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I proiettili a salve di Ghost in the Shell: Stand Alone Complex - First Assault Online

Perché realizzare uno sparatutto free-to-play così generico a partire da un anime simile?

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   31/07/2017

Se hai in mano la licenza di una serie evocativa come quella di Ghost in the Shell: Stand Alone Complex, anime del 2002 ambientato in un universo alternativo a quello del manga originale di Masamune Shirow, pur condividendo lo stesso cast, puoi farci veramente tante cose. La scelta più ovvia di questi tempi è stata di trasformarla in un generico sparatutto online free-to-play senza arte né parte, oltretutto pieno di micro transazioni, che si confonde facilmente con gli altri esponenti del genere, tipo Combat Arms, come se indossasse una tuta termo-ottica. Ma andiamo con ordine.

Sezione 9

Siamo nel 2030, l'umanità è sotto la costante minaccia di criminali che sfruttano le nuove tecnologie per compiere i loro misfatti. Per questo è nata la Sezione 9, squadra formata da agenti d'élite che si occupano prevalentemente di crimini legati al cyberterrorismo. In Ghost in the Shell: Stand Alone Complex - First Assault Online questo si traduce in due squadre che si sparano addosso per il raggiungimento di vari obiettivi diversi a seconda della modalità di gioco selezionata: in quella deathmatch bisogna raggiungere una certa quota di avversari uccisi prima della squadra nemica; in quella demolizione bisogna piazzare delle bombe in alcuni punti critici, oppure evitare che venga fatto; in assalto bisogna conquistare dei punti di controllo e così via.

Ciao, sono Ghost in the Shell, si vede?
Ciao, sono Ghost in the Shell, si vede?

Il fulcro del gioco, comunque, è nella personalizzazione dei personaggi, che è anche l'aspetto che mira a spingere i giocatori a spendere un po' di soldi veri. Nel titolo di Neople i personaggi, tutti appartenenti al cast dell'anime, vanno prima sbloccati, quindi possono essere potenziati con degli innesti cibernetici. Ognuno di loro dispone di armi che, a parte quella base, vanno sbloccate o acquistate. Ogni arma è migliorabile con l'innesto di vari accessori, anch'essi da sbloccare o da acquistare, e può essere modificata nell'aspetto applicandole delle nuove skin. I personaggi stessi dispongono di diverse divise le quali, a parte quella base, vanno acquistate. Sì, tutto ha un prezzo in Ghost in the Shell: Stand Alone Complex - First Assault Online, sia esso in GP, la moneta che si acquisisce giocando, o in soldi veri. Dire che il peso delle microtransazioni è indifferente sarebbe ingannarvi: è vero che si può giocare anche senza spendere soldi, ma un giocatore pagante acquisisce dei vantaggi in termini di equipaggiamento che, soprattutto ad alti livelli, si fanno sentire.

L'aggiornamento della discordia

L'ultimo grande aggiornamento di Ghost in the Shell: Stand Alone Complex - First Assault Online, quello che ha portato il gioco verso la versione finale, ha scatenato le ire di moltissimi giocatori di vecchia data. Il motivo è che le armi, prima assegnabili liberamente, sono state legate ai diversi agenti. Questo significa che chi magari ha speso tempo, fatica e spesso soldi su un certo tipo di equipaggiamento, si è trovato nell'impossibilità di utilizzarlo come voleva. Immaginate di avere un personaggio preferito e non potergli più dare l'arma con cui lo avete fatto crescere nel corso dei mesi. Purtroppo l'aggiornamento non è stato discusso o anticipato, se non da un post pubblicato quattro giorni prima del rilascio, e Nexon si è ben guardata dal rimborsare i giocatori per dar loro la possibilità di spendere in altro modo le risorse acquisite. Un bel disastro, c'è poco da stare a discutere, che ha colpito soprattutto i giocatori di vecchia data, quelli che hanno tenuto vivo il titolo.

Generic Shooter 2.0

Teoricamente Ghost in the Shell: Stand Alone Complex - First Assault Online è pensato per il gioco di squadra: ogni personaggio ha le sue armi e le sue abilità che lo rendono unico. Ad esempio Motoko Kusanagi, la protagonista della serie, dispone della sua iconica tuta termo ottica, che le consente di diventare quasi invisibile per alcuni istanti, e maneggia soprattutto armi leggere, mentre Batou, il suo amico e collega, impugna armi più pesanti e può sparare dei missili. Tranquilli, anche parlando di abilità non troverete niente di diverso dalla concorrenza: c'è il personaggio che piazza torrette, c'è quello che dispone di uno scudo, ci sono dei droni da ricerca, e così via. L'unica peculiarità del titolo di Neople sono le SkillSync, ossia delle abilità avanzate che possono essere utilizzare sugli o insieme agli altri membri della squadra.

Questo, teoricamente, dovrebbe favorire la collaborazione tra i giocatori, che però viene frenata da alcuni fattori determinanti. Il primo e fondamentale è il design delle mappe: sono molto piccole e per raggiungere le zone di lotta partendo dai punti di spawn ci vogliono pochi secondi. Ne vengono penalizzate in particolare modalità come quella assalto, in cui teoricamente il gioco di squadra dovrebbe essere centrale, che diventano invece teatro di sparatorie sfrenate in cui è difficile applicare il minimo tatticismo. Del resto First Assault Online non è pensato per dare lustro alla bravura del giocatore. Il modello seguito è evidentemente quello di Call of Duty: i personaggi sono dei bersagli lenti che vanno giù in pochi colpi; solitamente vince chi spara per primo e ha l'arma più potente. Insomma, anche da questo punto di vista ci troviamo di fronte a uno sparatutto generico che più generico non si può, adatto davvero a tutti i palati. Ci si gioca, magari ci si diverte anche, ma non si è mai davvero soddisfatti.

Due buchi di memoria

Oltre a essere complessivamente insipido, First Assault Online ha due grossi difetti: il matchmaking e il sistema di respawn. Teoricamente il matchmaking dovrebbe accoppiare giocatori di livello simile, ma nelle decine di partite che abbiamo giocato per scrivere questa recensione, non c'è quasi mai riuscito e ci siamo trovati spessissimo su server pieni di corazzate di livello ben superiore al nostro.

Mi chiamo Motoko Kusanagi e divento invisibile
Mi chiamo Motoko Kusanagi e divento invisibile

Il problema, ovviamente, è che in questo modo i nuovi giocatori diventano carne da cannone, perché in un titolo così incentrato sul potenziamento tramite acquisti, i giocatori di alto livello hanno dei vantaggi che quelli di basso livello difficilmente possono compensare con l'abilità, anche perché se i primi hanno raggiunto certi livelli è scontato che conoscano bene il gioco. Altro problema è la gestione dei punti di respawn in modalità come il team deathmatch: il titolo di Neople ci ha riportato alla mente i primi esponenti tra gli sparatutto online, il cui design delle mappe non prevedeva delle zone sicure o non ci metteva al riparo per tornare in partita. Sì, spesso si viene fatti riapparire in zone dove ci sono dei nemici, senza un tempo minimo di immortalità per permetterci di tornare in azione. Il risultato lo potete immaginare da soli. Quando si viene uccisi in questo modo per due o tre volte di seguito, è davvero frustrante. Dal punto di vista tecnico il gioco è senza infamia e senza lode, un po' come tutto il resto: buoni i modelli, ma anonime le mappe. Anche gli effetti non spiccano per qualità, nonostante qualche buon momento (ad esempio quando saltano le teste). Per il resto ci troviamo di fronte a una produzione in linea con quella di altri free-to-play, che è forse il difetto più grande per un gioco che porta il nome di Ghost in the Shell.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i7-4770
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 960
  • Sistema operativo: Windows 10

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows 7 64bit o successivo
  • Processore: Intel Core 2 Duo E6600
  • Memoria: 4 GB di RAM
  • Scheda video: GeForce GTX 260
  • 3 GB di spazio su Hard Disk
  • DirectX 9.0

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel i5 2500 3.3 Ghz
  • Scheda video: GeForce GTS 450

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
5.0
Lettori (13)
5.8
Il tuo voto

Scegliere Ghost in the Shell: Stand Alone Complex - First Assault Online rispetto alle decine di altri sparatutto online free-to-play che affollano il mercato è soltanto una questione di gusti. Se vi piace l'ambientazione e non vi preoccupa di vederla sfruttata così male, allora potete scaricarlo e farci qualche partita. Non aspettatevi però niente di originale o di particolare: il titolo di Neople fa quel che deve fare per stare sul mercato e utilizza il cast dei personaggi dell'anime solo per mascherare una ricetta ben conosciuta. Insomma, è il solito hamburger con patatine, solo che gli è stato dato un nome celebre. Il sapore però è sempre quello: grasso, dolciastro, complessivamente dimenticabile.

PRO

  • Si gioca decentemente anche senza spendere soldi veri
  • Se non avete grosse esigenze il gameplay potrebbe soddisfarvi

CONTRO

  • Dov'è Ghost in the Shell?
  • I punti di respawn funzionano male
  • Il matchmaking fa un po' quel che vuole