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Faide familiari e problemi di gestione

L'anno in questione è il 1404, il nuovo mondo è quello che diventa necessario al vostro popolo per sopravvivere ad una grande carestia: in poche parole, non si scherza affatto!

RECENSIONE di Michele Maria Lamberti   —   13/07/2009

Non è la prima volta che la serie di Gestionali/RTS made in Ubisoft approda sul portatile Nintendo, ma per questa tornata la casa francese, complice anche il lancio del gioco su Wii, sembra aver voluto dedicare una particolare attenzione alle versioni console di una serie che intanto, su PC, va migliorando ed affermandosi sempre più di episodio in episodio. Ma quale sarà il risultato finale di tanto impegno? Seguiteci nel nostro nuovo mondo e lo scoprirete...

Due fratelli

Il gioco si divide in due modalità: il classico Story Mode e l'ancor più canonica, per il genere, Modalità Infinita. Lo Story Mode si articola in sette capitoli, suddivisi a loro volta in varie sotto-missioni, per una durata media di circa dieci ore di gioco, e ci vede vestire i panni del Principe William, figlio di Re George, sovrano di un regno medievale fittizio che però sembra ricalcato,

Faide familiari e problemi di gestione

visto anche l'accento fortemente anglosassone dei doppiatori, sull'Inghilterra. Una grave carestia ha sconvolto il prospero regno, e il vecchio re si trova alle prese con una popolazione che rischia letteralmente di morire di fame: mentre Edward, vostro fratello, vorrebbe mettere in moto la macchina militare per assoggettare i regni vicini dalle terre più fertili, voi suggerite di esplorare e colonizzare le isole che si trovano a sud della Madre Patria, sconosciute e teoricamente disabitate. Con disappunto di Edward, Re George accoglie la proposta di William e impegna i due figli, separatamente l'uno dall'altro, ad iniziare l'opera: potete capire di come ben presto l'impresa si trasformi in una serrata competizione tra i due principi, con Edward, decisamente più ambizioso, testardo ed impulsivo del fratello, che potrebbe passare da un momento all'altro alle vie di fatto... Lo Story Mode, pur con tutta la sua trama articolata e le sue valutazioni al termine di ogni missione, non è altro che un lungo tutorial: William è accompagnato da diversi consiglieri che, con suggerimenti puntuali, precisi e sin troppo espliciti, lo guidano alla scoperta dei meandri del sistema di gioco, dalle prime costruzioni degli elementi fondamentali (case, strade, magazzini) all'esplorazione navale, dalla gestione della crescita della popolazione (che si articola in cinque diverse classi di prosperità crescente e con bisogni sempre maggiori) e relativa tassazione, ai contatti con le popolazioni circostanti che possono essere sia di natura pacifica e quindi commerciale, sia bellicosa, nel qual caso si va a mettere le mani alla non tanto complicata ma pur sempre importante parte militare del gioco.

La Storia Infinita

Per quanto fondamentale nell'imparare a gestire i vari aspetti del gioco, il Tutorial/Story Mode risulta un po' limitato e limitante: ve ne accorgete quando, ad esempio, vi viene impedito di impartire un determinato ordine o di iniziare una particolare costruzione semplicemente perché non è stata ancora sbloccata, o quando la missione s'interrompe non appena i vostri cittadini stanno per avanzare di un gradino nella scala sociale, o ancora quando la spiegazione di un aspetto del gioco viene lasciata a metà per poi ricomparire e completarsi qualche missione più in là. Tutto ciò è facilmente comprensibile dato che stiamo parlando di un tutorial, ma chiaramente non consente di apprezzare appieno il sistema di gioco e i sottili equilibri che ogni titolo del genere degno di essere giocato deve dimostrare di saper mantenere. Per tutto ciò c'è la Modalità Infinita, vero cuore del gioco, che, dopo aver impostato poche opzioni iniziali, vi mette a disposizione un'intera mappa del mondo completamente vergine da esplorare e colonizzare, avendo accesso sin da subito a tutte le possibilità, ovviamente a seconda del grado di sviluppo della civiltà. E' qui che si può apprezzare sino in fondo l'ottimo lavoro svolto dai programmatori per quanto riguarda il "fine tuning" dei vari elementi del titolo, cosa che è, come ben sa qualsiasi amante del genere, in fin dei conti la chiave del successo di un gestionale. Anno se la cava benone in questo senso, riuscendo a proporre un'esperienza allo stesso tempo profonda (per gli standard console) ma quasi per niente macchinosa e complicata.

Datemi un pennino e vi solleverò il mondo

Il "quasi" è dovuto ad una precisa scelta dei programmatori, e cioè quella di abolire del tutto l'uso dei pulsanti affidando la gestione di tutte le azioni al solo pennino. In generale l'interfaccia è intelligente e ben organizzata, oltre che spiegata con dovizia di particolari nello Story Mode, ma l'affollamento di pulsanti e schermate d'informazione,

Faide familiari e problemi di gestione

sebbene il tutto sia distribuito sui due schermi, rende un po' macchinoso, specie all'inizio, il raggiungimento di alcune videate più nascoste. Inoltre il doversi muovere per la mappa interagendo col touch screen, senza lasciare la possibilità di usare la croce direzionale, rompe un po' il ritmo di gioco, e ciò si unisce con la non perfetta gestione dello zoom, che nella sua distanza più ravvicinata impedisce la visione d'insieme, mentre da quella più lontana mette a repentaglio la precisione necessaria nel piazzare alcune costruzioni. La grafica, in 2D, è comunque notevole, ricca di dettagli, colorata e capace di mostrare a schermo numerosi elementi anche in movimento senza mostrare il fianco ai rallentamenti sempre in agguato in questi casi, mentre il sonoro si segnala per il bel doppiaggio dello Story Mode (accompagnato tra l'altro da schermate statiche in stile cartoon molto ben fatte, che ricordano un poco i vecchi giochi PC del genere) e per musichette di gioco che evocano le atmosfere dei tempi passati, senza però eccellere in varietà e coinvolgimento. Assente qualsiasi modalità multiplayer, segnaliamo infine la traduzione in Italiano che, pur con qualche minimo svarione, risulta chiara e precisa.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (6)
6.7
Il tuo voto

I problemi segnalati nell'ultimo paragrafo spezzano un po' il ritmo di un gioco altrimenti ben fatto, divertente e appassionante come tutti i titoli del genere dovrebbero essere. La versione DS di Anno, inoltre, aveva il compito di riuscire a coniugare profondità e semplicità d'uso, e anche in questo la missione di Keen Games può dirsi sostanzialmente riuscita, pur con i difetti di cui sopra. In definitiva ci troviamo di fronte ad una buonissima conversione di un gioco che trova ancora il suo habitat naturale su PC, ma che saprà movimentare i pomeriggi di tutti gli appassionati della categoria possessori di DS: da evitare, insomma, solo se proprio i gestionali non vi prendono!

PRO

  • Ottimo equilibrio tra gli aspetti del gioco
  • Coniuga profondità e semplicità d'uso
  • Tante ore di gioco

CONTRO

  • Interfaccia non perfetta
  • Nessuna modalità multiplayer