Nonostante i videogame vi abbiano attinto spesso e volentieri, la mitologia greca, con i suoi personaggi e le sue leggende, rimane ancora oggi una fonte di grande fascino. È dunque comprensibile che Gameloft abbia voluto utilizzarne le figure più celebri per il suo nuovo picchiaduro mobile, Gods of Rome, che in effetti con Roma c'entra poco (persino la nomenclatura è quella ellenica), ma evidentemente il titolo suonava meglio di "Gods of Athens".
La formula è praticamente la stessa vista in Marvel Sfida dei Campioni, Mortal Kombat X e WWE Immortals, dunque sapete già perfettamente cosa aspettarvi dal gioco se avete provato uno di questi prodotti. Diciamo che si tratta dell'ultimo trend per i beat'em up mobile, basati sul tempismo più che sulla strategia, dotati di un numero di mosse molto limitato e di una struttura ricca, ma che strizza l'occhio alla monetizzazione alla prima occasione utile. La differenza sta nel quando e nel come il bilanciamento della difficoltà comincia a inasprirsi, costringendo l'utente a ricorrere a pozioni curative o a resuscitare un guerriero caduto in battaglia per non dover ricominciare da capo l'ultima sequenza di scontri. Nel caso di Gods of Rome ciò accade più o meno durante la parte finale del primo dei tre atti che compongono la campagna in single player, formati ognuno da quattro capitoli. Certo, bisogna anche dire che giocando bene le proprie carte ed effettuando un po' di grind si riesce ad andare avanti in ogni caso, dunque non ce la sentiamo di condannare questa produzione per un uso troppo stringente del modello freemium: abbiamo visto di peggio.
Gods of Rome è davvero un bel gioco da vedere in azione, ma limitato e ripetitivo nel gameplay
Ira funesta
Il malvagio Tenebrosus, figlio dimenticato di Ade, ha trovato il modo di piegare alcuni dei dell'Olimpo e una serie di guerrieri mitologici ai propri voleri, schierandoli contro chiunque voglia cercare di fermarne i piani di conquista.
Il nostro compito sarà appunto quello di provarci, dopo aver pescato un personaggio fra quelli inizialmente disponibili nell'ottica di tre differenti categorie, che si differenziano per le capacità di crescita, la resistenza e l'efficacia degli attacchi, nonché per la possibilità di eseguire una mossa speciale che si carica a uno, due o tre livelli durante gli scontri. L'aspetto visivo di Gods of Rome è probabilmente il più riuscito, in quanto gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro nel rivisitare svariate figure mitologiche: Zeus, che naturalmente può colpire i propri nemici con un potente lampo; Atlante, che combatte impugnando un'enorme sfera di pietra che simboleggia il mondo; Achille, che indossa una misteriosa maschera prima di impugnare la lancia; Ippolita, la letale amazzone che brandisce uno spadone a due mani; oppure Julius, un soldato romano che a ogni vittoria pianta a terra lo stendardo dell'Impero. I personaggi sono tanti, c'è il tradizionale sistema di crescita che funziona in base agli oggetti raccolti e, come detto, la struttura è corposa, sia per quanto concerne la campagna che gli eventi speciali e il multiplayer, purtroppo solo di tipo asincrono e dunque viziato dagli stessi problemi che affliggono il single player: la ripetitività dell'azione, la scarsità di manovre e, in questo caso specifico, un sistema di controllo che si rivela poco affidabile nel momento in cui effettuiamo gli swipe per il colpo di media potenza, nonché del tutto inutile quando proviamo a piazzare attacchi caricati. L'esperienza è insomma piacevole, coadiuvata da un comparto tecnico eccellente, con modelli poligonali dettagliati e convincenti, nonché un sonoro sufficientemente "epico", ma stanca abbastanza in fretta a causa dei limiti del gameplay.
Conclusioni
Gods of Rome è davvero un bel gioco da vedere in azione, sfrutta nel migliore dei modi le figure della mitologia greca e ne reinventa brillantemente il design, consegnandoci un mix di modalità ed eventi speciali piuttosto ricco e duraturo. Non si tratta neppure di un prodotto dalle dinamiche freemium vincolanti, anzi si lascia giocare a lungo nonostante la presenza di "punti energia" che si consumano di volta in volta, e che si ricaricano col passare del tempo. I suoi limiti stanno tutti nel gameplay, eccessivamente semplicistico e ripetitivo per poter attrarre alla lunga, nonché viziato da qualche incertezza di troppo per quanto concerne i controlli touch.
PRO
- Davvero bello da vedere
- Campagna lunga, eventi e multiplayer asincrono
- Si gioca gratis senza grossi problemi...
CONTRO
- ... ma il modello freemium si fa sentire dopo un po'
- Gameplay limitato e ripetitivo
- Controlli touch spesso inaffidabili