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La musica di AereA l'abbiamo già sentita

Un action RPG a base di musica! Una bella idea... o no?

RECENSIONE di Lorenzo Fantoni   —   05/07/2017
AereA
AereA

"Una musica può fare" cantava un bel po' di anni fa Max Gazzè, decantando tutti gli effetti che la musica poteva avere sulla nostra vita. Chissà cosa avrebbe detto di fronte ad AereA, un gioco ispirato alla tradizione degli action RPG in stile Diablo o Torchlight in cui asce, spade, staffe e scudi sono sostituiti da arpe, violoncelli, liuti e trombe che verranno utilizzati non come farebbero i Clash ma per lanciare potenti note in grado di polverizzare i nemici. In quanto discepoli del Gran Maestro Guido (perché la musica, si sa, è roba da italiani) dovremo scoprire i misteri dell'isola volante di Aezir, vistando i suoi vari ambienti ed eliminando decine e decine di creature, fino agli scontri con gli immancabili boss, affinché il bene prevalga e il male soccomba. Se la cosa vi suona familiare è tutto normale. La prima scelta che dovremo farà sarà scegliere tra l'arpista Wolff, che fa le veci di un arciere, Jacques e il suo violoncello che fa da tank, Jules il mago del liuto e Claude il trombettista mitragliatore. Il fatto di essere quattro personaggi suggerisce la possibilità di mettere in piedi una divertente co-op con altri tre compagni in modalità locale.

Note stonate

Aerea inizia più o meno come tutti gli action RPG, una missione tutorial, nemici semplici e molte chiacchiere da leggere. Il problema sta nel fatto che, pur spiegando per filo e per segno a cosa serve una leva e come si apre una porta, il gioco si dimentica una delle cose più importanti per titoli di questo genere: un pop-up che spieghi che tipo di pozione stiamo raccogliendo e quali saranno i suoi effetti. Questo si rivela un errore grossolano nelle fasi più avanzate del gioco, quando l'inventario è pieno e ogni slot dev'essere utilizzato per oggetti che siano sempre utili. Per il resto, passeggiando per i dungeon di AereA è veramente molto difficile scorgere qualche barlume di originalità. Ok, le armi sono degli strumenti, le monete sono delle note e il drop è sostituito da spartiti con cui sblocchiamo nuove armi da comprare, ma la musica è sempre la stessa. Ogni personaggio ha due attacchi differenti, a cui se ne aggiunge un terzo dopo il terzo boss, ma questo non aggiunge poi molto a un ritmo e una meccanica di gioco che dopo poco diventa abbastanza noiosa e stravista Come se non bastasse, i personaggi non sono dotati di sprint o di una qualunque forma di spostamento veloce, esclusi alcuni teletrasporti tra l'hub centrale e i vari dungeon, e questo rende ancora meno piacevole l'esplorazione. Inoltre, rispetto agli standard del genere, in AereA capita spesso di dover tornare indietro e scoprire che i nemici sono rispuntati alle nostre spalle o sbucano dal nulla, quindi se dobbiamo ripassare in una sezione già visitata o torniamo in vita dopo essere stati uccisi ci dovremo sorbire di nuovo lo stesso trantran di nemici che non offrono alcuna sfida, se non premere continuamente il tasto dell'attacco ad area. Nel primo livello ci sostiene la voglia di scoprire, nel secondo c'è la curiosità della nuova ambientazione, ma già dal terzo livello in poi la situazione si fa drammaticamente ripetitiva, soprattutto per chi conosce bene il genere e i suoi luoghi comuni.

La musica di AereA l'abbiamo già sentita

Trofei PlayStation 4

I trofei di AereA rispecchiano il suo scarso livello di sfida, visto che per ottenerli vi basterà fondamentalmente completare il gioco, utilizzare un'abilità un tot numero di volte o collezionare abbastanza note. Il problema maggiore sarà trovare altri tre amici con cui giocarci per ottenere anche i trofei della modalità cooperativa.

Sinestesia, portami via

Visivamente non c'è molto da dire su AereA: sì, gli ambienti sono colorati, ma la qualità media è abbastanza standard e il level design non passerà alla storia. Per carità non c'è niente fuori posto e il frame rate è stabile, ma onestamente ci sono giochi vecchi anche di qualche anno che risultano decisamente più piacevoli da vedere, senza ovviamente scomodare Blizzard. Più che un nuovo singolo, AereA sembra una cover suonata senza troppa convinzione. Fortunatamente, visto che parliamo di un gioco basato sulla musica, il comparto sonoro è uno dei suoi aspetti migliori. La colonna sonora è rilassante, mai banale e riesce a non annoiare dopo pochi minuti. Gli effetti sonori delle armi sono carini e hanno il pregio di regalare un certo effetto comico. Essere circondato dai nemici e farli fuori con una schitarrata di liuto non capita tutti i giorni, tanto che viene da pensare se il gioco non avrebbe funzionato meglio con un'ambientazione rock (probabilmente sì, tutto funziona meglio col rock). Anche i boss, che ovviamente sono un mix tra animali e strumenti, sono dotati di suoni unici, quindi combattere un maggiolino cornamusa non sarà come scontrarsi contro un serpente pianoforte. Questo trasformerà la fine di ogni livello in una sorta di cacofonia che però in certi momenti assomiglierà a una sessione d'improvvisazione. Dunque sì, senza dubbio ci troviamo di fronte alla parte più carina del gioco. Ciò che dispiace di AereA è che in fondo l'idea non era poi così male, anche se strampalata, ma completamente fuori tempo massimo: di action RPG interessanti è pieno il mondo, forse non ce ne saranno tanti su console, ma su PC abbiamo l'imbarazzo della scelta. Forse potrebbe regalarvi qualche gioia se avete dei bambini o giocato con tre amici, ma onestamente anche in questo caso possiamo consigliarvi qualcosa di più divertente.

La musica di AereA l'abbiamo già sentita

Conclusioni

Multiplayer.it
5.0
Lettori
ND
Il tuo voto

AereA è un action RPG con un'ambientazione strampalata e originale, ma i suoi punti di forza si fermano praticamente qua. Il gameplay è noioso e sa di già visto, il level design è poco ispirato e in generale non c'è molta carne al fuoco. Tuttavia potrebbe essere un buon gioco per i bambini, data la sua natura "non violenta".

PRO

  • Adatto ai più piccoli
  • Ambientazione carina

CONTRO

  • Totalmente privo di originalità
  • Spesso noioso e ripetitivo