Steep: Road to the Olympics non è certamente il primo aggiornamento contenutistico per Steep ma è quello che più di ogni altro può essere definito come vera e propria espansione. Ubisoft si continua a confermare un'azienda molto attenta alle proprie produzioni, decisa a supportare i suoi titoli anche sul lungo periodo. Steep infatti è sempre stato un prodotto piuttosto di nicchia e sorprende vedere tanta cura posta in un videogame destinato alle mani di pochi giocatori, coccolati esattamente come l'enorme esercito che ogni anno si diletta invece con il Far Cry o l'Assassin's Creed di turno. Non ci troviamo però di fronte al solito carico di sfide aggiuntive da affrontare o vestitini inediti per addobbare il nostro alter ego virtuale, una scelta che avrebbe fatto storcere il naso ai più, quanto piuttosto a una nuova avventura da vivere in prima persona, con tanto di trama, se così possiamo definirla, a svolgimento lineare. L'argomento principe? Ovviamente le olimpiadi!
Trofei PlayStation 4
Portando a termine le olimpiadi di PyeongChang e vincendo l'oro nelle tre discipline disponibili avrete già completato quasi tutti i trofei disponibili, con l'eccezione delle medaglie per le discipline in Giappone che vi richiederanno qualche manciata di minuti extra. In totale troviamo un trofeo d'oro, due argento e tre in bronzo, i completisti non avranno alcuna difficoltà a raccoglierli tutti.
Bentornati sulla neve
Anche se avete messo da parte Steep per tutto il periodo estivo, sollazzandovi magari con qualcosa di più consono alle temperature sahariane di quest'anno, non avete di che preoccuparvi: Road to the Olympics, una volta installato, si distingue facilmente da tutti i contenuti precedenti, prendendosi il giusto spazio nel mappamondo globale di Steep. Dal pratico menu potrete così giungere con pochissimi click alle montagne asiatiche e alle sfide predisposte per l'occasione. Il nuovo DLC, come dicevamo in apertura, pone le sue fondamenta però su uno sviluppo ben più lineare proponendo come esperienza principale il sogno di un perfetto sconosciuto di diventare triplice oro olimpico nella competizione di PyeongChang del 2018. Inizierete così tutta una serie di sfide in sequenza a bordo dello snowboard che vi porteranno a imparare le basi e i trick per impressionare pubblico e giuria nelle varie categorie disponibili. Si va dal Big Air al freestyle passando ovviamente dalle gare negli halfpipe, per una varietà che non è sicuramente il punto forte del pacchetto. La bellezza di Steep rimane incisa nella possibilità di spostarsi liberamente per le montagne, di sorvolare con la nostra tuta le distese innevate o di inventare ogni volta nuove traiettorie, mentre in questa ultima visione tutto viene ridotto a competizioni elementari e strutturate in maniera abbastanza superficiale. Ci sono infatti un paio di elementi che proprio non siamo riusciti a digerire, primo su tutti la decisione di mantenere cifre prestabilite per i risultati degli altri contendenti in gara. Ogni sfida ha infatti un valore fisso da superare, spacciato per il punteggio raggiunto dai vostri avversari, ma che in realtà rappresenta solo un mero numeretto da battere. Svanisce così il senso di competizione viva e reale e si rimane intrappolati in quella che a conti fatti è una simulazione poco riuscita di una vera gara, strappandone del tutto la componente di sfida principale: l'imprevedibilità, e con questa anche gran parte delle emozioni. In Road to the Olympics a prescindere dal risultato delle manche, partirete sempre per ultimi con la classifica già bella che preparata e, cosa ancor più grave, già dalla prima sessione saprete se la sessione è nelle vostre mani o se vi conviene direttamente ripetere la sfida. Ci è capitato più di una volta di fare un punteggio strabiliante al primo colpo e scendere le altre discese in linea retta solo per tagliare velocemente il traguardo, consci che l'intelligenza artificiale non avrebbe mai battuto il nostro risultato: una decisione che non possiamo promuovere.
Per fortuna c'è molto altro
Se è vero dunque che la competizione in sé lascia il tempo che trova e si va ad esaurire in circa tre o quattro ore, la confezione con cui viene presentata è comunque di buon livello. La storia e il progresso della nostra avventura vengono narrati attraverso l'utilizzo di interviste con i veri campioni di sci e snowboard, che raccontano le varie emozioni provate e cosa significhi davvero partecipare a una competizione del genere. Tutta l'atmosfera è eccellente ed è un peccato che sia poi il gameplay a non soddisfare. In questa particolare modalità dimenticatevi poi i vostri preziosi vestiti strampalati indossati durante l'avventura principale: qui siete alle olimpiadi e non c'è modo che una testa d'alce o un tronco sulle spalle possano fare la loro apparizione sulle piste ufficiali. Road to the Olympics è quindi un DLC che tenta di prendersi più sul serio rispetto all'avventura offerta da Steep, riuscendoci solo in parte. È sicuramente qualcosa di nuovo ma non siamo sicuri che possa essere apprezzato da tutti i giocatori della vecchia guardia, a causa anche di un prezzo non propriamente consono ai contenuti proposti. Fortunatamente il DLC porta anche tante cose interessanti, soprattutto quando la sfida torna a essere messa nelle mani dei giocatori e le discipline iniziano a variare maggiormente. L'introduzione delle gare asiatiche dello snowborad cross, della discesa libera e dello slalom gigante, sia con gli sci sia con lo snowboard, è sicuramente un grosso punto a favore visto che risultano divertenti e in prima persona donano un senso di velocità e un'adrenalina davvero eccellenti. Peccato allora che si sia scelto di portare su Steep solo una gara per tipologia, accompagnate tra le altre cose da una telecronaca abbastanza noiosa e ripetitiva che ben presto vi tedierà con il suo campionario di battute estremamente limitato. Se avete amato l'esplorazione del gioco base potete comunque dimenticare quanto detto fino a questo punto e tralasciarlo completamente. In aggiunta sono state implementate anche nuove competizioni nelle regioni Giapponesi di Deisetsu e Sapporo per aumentare il monte ore a vostra disposizione.
Conclusioni
Ubisoft Annecy con Steep: Road to the Olympics ha voluto provare a cambiare rotta proponendo ai giocatori una simulazione più marcata rispetto al divertimento sfrenato e libero del gioco principale. Il risultato è altalenante sotto molteplici aspetti ma è innegabile che il pacchetto sia comunque di valore se guardiamo alla quantità di cose da fare e all'impegno profuso nello sviluppo. Ci sono diverse cose interessanti e nuove discipline divertenti in cui cimentarsi e si può anche chiudere un occhio se l'esperienza principale delle olimpiadi su tavola forse non è riuscita alla perfezione. Sulla piazza, comunque non c'è un altro gioco capace di regalarvi un'esperienza simile: se amate la montagna Steep rimane ancora saldamente al primo posto migliorato per l'occasione anche sotto il profilo tecnico con qualche ritocco leggero ma comunque benvenuto.
PRO
- Le nuove discipline sugli sci sono estremamente divertenti
- Buon quantitativo di contenuti
- Resta un titolo unico nel suo genere
- Diverse migliorie tecniche
CONTRO
- Telecronaca sottotono
- Tanti piccoli problemi nella modalità principale