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Call of Champions, recensione

Il nuovo MOBA per i dispositivi mobile sviluppato da Spacetime Studios punta tutto sull'immediatezza

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   03/10/2015

Se avete un minimo di esperienza con i multiplayer online battle arena, per gli amici MOBA, saprete che si tratta di un genere dotato di grande spessore tattico, sia per quanto concerne i meccanismi che caratterizzano il gameplay, esclusivamente competitivo, sia per quanto concerne l'apprendimento delle capacità dei vari personaggi che compongono il roster.

Call of Champions, recensione

Per vincere i match non basta semplicemente disporre di un team affiatato: deve essere anche ben bilanciato, composto da utenti che abbiano dimestichezza con i propri avatar e riescano dunque a sfruttarne al meglio le abilità, anche e soprattutto nell'ottica della "crescita" che avviene nel corso di ogni singola partita. Negli ultimi anni si sono susseguiti svariati MOBA sui dispositivi mobile, e il perché è presto detto: il sistema di controllo touch si sposa perfettamente con gli strategici in tempo reale; dunque parliamo di un filone dotato di un enorme potenziale, in particolare se giocato su tablet. Nonostante gli ottimi risultati raggiunti da alcune produzioni, ciò che nessuno finora ha fatto è stato "smontare" determinati elementi caratteristici del genere per adattare l'esperienza a un contesto portatile, ed è proprio questa la scommessa di Call of Champions, il nuovo titolo sviluppato da Spacetime Studios. Catapultandoci all'interno di match tre-contro-tre di breve durata, appena cinque minuti, il gioco elimina di fatto il fattore "crescita" e finanche i tradizionali minion, mettendo subito a nostra disposizione le special di ogni personaggio. Tutto e subito, insomma, a parte i campioni: per loro, giocando gratuitamente, bisogna rispettare una rotazione stretta oppure mettere mano al portafogli.

Call of Champions gioca la carta dell'immediatezza per proporre un'esperienza MOBA diversa dal solito

Chiamata alle armi

Una volta installato Call of Champions, non è possibile cimentarsi da subito con la modalità versus, bensì bisogna prima fare un po' di esperienza con i bot e assimilare le meccaniche di gioco, comunque piuttosto semplici vista la "cura dimagrante" effettuata dai ragazzi di Spacetime Studios. La mappa è di piccole dimensioni e gli obiettivi sono sempre gli stessi, cioè bisogna distruggere le torri nemiche fino ad arrivare alla loro base, ma lo svolgimento dell'azione è differente rispetto agli altri MOBA.

Call of Champions, recensione

In primo luogo, come detto, non ci sono minion: la loro funzione di barriera rispetto all'attacco delle torri viene svolta da "sfere" che possiamo spingere su di un binario perché incassino i colpi al posto nostro mentre ci occupiamo di danneggiare le strutture, sperando che nel frattempo il team nemico sia impegnato a fare altro. Ci sono fondamentalmente due corsie, una superiore e una inferiore, ma manca una funzione di teletrasporto verso la base, eliminata per via delle distanze contenute e delle tempistiche brevi per il respawn. La mancanza di perk, di monete e di uno shop in-game implicano che i personaggi sono fin da subito "potenziati", ergo bisogna semplicemente imparare come funzionano le loro mosse per diventare competitivi, e magari prestare attenzione alle migliori sequenze d'attacco per poter infliggere danni ingenti e rimanere vivi. Purtroppo la comunicazione all'interno dei team latita, anche perché non sarebbe stato possibile implementarla, considerate le caratteristiche dell'esperienza, ma sul fronte tecnico è stato fatto un buon lavoro, in particolare per quanto concerne il design di alcuni campioni, piuttosto originale. A lasciare perplessi è il sistema di combattimento, un po' troppo scivoloso e impreciso, quantomeno su iPhone (immaginiamo che su iPad la situazione possa essere migliore grazie allo schermo più ampio), nonché i già citati tagli al gameplay, che rivelano i limiti di una produzione pensata probabilmente per i soli novizi del genere MOBA. Bisogna inoltre aggiungere che sul piano della monetizzazione il gioco osa forse un po' troppo, fissando - come accennato in precedenza - lo sblocco definitivo dei personaggi a prezzi piuttosto alti.

Conclusioni

Versione testata iPhone (1.0.2)
Digital Delivery App Store
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.0
Lettori (7)
4.0
Il tuo voto

Call of Champions gioca la carta dell'immediatezza per proporre un'esperienza MOBA diversa dal solito, molto più semplice e leggera, ma proprio tale concetto finisce per limitare le ambizioni del gioco. Affidando lo spessore del gameplay alla sola specializzazione con i campioni (peraltro costosetti, volendoli sbloccare) e le loro mosse, viene infatti a mancare un contorno importante, magari non sempre ideale per l'ambito mobile ma di certo in grado di aggiungere carattere e sfaccettature al prodotto. Il risultato finale è un titolo certamente piacevole per chi vuole avvicinarsi al genere, ma che dopo un po' rivela tutti i propri limiti, specie se lo si confronta con i migliori MOBA disponibili per iOS e Android.

PRO

  • Veloce e immediato
  • Buona realizzazione tecnica
  • Approccio interessante e a tratti originale...

CONTRO

  • ...ma con qualche limite importante
  • Su iPhone l'azione è un po' confusa
  • Sbloccare i personaggi costa tantino