Il 16 marzo arriverà nelle sale italiane il secondo capitolo di John Wick, apprezzato e inaspettato action movie con protagonista Keanu Reeves. Approfittando dell'uscita della pellicola, che tra l'altro è già uscita in America il 10 febbraio, i ragazzi di Grab Games, aiutati e prodotti da Starbreeze Studios, quelli di Payday, hanno pensato bene di sviluppare in fretta e furia una sorta di tie-in realizzato esclusivamente per la realtà virtuale, per essere precisi soltanto per HTC Vive.
Ci siamo quindi avvicinati a questo John Wick Chronicles speranzosi di non trovarci di fronte all'inevitabile "commercialata". Purtroppo ci siamo sbagliati alla grande. Magari avrebbe potuto avere un senso approfittare del richiamo cinematografico per lanciare su Steam un free to play arricchito con qualche furba micro-transazione, e invece sviluppatore e publisher hanno pensato bene di distribuire un titolo all'apparenza completo venduto all'incredibile cifra di 19,99€. Prima di approfondire il nostro giudizio è d'obbligo però spiegare per filo e per segno cos'è questo John Wick Chronicles. Si tratta di un semplicissimo shooting range con visuale in prima persona: uno sparatutto dove il protagonista, assolutamente inchiodato sul posto, deve sparare a decine di nemici che appaiono su schermo in modi più o meno coreografici e che fungono da antipasto all'immancabile boss di fine livello. Se avete dato un'occhiata a Serious Sam VR: The Last Hope oppure a Space Pirate Trainer, sapete perfettamente cosa aspettarvi visto che si tratta di un genere che dai vetusti Duck Hunt od Operation Wolf, non si è mai più evoluto. Con l'unica eccezione dell'aumento di coinvolgimento garantito dalla recente introduzione della realtà virtuale. Ovviamente a fare la differenza con i titoli sopra citati è l'ambientazione che si appoggia, con grande risparmio, a quanto visto nelle due pellicole. La fase iniziale del gioco, che funge anche da menu di selezione, è infatti ambientata nella reception dell'hotel Continental con un ottimo Lance Reddick ricreato in modo egregio nelle vesti di Charon. Il giocatore indossa ovviamente i panni di Wick anche se questi indumenti si limitano soltanto ai suoi guanti e a una manciata di armi che potremo imbracciare e che dovrebbero essere basate su quelle utilizzate da Keanu Reeves nel sequel cinematografico. C'è anche qualche piccolo riferimento alla trama della seconda pellicola e, a metà dell'esperienza di gioco, un microscopico estratto dal film ma, a parte questo, nient'altro.
La pratica dei tie-in raggiunge anche la realtà virtuale approfittando della figura di John Wick
L’offerta di gioco
In concreto cosa ci ritroveremo a giocare una volta spesi i quasi 20€? Un tutorial dove impareremo a utilizzare i due 3D controller di Vive per sparare e ricaricare, e tre livelli ambientati in un parcheggio, nel cortile esterno di una villa e su uno yacht. Fine. Anche non volendo essere particolarmente esperti con questo gameplay, non ci impiegherete mai più di un'ora a finire la prima volta il gioco anche assistendo alle microscopiche sequenze narrative che si svolgono all'interno della suite di Wick e che dividono le quattro ambientazioni. C'è un minimo di rigiocabilità garantita dai tre livelli di difficoltà e dalla doppia modalità di gioco disponibile, arcade e simulazione (in quest'ultima bisogna ricaricare manualmente l'arma raccogliendo i caricatori e inserendo la prima pallottola in canna) ma difficilmente passerete più di un pomeriggio o di una serata con John Wick Chronicles.
Anche la varietà dei nemici non aiuta considerato che si tratta praticamente soltanto di soldati più o meno corazzati, eventualmente protetti anche da uno scudo anti-sommossa, e da una manciata di veicoli da abbattere (un corazzato e un elicottero) che fungono da boss. Quello che invece funziona molto bene è la dinamica delle sparatorie che, esattamente come capitava in Arizona Sunshine, obbliga il giocatore a mirare sfruttando i mirini fisici delle armi (non c'è alcun puntatore grafico per intenderci) con una piccola chicca rappresentata dal fucile da cecchino dove potremo sperimentare l'effetto d'ingrandimento guardando attraverso la lente montata sull'arma. Colpire in testa un nemico garantisce inoltre dei piccoli bonus rappresentati da cassette per il pronto soccorso (anche se in realtà basta rimanere riparati per qualche secondo per recuperare automaticamente l'energia vitale), puntatori laser o scudi temporanei rappresentati da giubbotti anti-proiettili. Un altro elemento positivo è poi rappresentato dalle coperture. Sfruttando a dovere il posizionamento spaziale garantito da HTC Vive, pur non potendoci muovere nell'ambiente, potremo comunque chinarci per ripararci dietro banconi, vasi e svariate suppellettili sfruttando piccoli pertugi per colpire gli avversari senza rischiare il fuoco di ritorno o addirittura sparando alla cieca da sopra i ripari sollevando soltanto le armi. Nei momenti più frenetici dobbiamo ammettere di esserci anche divertiti per qualche secondo lanciandoci in pose plastiche pur di avere dei piccolissimi angoli di visuale da cui poter colpire gli innumerevoli avversari. Dedichiamo le ultime parole all'aspetto tecnico di John Wick Chronicles. Graficamente il titolo è purtroppo insufficiente. Se escludiamo alcuni elementi di contorno degli scenari, i modelli delle (poche) armi e la riproduzione digitale già citata di Lance Reddick tutto il resto è purtroppo pessimo: dai nemici praticamente tutti uguali e privi di faccia alla fisica inesistente, alle esplosioni completamente prive di particellari. E come non citare poi gli incredibili e vistosi rallentamenti che si verificano, in particolare, nel livello del parcheggio nonostante la bassa risoluzione del rendering e la totale assenza di un anti-aliasing degno di nota. Apprezziamo lo sforzo dello sviluppatore nel doppiare interamente in italiano il titolo ma purtroppo ben presto le pochissime frasi che caratterizzano le indicazioni della voce guida trasmesse attraverso l'auricolare di Wick diventano addirittura fastidiose tanto sono ripetitive. Per quanto riguarda invece la colonna sonora possiamo semplicemente dire che è non pervenuta.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core i7 6820 a 2,70 GHz
- Memoria: 16 GB di RAM
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1070
- Sistema operativo: Windows 10 a 64 bit
Requisiti minimi
- Processore: Intel i5-4590
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 970
- Memoria: 8 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows 10
- 10 GB di spazio su disco fisso
Requisiti consigliati
- Processore: Intel i7-4770
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 980 Ti
- Memoria: 16 GB di RAM
Conclusioni
John Wick Chronicles, per rispondere alla domanda fatta in apertura d'articolo, è una pessima furbata commerciale: l'ennesimo shooting range in prima persona in cui dovremo limitarci a stare fermi in piedi (o rannicchiati) a sparare a decine di nemici tutti uguali. Ma soprattutto è il prezzo a cui viene venduto a lasciarci interdetti visto che è semplicemente esorbitante se lo si confronta con l'effettiva offerta di gioco composta da appena quattro livelli (di cui uno è il tutorial) che si possono completare in neanche un'ora. Anche se vi prudono le mani perché faticate a trovare dei giochi con cui tenere acceso il vostro HTC Vive, cercate di tenerle ferme in tasca perché davvero non c'è un motivo per spendere i 20€ richiesti da John Wick Chronicles.
PRO
- La gestione della mira e delle armi è realistica e particolarmente coinvolgente
- Le coperture sono ben implementate nel gameplay
CONTRO
- Il rapporto prezzo/durata è completamente sbilanciato
- Graficamente è insufficiente e riesce addirittura a scattare
- Se pure siete dei super fan di John Wick, il gioco non riesce in alcun modo ad aggiungere qualcosa alla saga