancata

Diciamo subito che il passo in avanti che i fan della serie si aspettavano, dopo gli esperimenti con l'open world di LEGO Batman 2: DC Super Heroes, non è stato fatto. Gli sviluppatori hanno scelto piuttosto una strada conservativa, tornando ai "compartimenti stagni" e all'hub per accedere alle missioni (organizzato, in questo caso, in maniera un po' confusionaria).

LEGO Batman 3: Gotham e Oltre, recensione

Nel corso delle cinque o sei ore necessarie per completare la campagna ci si trova di fronte a una struttura tradizionale, dunque, con un gran numero di puzzle ambientali (alcuni dei quali discretamente complessi e sfaccettati) da risolvere ricorrendo alle abilità specifiche di ciascun personaggio o acquistandone di nuove per comporre quel set di otto poteri che caratterizza gran parte dei protagonisti. Tornano i classici costumi alternativi di Batman e Robin, da quello a infrarossi a quello spaziale, dalla tuta magnetica a quella elettrica, ma i numeri dell'esperienza vengono letteralmente moltiplicati da un certo punto dell'avventura in poi, quando buoni e cattivi sono costretti ad allearsi e a collaborare per sventare la minaccia di Brainiac.

LEGO Batman 3: Gotham e Oltre, recensione

La straordinaria ricchezza del cast, mai così ampio e variegato, va quindi a tamponare la mancanza di novità sostanziali, rendendo anzi dolce e piacevolissimo un "ritorno alle origini" che avrebbe invece dovuto farci irrimediabilmente storcere il naso. Le gag che derivano dall'insolita alleanza, peraltro, sono impagabili e tengono su la baracca: l'eccellente doppiaggio in italiano, al suo debutto, contribuisce in maniera sostanziale alla godibilità dell'esperienza, con Marco Balzarotti (Batman), Davide Garbolino (Robin) e Riccardo Peroni (Joker) in grande spolvero, insieme a un cast di colleghi parimenti ispirati e in grado di regalare una prestazione maiuscola. Prestazione che viene però rovinata dal mixaggio, visto che durante le fasi giocate (per fortuna non nelle cutscene, perfette da questo punto di vista) i dialoghi hanno un volume troppo basso rispetto ai suoni e alle musiche. Speriamo che un aggiornamento possa risolvere la magagna, perché sarebbe davvero un peccato sprecare in questo modo un lavoro così ben fatto.

Obiettivi Xbox One

Ci sono quaranta Obiettivi in LEGO Batman 3: Gotham e Oltre, e per ottenerli tutti bisogna esplorare le location in lungo e in largo alla ricerca dei tantissimi oggetti nascosti. Certo, non mancano gli achievement più semplici e lineari, quelli che si sbloccano completando i singoli livelli o portando a termine task banali come la creazione del primo personaggio custom.

Tutti i poteri del mondo

Come detto poc'anzi, la mancanza di quella evoluzione per cui erano state poste le basi nel secondo episodio della serie non rappresenta, alla fine dei conti, un difetto gravissimo per un titolo che riesce tutto sommato a riciclarsi e a puntare alla grande sui numeri per aggiungere varietà e divertimento al gameplay, condendo il tutto con una narrazione irresistibile, piena di tocchi di classe.

LEGO Batman 3: Gotham e Oltre, recensione

Che dire dello scontro con Brainiac nel mezzo di Piazza dei Miracoli e, in generale, del "tour europeo" che irrompe nelle parti finali del gioco, e che sembra uno spot per la linea LEGO Architecture? Ci sono mura invisibili qua e là e pesa la mancanza di libertà rispetto al già citato LEGO Batman 2: DC Super Heroes, ma bisogna dire che all'interno di questi limiti gli sviluppatori si sono mossi al meglio, cercando di inserire tutte le idee e le trovate che gli venivano in mente. La versione Xbox 360, su cui si basa la recensione, mostra purtroppo il fianco a cali del frame rate piuttosto evidenti quando la situazione sullo schermo si fa caotica, problemi che dubitiamo riguardino le edizioni next-gen del gioco.

LEGO Batman 3: Gotham e Oltre, recensione

Laddove però il gran numero di personaggi, il doppiaggio e le gag riescono nell'intento di far dimenticare l'open world a cui si agognava, lo stesso non si può dire di altri difetti storici del franchise, in particolare il sistema di combattimento, l'intelligenza artificiale e tutto ciò che ne consegue. Se in LEGO Batman non esiste il game over è anche perché gli sviluppatori non sono ancora stati in grado di realizzare un combat system degno di questo nome, con rilevazioni delle collisioni precise, un sistema di puntamento affidabile e una buona resa degli impatti. Quando sullo schermo arrivano gli immancabili scagnozzi di questo o di quel villain, regna il caos e si finisce spesso per colpire i compagni, in un contesto dove la "scivolosità" regna sovrana, specie se ci si mette ai comandi di un personaggio veloce e sfuggente come Flash. In tali frangenti si punta sugli eroi più grossi (la forma originale di Martian Manhunter, piuttosto che le versioni "estese" di Cyborg e Lex Luthor) semplicemente per porre fine più rapidamente allo scontro ed evitare che scelte di design così traballanti vadano a rovinare il sapore di un'esperienza che, pur con i suoi limiti e la sua scarsa originalità, diverte e appassiona.

Conclusioni

Versione testata Xbox 360
Multiplayer.it
7.8
Lettori (7)
8.5
Il tuo voto

Appurato come LEGO Batman 3: Gotham e Oltre non rappresenti l'evoluzione che i fan della serie TT Games aspettavano dopo quanto visto nel secondo episodio, sia in termini di libertà d'azione che di qualità del sistema di combattimento, bisogna dire che gli sviluppatori del gioco hanno fatto un ottimo lavoro entro i confini posti dalla produzione, arricchendo in modo straordinario il cast di personaggi e consegnandoci, di conseguenza, puzzle ambientali ancora più sfaccettati e stuzzicanti. Le tantissime gag, l'eccellente doppiaggio in italiano (peccato per i volumi) e le molteplici citazioni a misura di appassionato fanno dimenticare ciò che manca a questo titolo per ambire a punteggi più alti, fermo restando il fatto che si tratta di un gioco piacevole e divertente, con cui è bello trascorrere qualche ora.

PRO

  • Direzione, gag e doppiaggio strepitosi
  • Tantissimi personaggi, tantissimi poteri, puzzle più sfaccettati
  • Solita attenzione agli sbloccabili...

CONTRO

  • ...ma andando dritti la campagna non dura poi molto
  • Chi si aspettava un nuovo e più ricco open world rimarrà deluso
  • Il sistema di combattimento rimane inguardabile