Vi abbiamo già parlato della nuova revisione di Xbox One, tecnicamente conosciuta come Xbox One S, che dona nuova forma e identità alla console Microsoft, ma l'occasione per un ulteriore approfondimento è davvero ghiotta, considerando che abbiamo avuto modo di provare un'unità provvista di hard disk da 1 Terabyte.
Uscita inizialmente nell'esclusivo taglio da 2 TB, la nuova console parte adesso dai canonici 500 GB, mantenendo così un entry level inferiore ai trecento euro. L'edizione in nostro possesso è un bundle comprendente la console e FIFA 17 di EA Sports, potete vedere l'unboxing ufficiale curato da Pierpaolo Greco, che mostra tutto il contenuto della confezione. Anticipiamo già la conferma delle ottime impressioni maturate in corso di anteprima, Xbox One S è una versione "slim" del modello originale che concede relativamente poco alle logiche della riduzione dei costi, traducendosi in un prodotto splendidamente realizzato e in grado di conferire una notevole sensazione di solidità. Come sappiamo l'estetica è stata pesantemente rivoluzionata: al nero lucido dell'originale si contrappone un bianco opaco "Robot White", con un bel contrasto con la parte inferiore dello chassis, che mantiene la tonalità scura, sempre opaca, del modello originale. Il look si presenta decisamente elegante e futuristico. Non sappiamo se questa combinazione rappresenta il nuovo standard del brand Xbox One, ricordando che sono previste molte varianti in edizione limitata nei prossimi mesi, per il momento lo consideriamo un nostalgico omaggio alla mai dimenticata antenata Xbox 360. Il controller segue orgogliosamente la nuova direzione, presentandosi quasi interamente in bianco opaco, a eccezione della parte superiore, inclusi i grilletti dorsali, gli stick e la croce direzionale, che rimangono neri. Le novità non si fermano qui: impugnando il controller si nota subito che la parte inferiore è caratterizzata da una texture ruvida per migliorare il grip. L'idea è presa di peso dal controller Xbox One Elite, anche se in una forma qualitativamente molto inferiore, ma bisogna considerare che il solo Elite costa la metà di Xbox One S.
Xbox One S è la migliore incarnazione della console Microsoft che si potesse desiderare
Touch-a, touch-a, touch me
Proseguendo nella nostra indagine, scopriamo finalmente con mano le numerose modifiche allo chassis. Xbox One S è ovviamente più piccola del modello originale, la riduzione tocca il 40% ed è immediatamente avvertibile in un confronto diretto. Quello che colpisce è il peso considerevole e la compattezza dell'unità. Basta un primo contatto per trasmettere l'idea di un prodotto di qualità. I pulsanti sono adesso completamente fisici, la prima naturale interazione sarà quella di sfiorare il tasto d'accensione, esattamente come facevamo con il modello "fat", venendo ricompensati con un bel nulla di fatto.
Riprovando con una più semplice e rozza pressione, notiamo con piacere che il pulsante caratterizzato dall'icona Xbox continua a brillare come il vecchio modello, assolvendo quindi ancora al ruolo di led di accensione. Stessa cosa dicasi per il controller. Niente di nuovo sotto questo fronte, ma il contrasto della luce con il bianco è molto piacevole. Ben più interessante risulta lo spostamento della porta USB 3.0, originariamente situata sullo scomodissimo lato sinistro, adesso posizionata in posizione frontale, comoda e pratica quanto serve, mentre rimangono immacolate le due porte supplementari nella parte posteriore. E ancora, il ricevitore a infrarossi risulta adesso integrato nello chassis, rendendo quindi non più necessaria la presenza di Kinect per il controllo della televisione. Sparisce anche la porta dedicata allo sfortunato sensore, il collegamento è infatti possibile attraverso un adattatore fornito gratuitamente da Microsoft. Il sistema di areazione non ha subito modifiche e sfrutta ancora una generosa ventola da 12 centimetri, posizionata nella parte superiore dello chassis e che rappresenta anche in questo caso la feritoia principale per lo sfogo dell'aria. Il particolare maggiormente degno di nota è la presenza dell'alimentatore interno, che non si presenta quindi come un ingombrante blocco da nascondere dietro il mobile o il televisore. Da segnalare anche il fatto che Xbox One S può essere posizionata in verticale, al contrario della sorella maggiore, attraverso uno stand dedicato. Il parco delle connessioni sul retro non registra assenze traumatiche, mantenendo la porta HDMI aggiuntiva per i flussi esterni e la porta ottica. Xbox One S insomma non è costruita al risparmio e non priva l'utente di quella preziosa soddisfazione che solo un prodotto di qualità sa trasmettere.
Vedo meglio
Il setting iniziale include un aggiornamento per l'unità, pieno di piacevoli dettagli. Dopo l'update il sistema riconosce il design della console e del controller, mentre quest'ultimo mostra immediatamente i vantaggi che lo caratterizzano, potendo essere aggiornato senza collegarlo alla console. La sua maggiore versatilità si esprime anche attraverso il supporto Bluetooth, che permette di collegarlo agevolmente al PC, ma i miglioramenti non si fermano qui e vanno anche a interessare i bumper dorsali, adesso più morbidi e simili a quelli montati sul controller Xbox Elite. Purtroppo da quest'ultimo non viene ripresa la ricca e dettagliata possibilità di personalizzazione dei tasti, che nel caso del controller S, utilizzando l'app Accessori, risulta del tutto allineata al vecchio modello. A livello di funzionalità della console non si registrano radicali differenze rispetto al passato, d'altronde stiamo sempre parlando di una Xbox One, tuttavia è importante ricordare che questa unità integra un lettore Blu ray 4K nativo ed è quindi in grado di leggere i dischi dedicati, rappresentando un interessante valore aggiunto per gli amanti delle funzioni multimediali. La console integra anche il supporto al range dinamico (HDR), che nel caso di televisori compatibili è in grado di portare miglioramenti sensibili alla qualità di immagine. I possessori di televisori con pannelli Ultra-HD rappresentano quindi un bacino di interesse per questa revisione, in grado di portare anche i giochi alle altezze del 4K, attraverso l'upscaling. Ovviamente il vero salto sarà avvertibile con il successore Xbox Scorpio, previsto per fine 2017, ma per il momento Xbox One S non rappresenta non solamente un efficace modello di transizione, ma anche una interessante alternativa rispetto un lettore dedicato, con tutti i vantaggi del lato gaming.
Temperature e consumi
Un punto focale di questa nuova revisione era rappresentato da quello dei consumi e le temperature. L'originale Xbox One sfrutta una combinazione completamente votata al silenziosità operativa, con uno chassis generoso, alimentatore esterno e una ventola da 12 centimetri di diametro, in grado di mantenere un buon circolo d'aria senza risultare rumorosa. Xbox One S segue la stessa filosofia, ma deve fare tecnicamente i conti con le sue dimensioni ridotte e la presenza dell'alimentatore interno, fattori che contribuiscono all'aumento delle temperature. Esistono però dei vantaggi che compensano questo deficit e sono rappresentati dai nuovi processi produttivi che caratterizzano questa revisione: la console sfrutta una tecnologia a 16nm FinFET, e i risultati sembrano addirittura superiori alle aspettative.
I processori presentano un consumo ridotto e necessitano quindi di una minore dissipazione termica, ma i risultati in questo caso sono davvero impressionanti. Le misurazioni riportano un assorbimento a pieno carico sotto gli 80 watt, mentre in fase di playback siamo sotto la soglia dei 40 w, poco sopra il consumo di un lettore Blu ray dedicato. Il guadagno rispetto alla versione originale è in media di 30 watt su tutte le operazioni. In termini pratici, questo vantaggio si traduce in una rumorosità ridotta dell'unità, aiutata indubbiamente dalla ventola di ampio diametro. Effettuando un confronto diretto, Xbox One S risulta solo leggermente più rumorosa della sorella maggiore, anche se l'esemplare in nostro possesso presenta un ronzio chiaramente percettibile e piuttosto fastidioso. Potrebbe trattarsi di una problematica legata specificamente alla nostra unità, ma non abbiamo avuto modo di effettuare confronti con altri modelli per stabilirlo con certezza. Le temperature ci hanno pienamente convinto, dopo una sessione intensa a DOOM, uno dei titoli in grado di stressare maggiormente l'hardware, la console risulta appena tiepida al tocco, un guadagno considerevole rispetto al vecchio modello. Non ultimo, è utile anche ricordare che Xbox One S presenta qualche limatura nelle specifiche tecniche, che si traduce in un lieve aumento del clock del processore grafico. Questo passa così a 1,4 TF (l'originale è 1,3), un miglioramento finalizzato all'utilizzo dell'HDR, anche se Microsoft ha generosamente deciso di lasciare piena libertà agli sviluppatori sul suo utilizzo. Tuttavia nei nostri test abbiamo scoperto che la macchina gode a prescindere di un bonus nelle prestazioni: titoli come Trackmania Turbo non soffrono di fenomeni di tearing come sul modello originale, mentre lo stesso DOOM, che sfrutta una risoluzione dinamica, riesce a mantenere più spesso i 1080p. In generale è ravvisabile un piccolo guadagno anche in termini di frame rate nei giochi, giusto nell'ordine di qualche fotogramma, ma rimane il fatto che Xbox One S risulta una console più prestante rispetto alla controparte originale.
Il peccato e la redenzione
Bella da vedere, eccellente in termini di consumi, silenziosa, più veloce del modello originale e con il supporto playback al 4K, Xbox One S rappresenta praticamente una scelta obbligatoria per i nuovi acquirenti, anche se vedremo sicuramente delle offerte interessanti per smaltire i vecchi stock.
Una revisione completamente riuscita, accolta molto positivamente dall'utenza, e che rappresenta una vera ammenda da parte della casa di Redmond per i passi falsi compiuti con il precedente modello, evidentemente mai del tutto accettato dal pubblico. Chi possiede la vecchia console forse non ha motivi importanti per effettuare l'upgrade e potrebbe aspettare Scorpio, tuttavia gli enormi miglioramenti in termini di dissipazione, il nuovo controller, le prestazioni e, perché no, l'estetica, potrebbero tentare più di qualcuno. I possessori di televisori 4K e appassionati Blu ray invece dovrebbero seriamente considerare l'investimento. Una ripartenza decisa per il brand Xbox, che traccia un collegamento verso Project Scorpio, la nuova console in arrivo alla fine del 2017 che andrà ad arricchire l'ecosistema Microsoft.
Conclusioni
PRO
- Nuovo design riuscito e funzionale
- Tanti piccoli miglioramenti, dal lettore ai consumi
- Un leggero aumento nelle prestazioni
CONTRO
- Chi possiede Xbox One originale forse non necessita di fare l'upgrade
- La macchina in nostro possesso presentava un leggero ma fastidioso ronzio