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La recensione di Paladins Strike

Lo sparatutto competitivo in stile Overwatch di Hi-Rez Studio arriva su iOS e Android sotto forma di MOBA

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   08/05/2018

Ci sono senz'altro diversi modi per portare uno sparatutto sui dispositivi mobile, ma gli autori di Paladins hanno pensato di affrontare la questione in maniera "creativa", trasformando il loro shooter online in un... MOBA. Parte con queste premesse Paladins Strike, che dopo diverse settimane in soft launch è finalmente disponibile in tutto il mondo per i terminali iOS e Android. La formula è quella che ben conosciamo e può contare al momento su due differenti modalità: Assedio, che ci vedrà conquistare un punto centrale della mappa al fine di generare un "carro" che dovremo poi scortare fino alla base nemica, al fine di distruggerla; ed Evocazioni, che si basa su di una serie di obiettivi territoriali, con zone da controllare e difendere per racimolare un punteggio superiore alla squadra avversaria.

La recensione di Paladins Strike

I due team sono composti come al solito da cinque componenti, il matchmaking è rapido ed efficace, ma rispetto ai multiplayer online battle arena classici mancano diversi elementi, in primo luogo i minion e lo store in-game che determina la progressione del personaggio all'interno della partita. Quest'ultimo è stato sostituito da una serie di bonus che è possibile selezionare dopo un po' di tempo e che permettono di migliorare le abilità del nostro combattente, pescato da una rosa piuttosto ampia ma lentamente accessibile qualora non abbiate intenzione di mettere mano al portafogli: per ottenere i biglietti necessari a ogni sblocco serve qualche ora. Le classi sono quattro (Danni, Fianco, Supporto e Prima Linea), mentre i guerrieri disponibili gratuitamente sono cinque (Viktor, Grohk, Cassie, Makoa e Buck), con la possibilità di sbloccare a rotazione un ulteriore personaggio.

I paladini della Terra

Complice un ricco sistema di achievement che sblocca denaro e biglietti, l'esperienza di Paladins Strike procede in maniera piuttosto spedita, senza vincoli o limitazioni che non siano appunto l'accessibilità del roster. Non è la prima volta che vediamo un approccio del genere per un MOBA freemium, e lo riteniamo del tutto lecito: chi vuole giocare gratuitamente si accontenterà dei combattenti di base o di ottenerne di nuovi con un po' di impegno e costanza, mentre chi apprezza particolarmente la formula messa a punto da Hi-Rez Studio potrà contribuire alla causa acquistando qualche pacchetto e arricchendo la propria collezione di guerrieri.

La recensione di Paladins Strike

Naturalmente non ci sono aperture al "pay to win", ogni personaggio parte con le medesime possibilità (pur modificabili attraverso l'uso delle rune) e la vittoria è una questione di esperienza e coordinazione: serve che la squadra si muova in modo coeso, senza solitari allo sbaraglio, e che ci si aiuti laddove necessario. Il repertorio a disposizione dei paladini risulta piuttosto variegato: la tartaruga antropomorfa Makoa, ad esempio, può creare una barriera energetica, lanciare un rampino per attirare a sé i nemici e trasformarsi in un vero e proprio flagello con la propria special, laddove l'arma di base è una potente doppietta che però si ricarica lentamente; mentre Viktor è il tradizionale pistolero che può colpire dalla media distanza, lancia granate oppure ordina bombardamenti dall'alto, ma può anche ricorrere a uno scatto veloce per raggiungere rapidamente gli obiettivi o magari mettersi in salvo.

La recensione di Paladins Strike

La salute si ricarica automaticamente nel momento in cui riusciamo a sottrarci agli scontri per qualche secondo, ma nei MOBA anche questo aspetto va valutato con grande attenzione per non pesare sulla squadra: spesso è meglio restare e morire, attendendo qualche secondo per il respawn, che non fuggire e lasciare soli i propri compagni in una situazione di inferiorità numerica. Semplificazioni a parte, il gameplay di Paladins Strike funziona davvero bene e in futuro verrà sbloccata una terza modalità, il deathmatch a squadre, ma durante i nostri test abbiamo purtroppo riscontrato problematiche su cui è difficile chiudere un occhio, nello specifico la presenza di un costante lag che pregiudica la godibilità dell'esperienza. I ragazzi di Hi-Rez Studio devono assolutamente migliorare questo aspetto lavorando sull'infrastruttura online, visto che per il resto c'è ben poco di cui lamentarsi: tanto dal punto di vista artistico quanto da quello tecnico il gioco è davvero un gran bel vedere, con ottimi personaggi, animazioni convincenti e una grande fluidità. Eccellenti i controlli touch, deputati a due stick analogici virtuali invisibili e riposizionabili, coadiuvati dalle icone per gli attacchi speciali nella parte destra dello schermo.

Conclusioni

Versione testata iPhone (1.0.9)
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.5
Lettori
ND
Il tuo voto

Paladins Strike affronta il genere MOBA su iOS e Android giocando la carta della semplicità, eliminando dunque alcuni elementi classici di questo filone in favore di un approccio più immediato ma non privo di spessore strategico. Il risultato è notevole, grazie anche all'ottimo lavoro tecnico e artistico derivante dalla versione console dell'esperienza, pur del tutto diversa in termini di gameplay, mentre le limitazioni per chi vuole giocare gratuitamente non pesano più di tanto, focalizzandosi sull'ampiezza del roster e lo sblocco di nuovi personaggi. È un peccato che al momento il gioco soffra di frequenti episodi di lag eccessivo: un inconveniente tutt'altro che marginale per un titolo in cui velocità e precisione sono fondamentali, e che speriamo venga risolto rapidamente.

PRO

  • Formula MOBA snella ma efficace
  • Grafica davvero ottima
  • Bei personaggi, ben differenziati...

CONTRO

  • ...ma per ottenerli rapidamente bisogna pagare
  • Lag eccessivo, rovina l'esperienza