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La recensione di Mario Party: The Top 100

Nintendo ripropone in un solo titolo i suoi mini giochi di maggior successo, dimenticandosi della cosa più importante

RECENSIONE di Tommaso Valentini   —   21/12/2017

Quando abbiamo saputo che Mario Party sarebbe tornato su Nintendo 3DS un piccolo brivido di gioia ha percorso la nostra schiena, con i ricordi ancora vivi delle decine di ore passate sul divano spalla a spalla con amici e colleghi a lanciarci le peggiori ingiurie durante le partite a Mario Party 8. Eppure il nostro senso di redattore ci stava mettendo in guardia da un possibile pericolo: Nintendo aveva già commesso l'errore di trasferire su portatile Mario Party, e l'assenza delle modalità multigiocatore online pesavano come un macigno sulla qualità complessiva della produzione. Da Mario Party: The Top 100, forse con un po' di eccessiva ingenuità, ci aspettavamo passi in avanti da questo punto di vista: saremo stati accontentati o ci troviamo di fronte all'ennesimo pacchetto senz'anima?

Contenuti senza età

È sempre un piacere vedere come Nintendo tenda a rifinire le proprie produzioni e a riadattarle con la dovuta cura ad ogni cambio di piattaforma. Con Mario Party: The TOP 100 le cose erano ancora più difficili dato che alcuni dei mini giochi presenti nella collezione presentavano sistemi di controllo differenti e qualità tecniche che andavano in qualche modo amalgamate. Due decenni sono passati dai primi Mario Party e il minimo comune denominatore che unisce tutti i capitoli è sempre stato quella voglia di divertire stupendo, con trovate tanto originali quanto dal design ricercato. Non tutti i giochi di Mario Party: The Top 100 sono ovviamente un inno al game design, ma molti di questi riescono a elevarsi sopra lo standard che i soliti party game hanno cercato di imporre negli ultimi anni. L'utente potrà dunque ripercorrere la storia di questa possente proprietà intellettuale attraverso una modalità giocatore singolo a tabellone lineare dove il nostro personaggio, selezionabile tra gli otto presenti (forza Yoshi!!), dovrà farsi strada da minigioco a minigioco per superare tutti e quattro i mondi disponibili. Obiettivo ultimo, ovviamente, sarà quello di raccogliere stelle e monete, un compito non particolarmente difficile per i giocatori più smaliziati ma che rappresenterà invece una sfida più che dignitosa per i più giovani. Una delle forze di Mario Party: the Top 100 è infatti quella di avere una selezione eterogenea di tipologie di gioco adatti ad ogni età e livello di abilità.

La recensione di Mario Party: The Top 100

Si va dalle semplici gare automobilistiche alle scalate di piante magiche dove schivare oggetti che precipitano dal cielo, con altri eventi capaci di sfruttare il touch screen o il microfono del piccolo Nintendo 3DS. La varietà, insomma, la fa da regina ed è un peccato quindi che oltre ai solito otto protagonisti, non siano stati aggiunti altri eroi Nintendo inusuali, magari pescando anche da altre serie. Una mancanza comunque minima e marginale se osserviamo il pacchetto nella sua interezza, capace di regalarvi tante ore di gioco se vi piace il genere. La raccolta delle monete a cui vi accennavamo in precedenza vi servirà unicamente per ottenere nuove vite ed evitare di vedere la schermata del game over, un'eventualità comunque estremamente remota visto che la vita verrà persa solo ed esclusivamente se ci si classificherà per ultimi: difficile, visto il livello medio dell'intelligenza artificiale.

La recensione di Mario Party: The Top 100

Si ma io volevo i miei amici!

È una collezione di mini giochi, niente di più, ma se c'è una cosa che Mario Party ha sempre fatto bene, era quello di saper unire i giocatori in una festa e farli divertire come matti. Queste edizioni per console portatile invece soffrono sempre del medesimo problema, dimenticandosi modalità online corpose, addirittura tralasciando in questo caso completamente il multiplayer online, un elemento che avrebbe reso non solo questo Mario Party: the Top 100 un titolo imperdibile ma ne avrebbe reso illimitata la rigiocabilità. Così, invece, ci si trova svogliati a dover combattere di nuovo contro l'intelligenza artificiale, limitando il comparto multi giocatore alle connessioni in locale. Purtroppo, trovare altri quattro amici dotati di Nintendo 3DS non è un compito semplice anche se fortunatamente Nintendo ha messo a disposizione la possibilità di condividere una sola copia tramite il Download Play. Se togliamo dunque il multigiocatore a un party game non ci resta poi molto per le mani, e nemmeno le modalità parallele al tabellone principale servono ad aiutarci in tal senso. Non c'è nulla di originale o abbastanza diverso da quanto fatto in precedenza e buttarsi a giocare una selezione di minigiochi piuttosto che sceglierli dal tabellone principale non cambia poi molto l'anima del gioco rendendo addirittura superflue queste opzioni. Persino Sfida Minigiochi non regala varietà pur presentandosi con un tabellone unico e un lancio di dadi che decreta casualmente il minigioco da eseguire, una trovata fine a sé stessa visto che poi non ci sarà la possibilità di interagire con il tabellone o sfruttarlo in altri modi.

La recensione di Mario Party: The Top 100

Conclusioni

Versione testata Nintendo 3DS
Multiplayer.it
6.5
Lettori (2)
6.6
Il tuo voto

Mario Party: the Top 100 parte da una base molto solida e da un'idea vincente, ma fallisce poi quando si cerca ciò che ha reso questi minigiochi un vero successo: ovvero le modalità multigiocatore. Completare tutti i minigiochi con il massimo del punteggio non vi richiederà più di 5 o 6 ore, dopodichè il basso livello di difficoltà proposto dall'intelligenza artificiale potrebbe essere un deterrente sufficiente a tenervi lontano dal titolo a meno di non trovare altri amici dotati di 3DS con cui giocare in locale. Da promuovere invece la realizzazione generale e il porting dei vari minigiochi, adattati in maniera sublime alle funzionalità della piccola portatile Nintendo.

PRO

  • Quasi tutti i migliori giochi della serie
  • Adatto a ogni tipo di giocatore

CONTRO

  • La mancanza del multiplayer online si sente parecchio
  • Basso livello di sfida
  • Modalità alternative superflue e poco riuscite