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Selvaggio West e dintorni

La collezione in HD di Gunman Clive approda su Wii U

RECENSIONE di Davide Spotti   —   11/09/2015
Gunman Clive HD Collection
Gunman Clive HD Collection
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A livello ufficiale la serie Gunman Clive risulta sviluppata dalla Hörberg Productions, ma in realtà l'opera è stata realizzata per intero da una sola persona: lo sviluppatore svedese Bertil Hörberg, coadiuvato dal fratello soltanto per il lato sonoro. L'esordio avvenne nel 2012, quando il primo capitolo giunse dapprima su dispositivi Android e iOS e in un secondo momento anche sull'eShop di Nintendo, con un porting destinato al Nintendo 3DS. Dopo aver portato in scena anche un secondo episodio - che espandeva alcune caratteristiche del predecessore - sono iniziati i lavori su una Collection rimasterizzata in HD, che è recentemente approdata nel catalogo digitale di Wii U. Per molti anni Hörberg ha cullato il sogno di realizzare un videogioco tutto proprio, con l'idea di rendere omaggio ai molti titoli old school che avevano popolato la sua gioventù.

Selvaggio West e dintorni

Dopo aver appreso le basi della programmazione QBasic all'età di 12 anni, Bertil prese parte con assiduità alla community homebrew impegnata su Game Boy e Game Boy Advance, per poi proseguire il percorso con una laurea in game development. Superate alcune brevi esperienze formative all'interno di piccoli studi, entrò nelle fila di Grin e prese parte allo sviluppo di Bionic Commando Rearmed, apprezzato reboot di una delle serie Capcom più amate dai giocatori di vecchia data. Poi nel 2011 arrivò finalmente l'occasione di mettersi in proprio e soddisfare il desiderio di autonomia sopito nel cassetto. L'approdo naturale per dare inizio all'attività fu il mercato mobile, che garantiva un pubblico sterminato e l'attrattiva di un prezzo molto basso. Poi fu la volta del mercato console e la scelta ricadde su Nintendo, principalmente per le minori restrizioni che l'eShop garantiva rispetto alle piattaforme digitali concorrenti. Lo stesso Hörberg in passato ha dichiarato a più riprese che lo sviluppo di Gunman Clive è stato ispirato soprattutto dai titoli platform presenti nel catalogo NES e SNES, non solo dal punto di vista del level design, ma anche per i contenuti di gioco e il sistema di controllo. Non è infatti difficile scorgere, in entrambi i capitoli proposti da questa collezione, evidenti contaminazioni di pietre miliari del passato, da Mega Man a Donkey Kong, passando per l'immancabile Super Mario Bros.

Gunman Clive attinge a piene mani da molti classici del passato

Gunman Clive

Un gruppo di pericolosi banditi ha rapito la figlia di Mayor Johnson e sta portando il delirio in tutti i territori circostanti. Il pistolero Gunman Clive viene così incaricato di recuperare la ragazza e riportare l'ordine nel selvaggio West. Vi ricorda qualcosa, vero? Ebbene sì, l'improbabile trama non è l'unico punto di contatto con il ben più celebre idraulico tutto baffi e salopette. Tralasciando le citazioni, sono soprattutto la buona padronanza del level design e la difficoltà elevata a strizzare l'occhio alle vecchie opere firmate da Shigeru Miyamoto.

Selvaggio West e dintorni
Selvaggio West e dintorni

Ma questo primo capitolo della serie si connota innanzitutto per un comparto grafico in cel shading molto caratteristico, che attinge a piene mani dall'iconografia Western. Mentre si salta da una piattaforma all'altra è come trovarsi davanti alla locandina di un film di Sergio Leone, con delicati tratti pastello e tonalità rosso/ocra a dominare la scena. Avendo a che fare con un pistolero non possono mancare i ferri del mestiere, pertanto l'arma disponibile di default è una semplice pistola, con la quale si spara solo in senso orizzontale. Per raggiungere obiettivi sensibili e schivare le pallottole si deve saltellare a tempo, possibilmente senza finire brasati da una bomba lanciata dall'alto o cadere come dei fessi nel primo dirupo un po' più esteso degli altri. Esistono inoltre dei power up, che vengono sovente lasciati dagli avversari abbattuti, con i quali è dato modo di ampliare il proprio tradizionale rateo di fuoco, accedere alla pistola lanciamissili oppure al fucile laser. Qualora vi stiate chiedendo cosa c'entrano questi arnesi con il Selvaggio West, è presto detto: l'universo di Gunman Clive è alternativo e per nulla fedele alla realtà - come si capirà ancora meglio nel sequel - pertanto non mancano le licenze poetiche. Rimane il fatto che le alternative nell'arsenale a propria disposizione non siano poi molte. Il principale difetto addebitabile a questo gioco è infatti inerente la varietà della parte ludica, che assume contorni molto circoscritti. Selezionando il livello intermedio di difficoltà tra i tre disponibili, i venti stage di cui è composta l'avventura possono essere completati in meno di due ore. Di conseguenza la rigiocabilità è quasi inesistente, poiché latitano modalità extra che vadano a variare in qualche modo la pietanza principale. Niente contorni succulenti nelle piane desolate di Gunman Clive, eppure il titolo merita attenzione per il level design molto ben orchestrato, capace di rendere giustizia sia alle sezioni di gioco normali che agli agguerriti boss. Le buone impressioni in tal senso sono state cruciali per dare brio ad un titolo che diversamente sarebbe scaduto nella prevedibilità e per ottenere tale risultato è stata data importanza all'uso della fisica. Non mancano nemmeno ovvie citazioni di titoli dei tempi andati, come ad esempio la sezione a bordo del carrello di una miniera, evidentemente ispirata a Donkey Kong Country.

Gunman Clive 2

Il secondo capitolo di Gunman evolve sotto alcuni punti di vista il predecessore e lo fa innanzitutto aggiungendo cinque livelli in più, per un totale di venticinque. Il che significa una longevità leggermente più accentuata, anche se di poco, accostata a un livello di sfida tarato ancora di più verso l'alto. Cambi di rotta riguardano anche il versante grafico, infatti le tonalità che delineavano l'intera esperienza precedente sono state sostituite da molte variazioni cromatiche, che oscillano dal rosso al verde, fino all'azzurro e al viola.

Selvaggio West e dintorni
Selvaggio West e dintorni

Come già accennato l'universo di riferimento assume qui vesti ancora più distanti da quelle del Selvaggio West che si vede di solito. Il pistolero è nuovamente alla prese con gente poco raccomandabile ma in questo caso, oltre ai fuorilegge, si vedrà costretto ad affrontare anche nemici molto meno prevedibili come dei samurai e addirittura dei famelici dinosauri. Peraltro il level design continua a rimanere il fiore all'occhiello della produzione, così come il nutrito impiego della fisica, che è stato accresciuto in modo considerevole. Proseguono anche le citazioni, non solo di Donkey Kong ma pure di altri titoli tra i quali Tetris. Il celeberrimo puzzle game viene infatti omaggiato in una breve sezione, nella quale cadono grossi mattoncini che vanno sfruttati come piattaforme d'appoggio, possibilmente avendo l'accortezza di non farsi schiacciare sotto al loro peso. La vera novità è però riservata dall'inserimento di segmenti shooter con visuale dietro le spalle, chiara citazione di un grande classico come Space Harrier. Inoltre, nell'intento di offrire un minimo di longevità in più rispetto al passato, Hörberg ha optato per l'introduzione di altri personaggi giocabili ad affiancare dell'inossidabile Clive. E' quindi possibile selezionare Mrs. Johnson, la ragazza già salvata dalle grinfie dei malfattori, e trasformarla nell'eroina della situazione. Non mancano nemmeno lievi variazioni sul tema, dal momento che con lei si può planare durante i salti, un po' come la principessa Peach di Super Mario Bros. 2. Per di più, portando a termine il gioco, saranno sbloccabili anche ulteriori personaggi dotati di caratteristiche peculiari. Tutto ciò è positivo, ci mancherebbe, ma non avremmo disdegnato nemmeno qualche ritocco sul fronte delle armi, che al contrario non sono sostenute da alcuna nuova idea e ritornano nella medesima forma già vista in precedenza.

Conclusioni

Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 3,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (2)
7.6
Il tuo voto

Al netto di una longevità molto ridotta, compensata però dal bassissimo prezzo di vendita, Gunman Clive HD Collection si addice soprattutto ai giocatori appassionati di titoli platform appartenenti al vasto catalogo definibile old school. Non offre concrete variazioni sul tema e nemmeno modalità supplementari con cui ampliare la durata dell'esperienza, tuttavia si distingue per un elevato livello di sfida e un level design semplice ma di buona qualità, mentre la grafica stilizzata e dall'impronta personale offre il suo meglio proprio grazie all'alta definizione.

PRO

  • Buon livello di sfida
  • Level design ben congegnato
  • Costa solo 3,99€

CONTRO

  • Un solo tipo di attacco e pochi potenziamenti
  • L'esperienza complessiva dura solo qualche ora